🥰🥰🥰Ho passato il Natale pensando e scrivendo questo capitolo per voi❤️❤️❤️❤️
Poi non dite che vi ho abbandonato 🥺
Auguri a tutte le mie lettrici❤️❤️❤️
Punto di vista di Jason
«Sai fare di meglio, Jason! Fanculo!» -il tono eccitato di Sharon è così fastidioso che mi trattengo dal dirle che è colpa della sua voce che non riesco a concentrarmi.
Non so cosa sia peggio tra le sue urla e i chili di profumo che si è messa addosso e ora riempiono le mie coperte, ma nonostante la nausea mi muovo più veloce a ritmo, stringendo il suo corpo sotto il mio solo per farla urlare con forza.
Averla di nuovo vicino a me non so se è stata la decisione più utile che abbia fatto in questo periodo, ma non me ne pento affatto. Non perché non potessi trovare un'altra donna da scopare, ma perché so che scopare Sharon darebbe molto più fastidio alla mia ex di quanto non le darebbe un'altra donna.
Mi eccita più l'idea che i gemiti di Sharon siano sentiti dall'altra parte del corridoio piuttosto che farla venire sotto di me.
«Più forte... » - non fa in tempo a finire che il suo corpo si libera all'istante, portandomi a uscire da lei e gettarmi a pancia in giù dalla mia parte del letto, senza riuscire a fare a meno di sbuffare tra i denti per lo sfogo e il piacere allo stesso tempo:
«Cazzo, Channelle.» - sussurro alla donna al mio fianco con un tono rauco, mentre poggio la fronte imperlata di sudore contro il cuscino e lascio il ciuffo scompigliato mettersi ancora più in disordine, giusto per dare anche a lei la soddisfazione di essere stata brava sotto il mio cazzo, ma corrugo la fronte quando non le sento spiaccicare parola.
Per un attimo mi sembra che Sharon si trattenga dall'aprire bocca per parlare e replicare, ma senza darle il tempo di fiatare le faccio capire che non ho intenzione di intrattenere una conversazione con lei, ma soprattutto che deve lasciare la mia stanza al mio ritorno.
Infatti mi alzo dal mio letto scocciato, voltandole le spalle senza pensarci due volte, per poi lasciar cascare il profilattico per terra e piegarmi verso il basso per afferrare i miei indumenti.
È a due passi da me e tutto quello che voglio fare in questo momento è entrare in quella camera e trascinarla con forza fuori dalla mia casa, tenendo soltanto mia figlia in quella maledetta camera.
Mia figlia.
Figlia.
Il mio petto si porta in alto quando realizzo di essere davvero padre di un essere di trenta centimetri che potrei tenere sul palmo della mano per quanto è piccola.
Ho avuto le palle solo di lanciarle una rapida occhiata ogni tanto, come se avessi paura di rovinarla con uno sguardo.
Sono così fottutamente sporco che non mi sento degno di toccarla, o anche soltanto di guardare il suo piccolo corpicino.Ma quello che più mi fa incazzare è che è tutta colpa di quella donna.
Mi ha mentito in tutto questo tempo perché crede che non sia all'altezza di prendere in braccio mia figlia. Sono così bastardo e incasinato da non meritare di vederla crescere.
Mi ha tenuto nascosto mia figlia, cazzo!
E non mi avrebbe mai detto nulla! L'avrebbe cresciuta lontana da me come se nulla fosse.
Serro la mascella, infilando la canotta con rabbia al solo pensiero di quello che è stata capace di farmi!
Per un attimo mi sono fatto rincoglionire da lei e ho persino pensato di farla di nuovo mia.
Volevo riprendere la mia relazione con Channelle sperando che dimenticasse tutto quello che le avevo fatto in passato. E mi ha fatto credere di esserci riuscito, quando in realtà tutto quello che voleva era distrarmi per non avvicinarmi a quella creatura o rassicurarsi di mantenere il suo posto di lavoro.
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EX 4 || || Ema OQU
ChickLitTratto dal libro: «Scusami, Katty.»-riesco a ripetere in un sussurro, del tutto pietrificata dal suo sguardo che ritorna a torturare i miei occhi chiari, ma questa volta con una smorfia completamente diversa in volto.