Era quasi giunto il momento del ballo e si poteva percepire la frenesia di tutti. Rhonda continuava ad impartirci ordini, dicendo cosa dovevamo fare e come farlo. Per il ballo doveva essere tutto perfetto, per lei significava borse di soldi, in più perché i partecipanti avrebbero diffuso la parola e proseguito così nell'arricchire le sue tasche. Era così avida.
Speravo di potervi dire che mi stavo divertendo, almeno stavo scherzando con Charlie e gli altri, ma non era solo quello. Non sapevo cosa sapesse, ma Rhonda era sempre davanti a noi quando decidevamo di fare qualcosa di divertente, come spaventare qualche celebrità o fare una corsa con i carrelli delle cameriere. Uccideva ogni divertimento e bisognava soltanto lavorare. Non ero affatto sorpresa.
Mi aveva delegato di andare a comprare delle nuove tovaglie perché bianche erano troppo comuni, le voleva rosse, ora. Pazza donna, cambiava sempre idea. Era ossessionata dal colore rosso, pensava fosse elegante e che ostentasse potenza. Poteva anche essere così, ma non sarei mai stata d'accordo con lei riguardo a qualcosa. Mai.
Sulla via incontrai altri impiegati, Zandrin - uno dei bagnini della piscina - che stava per avere un esaurimento nervoso e che quindi mi fermai ad aiutare prima di proseguire con la mia missione. Le celebrità passeggiavano tranquille come se niente fosse, come se nessuno di noi stesse lavorando, così che i loro sederi potessero divertirsi al Ballo Estivo. Mi sentii tentata di spingere uno di loro giù dalle scale, ma riuscii a contenermi. Non volevo ancora morire per mano di Rhonda.
Presi le tovaglie e mi misi sulla via che portava alla sala da ballo, dove si sarebbe tenuta la festa, ma inciampai addosso a qualcuno. Mi scusai immediatamente e mi piegai per prendere le tovaglie. Rimasi sorpresa quando la persona si inginocchiò per aiutarmi. Alzai lo sguardo e incontrai quegli occhi blu che avevo già visto in una celebrità.
"Mi dispiace," disse Niall ed io scossi la testa, prendendo tutte le tovaglie tra le mie braccia. "Stai bene, vero?"
"Sì, dispiace anche a me. Ero troppo distratta," dissi impacciata al ricordo dell'ultima volta che ci eravamo visti, nella quale mi aveva raccontato i suoi problemi ed io ero scappata a gambe levate.
"C'è molto movimento in giro," constatò mentre io ispezionavo ogni lato attorno a me, chiedendomi il motivo per il quale fosse ancora davanti a me e non se ne fosse ancora andato. "É per il ballo?"
"Sì, stiamo lavorando duramente per far sì che sia tutto perfetto," gli risposi come una brava impiegata.
"Che carini. Sembra che sarà grande ed impressionante. Anche voi impiegati partecipate?" Mi chiese successivamente ed io annuii. "Tu ci andrai?"
Per un momento lo guardai impressionata, poi mi ripresi dallo shock e scossi la testa, "No, ho mole di lavoro da finire. Sarò nel retroscena, presumo," risposi e lui annuì comprensivo.
"Beh, è un peccato." Sollevai un sopracciglio sorpresa e lui arrossì. "Intendo, non parteciperai ad un evento così importante."
"Non significa nulla. C'è n'è uno ogni anno, ho già partecipato in passato," risposi, facendo spallucce mentre lui si grattava il collo in un gesto nervoso. "Bene, io-"
Non riuscii a terminare la frase perché sentii qualcuno urlare. "Niall! Dove sei?" Poi vidi una bellissima ragazza bionda dirigersi verso Niall. "Eccoti qua! Ti sto cercando da un'ora!" Si lamentò, ignorando la mia presenza. Non che la cosa mi sorprese, tutte le celebrità ci ignoravano.
"Scusa, stavo facendo una passeggiata. Il panorama è fantastico," rispose lui, posandole un braccio sulle spalle, ma lei lo evitò. Sembrava a disagio e mi guardò alla svelta. Vidi vergogna nel suo sguardo, ma di nuovo, non rimasi sorpresa. Avevo visto queste scene un innumerevole numero di volte.
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Chiamatemi Ella - Traduzione
RomanceQuesta versione, è la traduzione di "Call me Ella" scritta da Bel Watson. Trama del libro: Sì, ho perso mio padre ed era l'uomo migliore che esistesse sulla faccia della terra. Sì, ho una matrigna che è una strega e che odio che con tutta me stessa...