Tenth

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Mi guardo per l'ennesima volta allo specchio, come se non fosse un semplice incontro tra amici ma un vero e proprio appuntamento.

Dopo l'ultima volta che ho visto Joseph non credo di riuscire a far finta di nulla, e non so se per il fatto che ci siamo baciati o per il modo in cui mi sono allontanata.

Ma sono ancora più arrabbiata con me stessa in questo momento: non so per quale motivo sto fissando il mio riflesso da più di mezz'ora ormai, come se mi importasse di apparire decente davanti al mio socio.

Joseph si è sempre lamentato delle mie maglie larghe e pesanti, e mi ha sempre rimproverato il fatto di non indossare vestiti eleganti.
È proprio per questo che stasera avrei dovuto indossare una delle mie tute invernali larghe e comode.

Guardo il vestito rosso e attillato al mio corpo allo specchio, facendo una smorfia perplessa quando realizzo che mi sto davvero facendo bella per un uomo che fino a un paio di giorni fa vedevo solo come un amico, anzi forse solo come collega.

Non so nemmeno cosa voglia dirmi Joseph stasera, ma il suo 'dobbiamo parlare' fa capire che sicuramente il discorso del bacio verrà fuori prima o poi.
Forse ha anche deciso di ritirarsi e smettere di fare questo patetico gioco, come se il giudice davvero non arrivasse a dubitare della nostra relazione.

Non so cosa voglia Joseph, ma una cosa è certa: non riesco a togliermi dalla testa l'idea che invece di ritirarsi  decida di chiedermi altro.

Non ho mai pensato di iniziare una relazione, ma non perché davvero io non desideri formare una famiglia sana per Katty.

Piuttosto non ho mai nemmeno lontanamente pensato di far entrare nella mia vita un uomo che non fosse Jason.

È sempre stata colpa sua e del suo continuo ritornare nella mia vita per giocare con me e i miei sentimenti.

Sono sicura che se non fossi stata costretta a rivederlo più volte, probabilmente sarei già riuscita ad andare avanti senza di lui, a trovare un uomo che davvero sappia come trattare una donna.

E Joseph, non avrei mai pensato di dirlo, a modo suo mi ha sempre supportata, nonostante il modo fastidioso di porsi e il suo insultare costantemente il mio look.

Getto gli occhi al cielo per la frustrazione e sospiro per l'ennesima volta, arrossendo al solo pensiero di aver indossato un vestito sensuale per farmi notare da un uomo che fino a pochi giorni fa vedevo come un semplice socio innervosente.

Volto le spalle allo specchio e mi allontano dall'armadio prima di cambiare idea, per poi avviarmi verso Katty ancora sdraiata sul suo lettino.

Persino mia figlia sembra rimproverare il mio atteggiamento, come se volesse mandarmi a quel paese per il fatto di pensare che davvero un uomo possa avvicinarsi a me dopo tutto quello che ho combinato.

Metto il broncio mentre la prendo in braccio con una mano e con l'altra mi aiuto a portare la borsa sulla spalla libera.

Non ho nemmeno chiesto alla madre di Jason ti stare con lei stasera, ma non perché non mi fida di lei, anzi.
È da giorni che mia figlia non esce a prendere dell'aria fresca e credo le farà bene una camminata all'aperto, approfittando anche del bel tempo di stasera.

Poggio una mano sulla sua schiena appena mi ritrovo a dover scendere le scale, maledicendo me stessa per aver indossato delle scarpe con tanto di tacco.

Sono già le nove di sera ma dal soggiorno non si sente anima viva, il che non fa altro che rallegrarmi.
Spero solo di non dover dare spiegazioni a nessuno su dove andrò e con chi, anche se non credo affatto che qualcuno di loro possa avere il coraggio di chiedermi spiegazioni.

EX 4 || || Ema OQU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora