"Quindi, non vuoi sapere il piano?" Mi disse, riportandomi alla realtà e strappandomi dai miei pensieri. Sbattei le palpebre un paio di volte, prima di comprendere la sua domanda.
"Se voglio sapere cosa?" Gli domandai e il suo sorriso si ampliò, vividamente. L'unica volta che l'avevo visto così era stato al ballo, quando stavamo ridendo.. E quando abbiamo cavalcato insieme. Sembrava davvero felice.
"Certo che lo vuoi sapere! Te lo dirò, anche se non vuoi," mi rispose, facendomi la linguaccia e non potei evitare di sorridere. Era bello vederlo così spensierato.
Niall mi prese la mano e mi allontanò da Ares, dalla scuderia. Wow, aveva sottostimato quanto fosse felice.
"Ho la maschera che ha perso mentre scappava, quindi la farò provare ad ogni ragazza bionda così confermerò la sua identità." Mi ancorai al terreno ed evitai di farmi trascinare più lontano. "So che una volta che vedo i suoi occhi attraverso la maschera non avrò nessun dubbio. Mi piacerebbe che la provassi anche tu, perché sei bionda ed hai gli stessi occhi, ma hai detto che non sei andata al ballo e non capisco perché avresti dovuto mentirmi a riguardo. Inoltre, Harry ha confermato il tuo alibi," mi fece l'occhiolino ed io feci un passo indietro, il mio cuore batteva nel petto, spaventato! No, anzi, peggio, terrorizzato! "Quindi so che la troverò, ci conosceremo a vicenda ed andrà alla grande."
Era difficilissimo cercare di ricomporsi, respirare normalmente quando l'unica cosa che volevo fare era scappare. Non aveva neanche sospettato di me, e se l'aveva fatto, avevo ucciso i suoi sospetti quando gli avevo detto di non essere andata al ballo. Scontrarmi con Harry quella mattina, mi aveva solamente aiutato. Ora Niall non voleva neanche farmi provare la maschera. Sicuramente non avrebbe mai scoperto chi era la ragazza mascherata.
Scossi la testa per allontanare i pensieri. Era meglio così. Si sarebbe stancato della sua ricerca senza fine e tutto sarebbe tornato alla normalità.
"Quindi," iniziai, con voce tremante. Mi schiarii la gola e proseguii, "Andrai in giro come il principe di Cenerentola, cercando la ragazza che ha perso la scarpetta di cristallo?" Gli chiesi, cercando di sembrare il più sarcastica possibile ed utilizzare l'analogia della favola mi aiutò, sembravo davvero turbata.
Niall ridacchiò comunque, come se fosse una delle barzellette più divertenti di sempre. "É l'unica maniera, però, anche io indosserò la maschera. L'intenzione è quella che conta. Penso proprio che cercherò la mia Cenerentola."
"Potrei vomitare," dissi ad alta voce e lui rise ancora più forte. "Sono seria. Sei davvero un cliché, anche se un po' fuori dal normale. Pensavo che Charlie avesse fatto il pieno di film Disney, ma tu vinci a mani basse."
"Oh, dai!" Esclamò Niall, facendo un passo vicino a me, l'eccitazione fuoriusciva da ogni poro della sua pelle. "Esseri sentimentali è giusto, è naturale. E immagina," aggiunse, avvicinandosi, le sue mani mi toccarono il volto ed io mi raggelai. "Immagina il momento in cui le metto la maschera e la guardo negli occhi, come sto guardando te. Dritto nei suoi occhi verdi, come quella notte." Ingollai l'aria quando disse quelle parole, prendendomi il visto tra le sue mani, come se stesse provando la maschera sul mio volto. "E le sorriderei, perché finalmente l'avrei trovata. Penso che sarebbe felice anche lei. Non può essere male, no?" Mi chiese, avvicinandosi ancora di più, le sue mani erano ancora sul mio volto e sentivo il cuore in gola.
Non riuscivo a parlare, a muovermi, riuscivo solo a guardarlo negli occhi, respirando pesantemente. Era come la serata del ballo, il momento in cui mi aveva baciata ed io lo avevo tirato ancora più vicino. Poi Niall perse il sorriso, ma i suoi occhi erano ancora su di me e mi stava accarezzando le guance con i pollici, mentre il mio cuore palpitava e il mio corpo tremava, feci l'inimmaginabile: mi avvicinai, mi misi sulle punte mentre lui abbassava il capo, poi Ares nitrì, per richiamare la nostra attenzione. Quella era stata la mia chiamata di tornare alla realtà.
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Chiamatemi Ella - Traduzione
RomanceQuesta versione, è la traduzione di "Call me Ella" scritta da Bel Watson. Trama del libro: Sì, ho perso mio padre ed era l'uomo migliore che esistesse sulla faccia della terra. Sì, ho una matrigna che è una strega e che odio che con tutta me stessa...