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Manuel non l'ha fatto apposta.
Manuel stava cercando una maglia. Simone gli ha dato il permesso di cercare una maglia. Simone gli ha proprio detto "Manu, cerca una maglia nell'armadio", prima di andare in bagno a fare la doccia.
E adesso "Manu" è seduto col culo per terra difronte la cassettiera, l'ultimo cassetto aperto a mostrare camicette e biancheria di pizzo. Troppa biancheria di pizzo perché possa essere stata dimenticata da qualcuno.
Si sente tremare da capo a piedi.
Piano, pianissimo, col cuore in gola, allunga una mano e solleva con le dita un particolare pezzo di stoffa che ha catturato la sua attenzione.
Manuel non ha mai stretto qualcosa di più delicato prima - Simone, Simone, hai stretto Simone- e proprio non può evitarsi di immaginarselo, Simone, coperto soltanto da quella misera stoffa e dall'imbarazzo - e i pantaloni gli si fanno subito stretti.
E sarebbe così dolce. Lo prenderebbe in braccio, lo ricoprirebbe di baci, "queste le teniamo, mh?" e scosterebbe il pizzo di lato ma non lo sfilerebbe via, e-
Il rumore sordo della porta del bagno lo risveglia. S'ffretta a richiudere il cassetto, l'armadio, ma s'infila la biancheria in tasca -sei disgustoso Manuel, che cazzo stai facendo-
Si ritrova a rigirarsela spesso tra le dita, a poggiarla contro le labbra, contro la punta del naso. Pensa che potrebbe comprare a Simone qualcosa di simile, magari verde, che a Manuel piace da impazzire il verde e gli piace da impazzire pure Simone.
