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Sul taccuino di Chan figuravano spesso note su Yoora, e in ognuna di esse era possibile rintracciare l'enorme affetto che il soldato aveva scoperto nutrire per la ninfa.

"17 aprile

Yoora è molto diversa da come la immaginavo. Ci siamo incontrati oggi per l'appuntamento che avevamo fissato qualche giorno fa e mi ha portato fino alla sua vecchia casa sull'altro versante della montagna. Ho eluso la sorveglianza con i trucchi che mi ha insegnato Hongjoong, anche se per poco non mi facevo scoprire. Ho l'impressione che Yoora ami i luoghi proibiti, se voglio continuare ad uscire con lei devo fare attenzione a quello che mi insegna suo fratello."

"24 aprile

Come avevo immaginato, a Yoora piace portarmi in posti in cui non dovrei avventurarmi. Ci siamo visti di sera questa volta e abbiamo giocato a nascondino in mezzo alla neve. Per poco non mi perdevo a cercarla!

Rispetto a suo fratello è decisamente più rilassata e alla mano, voglio conoscerla meglio."

"1 maggio

Oggi io e Yoora abbiamo parlato per tutto il pomeriggio. Siamo scesi leggermente verso valle per fare una passeggiata in mezzo alle foreste, ma alla fine le abbiamo viste solo in lontananza. Alla prima pausa che abbiamo fatto ci siamo completamente persi a chiacchierare e non ci siamo più schiodati. Fosse stato per me, avrei trascorso anche tutta la serata con lei."

Ogni volta che si incontravano due parole sul taccuino ormai erano d'obbligo, Chan spesso si lasciava andare anche a racconti lunghi ed elaborati in cui metteva nero su bianco ogni dubbio o fantasia sull'evoluzione della loro relazione, da conoscenti, ad amici, a fidanzati. Lo faceva perché sapeva che la ninfa era ormai un capitolo importante del suo soggiorno alle Fucine – e forse lo sarebbe stato anche all'interno della sua vita – e non voleva dimenticare alcun particolare di ciò che la riguardava. Nonostante più volte avesse annotato i suoi comportamenti, però, non si era mai reso conto di quanto le maniere di Yoora si facessero – con il lento scorrere dei giorni – sempre più simili a quelle di Hongjoong. Stesso modo di tirare indietro le ciocche di capelli ribelli che ad entrambi pungevano gli occhi, di ridere, di nascondere il viso tra le mani dopo che lui azzardava una battuta leggermente più spinta.

Questa volta, Chan non si dilungò in amorevoli discorsi, semplicemente sputò sul foglio due secche parole e gettò via il quadernino in un angolo della propria celletta.

"8 maggio

Era evidente."

Certo, ora che Hongjoong aveva ammesso di averlo illuso per settimane era tutto ovvio. Ingannarlo in quel modo per indurlo a studiare era un piano folle, ci era arrivato in fretta, anche se ancora non comprendeva perché mai la ninfa avesse acconsentito a baciarlo per ore intere la notte prima solo per poi svelare l'imbroglio e, soprattutto, fingere anche che gliene importasse davvero.

Peggio per lui, continuava a ripetersi il biondo. Si sarebbe dato malato, avrebbe finto un infortunio pur di evitare di incontrare ancora il maestro. Anche Doyoung e Jaehyun avrebbero smesso di insistere sullo stringere amicizia con lui, se all'inizio gli servivano scuse per dire di non sopportarlo, ora poteva affermare di odiarlo in pace. Hongjoong non aveva il diritto di illuderlo in quel modo, così come lui – e di questo, tuttavia, ancora non se ne rendeva conto – non avrebbe avuto alcun motivo per prenderlo di mira già al momento della loro conoscenza. Anche se Yoora aveva contribuito a farlo crescere enormemente, Chan rimaneva ancora lo stesso bambino arrogante che faceva i capricci e pretendeva di vedere solo la propria metà dei problemi. Anche in quel momento, non si chiedeva affatto che cosa avesse davvero spinto Hongjoong ad elaborare un piano tanto diabolico, si limitava a rimuginare infinitamente su quanto sfortunato fosse stato a venire assegnato come allievo ad un maestro del genere. Certamente avrebbe fatto rapporto al capitano, non poteva permettere che un altro povero cadetto finisse vittima dei contorti intrighi della ninfa dai capelli rossi.

Iniziò ad annotare tutto ciò che avrebbe raccontato al capitano con tono solenne – paroloni obsoleti di cui spesso non conosceva davvero il significato ricolmi di vile risentimento – e, intanto, si sforzava di non pensare alla domanda che lo tormentava da quando il giorno prima aveva visto il viso di Hongjoong comparire sotto quello della sorella.

Di Yoora apprezzava certamente la bellezza, ma amava il suo carattere esplosivo, ed ora era venuto a conoscenza che questo apparteneva al suo riservato maestro.

Ciò significava quindi che lui, Bang Chan, provava incommensurabile affetto nei confronti di Kim Hongjoong?

butterflies • bang chanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora