Twelveth

2K 121 7
                                    

Stringo la tazza di tè bollente tra le dita quando Joseph siede vicino a me, sul comodo divano del mio vecchio appartamento.

Rabbividisco al pensiero che l'ultima volta che ci siamo visti eravamo seduti esattamente nelle stesse posizioni e ci siamo ritrovati a fare quello che nessuno dei due avrebbe mai pensato di fare.

O perlomeno io non ho mai avuto il desiderio di baciarlo, tantomeno fargli credere che da parte mia ci fosse un interesse nei suoi confronti.

Sono anche consapevole del fatto che quel bacio non mi è stato indifferente.

Non so se mi è piaciuto in quel senso o meno, anzi, è stata la sensazione più strana che io abbia mai provato, ma c'è stato qualcosa in quel suo gesto che mi ha quasi fatto sperare che finalmente ero pronta a fare un passo in avanti.

Come se bastasse un bacio o un uomo diverso dal mio ex per farmi voltare pagina.
Mi sono sentita pronta a mettermi un vestito sexy e uscire con lui ieri sera, cosa che non ho mai fatto in tutti gli anni passati senza Jason.
Non ho mai minimamente pensato di conoscere un altro uomo, figuriamoci uscire con qualcuno per iniziare una nuova relazione... Una nuova vita.

Invece Joseph mi ha fatto credere per un attimo, in quei cinque secondi in cui la sua bocca era attaccata alla mia, che il mondo non gira intorno al mio ex.

«Come è messo Mikael?» - alzo un sopracciglio e cerco di rompere il ghiaccio quando mi accorgo che è da quando è entrato a casa mia che non ha detto una parola, se non un 'ben trovata' e una mano alzata in segno di saluto appena gli ho aperto la porta.

Parlo con Mikael ogni sera, scambiando messaggi più da soci che da amici, quindi so come sono messi gli affari nella mia azienda a New York, ma se Joseph non inizia a parlare credo che passeremo il resto del pomeriggio a scambiare strane occhiate.

«Non vede l'ora che tu ritorni.»-alza le spalle e gira la testa nella mia direzione per guardarmi finalmente negli occhi.

I suoi occhi sono così azzurri che in questo momento sembra che mi voglia trapassare l'anima per avere delle risposte alle domande che si sta facendo nella sua testa.

«Domani rivedo Maddy. Cercheremo di convincere il giudice ad anticipare il prossimo incontro.» - dico con un filo di voce, che diventa sempre più basso quando mi accorgo della sua vicinanza, mentre i suoi occhi rimangono fissi sulle mie labbra per un paio di secondi, mettendomi così tanto a disagio che le mie guance ora vanno davvero in fiamme.

Per distrarmi mi affretto a spostare la mia attenzione alla tazza tra le dita, portandola in alto per bagnare le labbra fredde e quasi tremanti per l'imbarazzo.

So che lo vuole. Vuole fare esattamente quello che ha fatto l'ultima volta, glielo leggo negli occhi azzurri.
Mi dà quasi l'impressione che sia venuto qui non con delle domande da pormi, ma con delle risposte già chiare in testa.

E mi basta spostarmi di pochi centimetri per accontentarlo. Per fare quello che non avrei mai pensato di avere il coraggio di fare.

Lasciare Jason alle spalle.

Una sola mossa e il gioco è fatto, mi ritrovo davvero un uomo fedele per fidanzato e qualcuno che possa occupare la parte vuota del mio letto matrimoniale. Ogni sera. Senza dover pensare a Jason ogni maledetta volta che chiudo gli occhi e poggio la testa sul cuscino.

«E saresti pronta a lasciare Miami per sempre?»-alzo la testa di scatto nella sua direzione quando il tono basso è seducente di Joseph arriva alle mie orecchie.

Il suo sguardo intenso è ora a due millimetri dalla mia faccia, mentre muove il naso nella mia direzione lentamente, quasi con tono provocatorio, dandomi di nuovo conferma del fatto che è venuto qui per convincermi, non per farmi domande.

EX 4 || || Ema OQU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora