capitolo speciale - libellule: c'era una volta

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[Mese di aprile, Fucine di Ghiaccio, Regione Nord]

"Jae..."

"Mh?"

"Ma a te, lei quanto piace?"

Jaehyun virò il capo verso Doyoung con sguardo interrogativo. Il maggiore piegò le labbra con fare furbesco e si sporse verso di lui con la medesima espressione che sua prozia sfoggiava alle cene di famiglia nello stesso momento in cui lui accidentalmente finiva per lasciarsi sfuggire un qualsiasi nome da ragazza. Ogni volta gli veniva posta la medesima domanda: "E la fidanzatina?". Anche Doyoung spettegolava volentieri, sarebbe andato d'amore e d'accordo con sua prozia. Quando entravano in Modalità Pettegolezzo assumevano entrambi lo stesso tono comicamente insinuante.

"Ya, lo sai che parlo di Tae! Non fare il finto tonto" lo canzonò Doyoung, rifilandogli una gomitata scherzosa "Ti sei pettinato prima di uscire, per non parlare del fatto che hai anche sacrificato i vestiti che tua madre ti aveva lasciato da tenere puliti e intonsi fino al diploma. È pa! Le! Se! Che tu voglia fare colpo!"

Jaehyun rise per la maniera in cui il più grande aveva scandito quell'ultima frase e scosse il capo: "Non volevo fare il finto tonto, semplicemente mi stavo chiedendo in che modo potessi provare a quantificare quanto mi piace."

Il maggiore allungò le labbra in un tenero broncio: "Ma che carino! Non pensavo che sotto tutti questi muscoli ci fosse un animo tanto coccoloso!"

Jaehyun arrossì immediatamente. Poteva vantare una stazza imponente e, nonostante fosse ancora un cadetto, sbaragliare da solo una decina di uomini senza affaticarsi, ma quando Doyoung gli rivolgeva un complimento di quel genere non era in grado di fare nient'altro che imbarazzarsi come accadeva di fronte ai parenti quando doveva ammettere che era troppo timido per avercela, quella fidanzatina che cercavano sempre accanto a lui.

Doyoung ridacchiò con una certa dolcezza, notando l'imbarazzo che aveva investito le sue guance, e allungò una mano per scompigliargli leggermente i capelli: "Ecco, così comunque stai molto meglio. Ti dà quella verve da homme fatale che farà sicuramente cadere Tae ai tuoi piedi."

Jaehyun sollevò gli occhi al cielo, ma si concesse un sorriso: "Continuo a non capire nulla del tuo strano dialetto, ma a una cosa, comunque, ci sono arrivato. Anche a te piace Tae."

Doyoung si illuminò in viso e annuì. Appoggiò un gomito sul tavolo e adagiò il capo sul braccio, guardando Jaehyun attraverso la superficie ruvida del bicchiere vuoto poggiato di fronte a lui. Il vetro, appena appena sgrezzato, restituiva al corvino un'immagine distorta - parecchio buffa - dell'amico dai capelli mossi color caramello. Il primo rise piano e afferrò il bicchiere, per poi portarselo di fronte ad un occhio e fingere di utilizzarlo come una sorta di cannocchiale: "Ah! Così sei proprio più brutto, sai?! Se Tae ti vedesse così penso che avrei finalmente più speranze io di te!"

Jaehyun scosse il capo, improvvisamente più serio: "Avevamo detto che, se fosse piaciuta a tutti e due, sarebbe stata di entrambi o di nessuno..."

"... A patto che lei abbia intenzione di starci, con entrambi, ovviamente."

"Ovviamente." puntualizzò il più alto.

Calò il silenzio, ma Doyoung, sebbene con voce più prudente ed un'espressione più cauta dipinta in viso, non ci impiegò molto a romperlo: "Senti Jae... Ma a te sta bene davvero questa cosa? O entrambi o nessuno, intendo. Se... Se Tae ti piace davvero così tanto posso farmi da par-"

"Mi sta bene, te l'ho detto" Jaehyun tornò a sorridergli con la stessa pacatezza che lo contraddistingueva "Non è qualcosa che farei con altre persone, ma con te è okay, dico davvero."

butterflies • bang chanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora