Capitolo 20 - La rottura

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C'era cose che avrei voluto dimenticare. Cose che avevo visto e non avrei mai voluto vedere. Alcune erano davvero traumatizzanti, altre mi facevano stare male con me stessa; mi facevano sentire una brutta persona. L'unica cosa che voleva mio padre era che fossi felice, che diventassi una brava persona. E sapevo di non dovermi sentire in colpa, ma non potevo evitarlo. Sapevo che parzialmente era stata anche colpa mia.

La mattina successiva, dopo che Niall mi aveva confessato che avrebbe rotto con Zoe, dopo che pulii entrambi i piani, stavo aiutando nella hall a ricevere i nuovi ospiti quando la vidi andarsene, con le lacrime che le scorrevano lungo le guance mentre trascinava i suoi bagagli. I suoi capelli erano in disordine, il trucco si era sciolto e il fatto che fosse una modella non mi interessò più. Lasciai Fred da solo e la seguii, non sapendone il motivo, ma non riuscii ad evitarlo. Sembrava davvero un rottame.

"Mi scusi, le serve una mano?" Chiesi e lei si fermò, una delle borse cadde a terra per la frenata brusca. "Sta bene?"

Singhiozzò e si pulì il viso, il mascara aveva lasciato delle strisce sulla sua pelle perfetta. "No," rispose tra le lacrime, singhiozzando nuovamente e il suo corpo tremò. "Sono così stupida. Perché? Sai spiegarmi perché mi sono illusa che tornasse ad amarmi? Perché ho sperato che andasse meglio? Ci ho provato così duramente. Ho fatto del mio meglio. L'ho perdonato per così tante cose e lui... e lui..." Si interruppe a causa delle lacrime e fece cadere sul pavimento anche le altre borse per coprirsi il volto con le mani. "Perché ha smesso di amarmi."

Non sapevo cosa fare, sembrava stare così male, era così fragile che non riuscivo neanche ad immaginare come si sentisse. Potevo dire con certezza che lei lo amasse ancora e non c'entrava solo il fatto che lui l'avesse lasciata, ma lei aveva perso la battaglia per la quale stava combattendo, la battaglia di tenerlo con lei.

Ora capivo cosa intendeva Charlie, non era giusto. Lei aveva la speranza, aveva combattuto ed aveva perso. Se Niall l'avesse lasciata prima, quando le cose avevano cominciato ad andare male, forse non sarebbe stato così terribile per lei. Se lui avesse avuto il coraggio necessario invece di illuderla che avrebbero aggiustato le cose, lei non starebbe così male. E io avevo peggiorato le cose con il ballo.

Forse, se non fossi andata da lui quella notte, avrebbero sistemato le cose.

Forse, se non fossi andata da lui quella notte, starebbero ancora insieme.

O forse sarebbe finita lo stesso in questo modo.

"Mi dispiace," sussurrai, compatendola. Lei lo amava davvero, non si meritava questo dolore.

Zoe alzò lo sguardo ed io mi sentii un'ipocrita per essere qui quando sapevo che Niall si era completamente arreso perché pensava alla ragazza misteriosa, ed io sapevo che quella ragazza ero io. Sapevo che ero stata io ad uccidere definitivamente la loro relazione.

La modella non rispose, mi avvolse le braccia attorno alle spalle ed io mi sentii davvero male, terribilmente in colpa per la situazione, ma la abbracciai, cercando di consolarla come meglio potevo. Non potevo salvare la sua relazione, ma forse darle un po' di conforto era ciò di cui aveva bisogno. Pianse sulla mia spalla.

In quel momento lei non era l'ex di Niall, non era una celebrità, non era una modella perfetta... Era solamente una ragazza distrutta, una ragazza che aveva amato troppo ed aveva perso l'uomo che amava.

Non aggiunsi altro, la abbracciai e la lasciai piangere finché non si tirò indietro, più composta. Fece un respiro profondo e si pulì la faccia. Aveva anche delle salviette in borsa per rimuovere i residui di mascara dalle guance. "Sono un disastro," disse, un lieve singhiozzo le sfuggì dalle labbra.

"Sei bellissima," le dissi con un sorriso e lei mi guardò con gratitudine. "E lui è un'idiota. Scommetto che troverai qualcuno di migliore, qualcuno che ti ami come meriti davvero."

Chiamatemi Ella - TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora