Quando Liv finì di prepararmi ed io guardai il mio riflesso allo specchio, pensavo avesse realmente dei poteri da fata turchina perché non neanche io riuscivo a riconoscermi. Avevo guardato il mio riflesso per diciotto anni, sapevo come apparivo.
I miei capelli normalmente biondi e riccioli mi arrivavano sino a metà schiena. Non erano proprio riccioli, erano più morbide onde mosse, di solito li tenevo legati in una coda alta quando lavoravo, quindi non sembravano neanche i miei. Ma Liv li aveva prima piastrati, poi aveva fatto dei morbidissimi boccoli, che sembravano fossero in movimento. Sembravano vivi, in una maniera davvero speciale. Adoravo come mi donasse quella capigliatura, splendevo come non era mai accaduto prima. Non li avevo mai piastrati prima e mi piacevano.
Avevo un trucco pesante, ma non si riusciva a vedere a causa della maschera che mi copriva metà faccia, però si potevano notare gli occhi grigi più chiari del solito grazie alla magia del make-up. Non sapevo come fosse possibile che le mie ciglia risultassero così lunghe. Non poteva essere naturale, doveva essere magia.
E come se non fosse abbastanza, l'abito era assolutamente perfetto. Cadeva con grazia ed eleganza e ti lasciava senza respiro. Sulla schiena c'erano delle stringhe che tenevano il corsetto al suo posto, facendo figurare la mia vita più sottile di quanto fosse realmente e potevo respirare senza nessun problema. Era lungo fino ai piedi e senza spalline, sembrava un vestito da principessa... come quelli che sognavo quando ero bambina... quando ancora speravo di poter incontrare il mio principe. Avevo rinunciato a quel sogno molto tempo fa, comunque. Liv si era assicurata di aggiungere una tasca, per nascondere il cellulare così potevo sentirlo vibrare qualora Rhonda decidesse di venirmi a controllare.
Dovevo essere onesta.. Sembravo un'altra persona, una persona radiosa... come una principessa.
Mi voltai verso Liv che stava indossando un bellissimo e sexy abito blu. Stava sorridendo fiera della sua creazione e non potei evitare di sorriderle a mai volta. "Te l'avevo detto Ella, saresti stata irriconoscibile."
"Grazie," dissi immediatamente, facendola sorridere ancora di più. "Non assomiglio proprio a me stessa."
"Al contrario, assomigli a te stessa. É così che dovresti vederti sempre, Ella."
Non dissi nulla. Mamma e papà mi chiamavano sempre principessa quando ero piccola e mi sentivo davvero la principessa del piccolo regno che era la nostra famiglia, ma quando era apparsa Rhonda mi sentivo solo la piccola servetta.
Qualcuno bussò alla porta e sapevo fosse Charlie, nessun altro sapeva fossimo qui. Questa è la ragione per cui non ha aspettato che nessuno gli dicesse di entrare, aprì la porta e nel momento in cui ci vide, la sua mascella toccò il pavimento. Quasi letteralmente. "Porco cane," esclamò. "Siete stupende, entrambe. Ella tu, wow."
Arrossii perché Charlie non era solito dirmi questo tipo di cose. Mi aveva sempre trattata come una bambina piccola, quasi come fossi un suo amico ed era quello il motivo per cui la nostra amicizia durava da così tanto. Era strano come avere tuo fratello più grande a dirti che eri bella.
"Tutti avranno gli occhi puntati su di voi. Devo proteggervi," constatò e Liv ridacchiò, cominciando a camminare verso di lui..
"Non farlo. Voglio flirtare con un bell'uomo stasera, quindi per favore, stai lontano da me," gli disse, posandogli una mano sulla spalla e Charlie fece spallucce come a dire 'ci ho provato'.
Sorrisi e camminai verso di lui, poi il mio migliore amico mi offrì il suo braccio. "Andiamo," dissi e lui sorrise. "Prima che Rhonda decida di venirmi a cercare."
Lasciammo la stanza di Liv e ci dirigemmo verso la sala da ballo, dove il party sembrava essere nel suo momento più eclatante. Quasi tutti stavano ballando. Si sentivano le vibrazioni della musica attraversare le pareti, rimbombare dentro di te. Più mi avvicinavo, più diventavo nervosa. Avevo paura che Rhonda potesse riconoscermi, nonostante nemmeno io ne sarei stata in grado. Non potevi vedermi in faccia e la pettinatura rendeva i miei tratti più morbidi. Era incredibile quanto si potesse cambiare con una semplice acconciatura.
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Chiamatemi Ella - Traduzione
RomanceQuesta versione, è la traduzione di "Call me Ella" scritta da Bel Watson. Trama del libro: Sì, ho perso mio padre ed era l'uomo migliore che esistesse sulla faccia della terra. Sì, ho una matrigna che è una strega e che odio che con tutta me stessa...