Capitolo 24 - La confessione

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"Perché non me l'hai detto prima?" Chiese ed io sbattei le palpebre scioccata e confusa, allo stesso tempo. Cominciai ad accigliarmi, non capendolo. Lo guardavo come se avesse perso la testa, sembrava così serio. Aveva perso il suo goffo sorriso.

"C-cosa intendi? Dirti cosi? Mi hai portata tu qui!" Protestai, mettendomi subito sulla difensiva. Mi allontanai un po' da lui, spaventata.

"Su, smettila con questo gioco. Sai cosa intendo e sai perché ti ho portata qui," insistette ed io sbuffai.

"Certo che lo so, mi hai detto che ho perso la scommesso, che hai trovato la tua fantastica ragazza misteriosa." Sembravo davvero inacidita nel dirlo. "Ma oltre a questo non-"

"Perché non me l'hai detto prima?" Mi interruppe nuovamente, con la stessa domanda mentre iniziava a disperarsi. Dirgli cosa? C'era molte cose in sospeso, non sapevo esattamente a cosa si riferisse. "Perché non mi hai detto che eri tu la ragazza del ballo? É di questo che sto parlando, Ella!"

E in quel momento mi raggelai, sentii il cuore fermarsi. Sbattei le palpebre scioccata e vedere l'espressione seria di Niall rendeva solamente le cose peggiori. Forse lo notò perché fece un respiro profondo e chiuse gli occhi per qualche secondo. Quando li riaprì, mi sorrise.

"Come - come l'hai scoperto?" Gli chiesi, senza neanche dissentire. Sapevo che se ci avessi provato, mi avrebbe urlato contro.

Niall fece un altro respiro e si avvicinò per prendere la mia mano, spostando l'arancia. "L'ho sempre saputo," mi spiegò con un sorriso. Non cercai neanche di respingerlo, ero troppo scioccata. "Non sono stupido, sai? Sì, non ne ero sicuro al cento per cento, perché hai continuato a dirmi che non eri andata al ballo. Anche Harry mi aveva detto che avevi lavorato tutta la notte, ma niente sembrava avere senso. L'ho capito dal momento in cui ci siamo incontrati alle scuderie, eri così nervosa. L'ho visto nei tuoi occhi, Ella. Nessuna maschera può nasconderei tuoi occhi. Il tuo sorriso, la tua risata e la tua voce. Non è uno di quei romantici film dove i protagonisti sono stupidi, quando invece la verità è sempre stata di fronte ai loro occhi."

"E perché non hai detto niente?" Chiesi, colpendomi mentalmente per averlo nascosto tutto questo tempo, pensando fosse un segreto. Ma Niall l'aveva sempre saputo.

"Volevo fossi tu a dirmelo. Sapevo che eri tu ma non capivo perché non me l'avessi detto. Sapevi che ti stavo cercando, ma non hai detto nulla. Mi hai spinto ad aggiustare le cose con Zoe. Perché?"

Distolsi lo sguardo perché non sapevo come spiegare tutto ciò che mi aveva chiesto e le ragioni che mi avevano spinta a farlo. Dirgli che fosse colpa del fatto che era una celebrità non era vero, non completamente, almeno. C'erano molte altre cose che mi avevano trattenuto dal confessargli la verità e non sapevo come spiegargliele.

"Ella," mi richiamò. "Aiutami a capire," aggiunse Niall, stringendomi la mano affinché lo guardassi negli occhi.

"I- io mi sentivo in colpa per averti baciato subito dopo che avevi chiuso con Zoe, per essermi mezza in mezzo. Poi sai... tu sei un ospite nel centro ed io non potrei neanche esserti amica, e Rhonda... e mi dispiace," dissi infine, abbassando lo sguardo, non riuscendo a sostenere il suo. "Era più facile nascondermi, sperare che cedessi. La ragazza al ballo non era la vera me," aggiunsi prima di sentire la sua mano sul volto, che sollevò facendomi incontrare i suoi occhi.

"Eri tu, solo una parte che non mostri spesso. Ma la ragazza che mi ha fatto dimenticare i miei problemi quella notte eri tu, non lo vedi? Hai fatto la stessa cosa, notte dopo notte." Feci un respiro profondo, tremando per quanto fossimo vicini, per il modo in cui mi stringeva gentilmente il volto. "Avresti dovuto dirmelo."

"Ma - ma sembravi così felice nel cercarla e pensavo non lo sapessi, perché? Non capisco. Volevi lei. Se sapevi che ero io, perché hai fatto tutto questo? Far provare alle ragazze la maschera che avevo io?"

Chiamatemi Ella - TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora