La vita da ragazza libera che faceva ciò che voleva era bella. Inizialmente era stato schiacciante perché sapevo di non dover rispondere a nessuno, se non a me stessa. Quel sapore di libertà era la cosa più dolce che avessi mai assaporato in vita mia, avevo aspettato sei anni ma ne era valsa la pena. Ne valeva la pena.
Non avevo più Rhonda ad assillarmi per dirmi ciò che dovevo fare. Non mi preoccupavo neanche più di dover litigare con lei, ormai era tutto finito. Non avevo più due sorellastre che mi ordinavano ciò che volevano. Nessuno aveva più potere su di me, non quel tipo di potere, almeno. Tutto il tempo che avevo era per me tessa, decidevo io cos'avrei fatto dopo. Non ero una schiava, non ero più parte di un gioco malato.
Ero libera.
Ed ogni volta che ci ripensavo piangevo silenziosamente, perché non c'era niente di più bello.
Sì, non era stato tutto facile di recente. Pensavo ancora a Rhonda ed a ciò che aveva fatto, a tutto ciò che mi aveva fatto fare e alle persone a cui avevo rinunciato a causa sua e la persona che mi faceva ancora male era Niall. Mi doleva pensare a lui, ma stavo andando avanti, solo non velocemente come avevo immaginato..
Era divertente scoprire come funzionava un cuore infranto. Un giorno pensavi che il mondo fosse finito perché nulla aveva più senso, perché lui (o lei) si era portato via con sé tutta la luce, mentre tu eri ancora vivo, respiravi e cercavi di andare avanti, perché non avevi altre alternative. Avresti anche potuto sentirti realizzato nell'andare avanti, avresti potuto fingere che non facesse male e scoprirti più forte di quanto pensavi, che lui o lei non rappresentava il tuo intero mondo. Poi scoprivi, invece, che il mondo era più amplio di una relazione. E lo accettavi, perché il cuore avrebbe potuto essere spezzato una seconda volta in futuro; una volta Charlie mi disse che alcune cose ne valevano più la pena con il cuore infranto. Era una cosa davvero intelligente, per la quale arrivai alla conclusione che non fosse farina del suo sacco, ma non era quello il punto. Il punto era che per quanto difficile potesse essere quella parte della vita e tutto sembrasse impossibile, ad un certo punto, avrebbe smesso di fare male.
Nel mio caso provavo ancora dolore perché i sentimenti che provavo per Niall erano più forti di ciò che pensavo e non era facile andare avanti, soprattutto perché vedevo il viso del mio ex ovunque. Vivere al centro mi aveva tenuta all'interno di una bolla. Vedevo le celebrità tanto quanto vedevo altre persone, ora li vedevo come il resto del mondo: sulle copertine delle riviste e nei cartelloni. Vedevo Niall su ogni rivista adolescenziale, lo sentivo in radio, lo vedevo anche sull'autobus a due piani. Era stato orribile le prime volte, ora invece ci avevo fatto l'abitudine. Ora annaspavo alla grandezza della fama di Niall. E Harry. Tutti loro, ad essere onesta. Erano ovunque. A volte mi chiedevo cosa fosse successo se avessi deciso di arrendermi al gioco di Rhonda e rimanere con Niall. Sarei stata su quelle riviste, con Niall, con le persone che si chiedevano da dove venivo, com'ero finita con lui e con migliaia di fans che mi odiavano perché Niall aveva scelto me. La mia vita sarebbe stata un gossip, come quella di Eleonor. Lei non era una celebrità al centro, era la ragazza di una di loro, ma compariva comunque sulle riviste. In televisione parlavano di lei.
Non sapevo se sarei stata in grado di condurre una vita simile, dopo essermi liberata della prigione in cui mi aveva rinchiusa Rhonda. Sarebbe stato troppo. Vedere tutte le riviste e comprendere che Niall non avesse un minimo di vita privata mi rassicurò di aver preso la scelta giusta. Inoltre, non avrebbe funzionato. Dopo essere scomparsi per tre mesi, le loro vite erano un caos ed immaginavo che fossero le conseguenze per essere stati così a lungo al centro.
Gli auguravo il meglio.
Niall aveva una vita pubblica e frenetica, era schiavo della sua stessa fama, quasi come io ero la schiava di Rhonda. Ma ora ero libera e non sapevo se lui avrebbe mai provato questa sensazione, ma gli auguravo di sì. Speravo che un giorno avesse provato quella sensazione. Speravo che si sentisse libero. Se così non fosse stato, poteva sempre tornare al centro. Almeno lì poteva avere un po' di pace.
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Chiamatemi Ella - Traduzione
RomanceQuesta versione, è la traduzione di "Call me Ella" scritta da Bel Watson. Trama del libro: Sì, ho perso mio padre ed era l'uomo migliore che esistesse sulla faccia della terra. Sì, ho una matrigna che è una strega e che odio che con tutta me stessa...