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Hongjoong, sebbene a malincuore, aveva chiesto a Chan di concedergli un paio di settimane per concentrarsi appieno su Seonghwa. Il fidanzato aveva dapprima acconsentito, per poi rimangiarsi la parola dopo soli sette giorni dalla comparsa del terzo incomodo. In fondo, come poteva il biondo lasciare la ninfa da sola con il moro dopo ciò che gli aveva confessato quest'ultimo la sera prima?

Motivato dal nobile proposito di difendere il rosso dalle viscide avances di Seonghwa, Chan si presentò quindi di prima mattina in mensa per fare colazione assieme al maestro e al compagno. Hongjoong non poté che esserne sorpreso, ma lasciò correre, sebbene il comportamento intraprendente del coetaneo lo insospettisse.

"Va bene, questa mattina staremo in biblioteca allora. Seonghwa andrà avanti con la teoria, Chan mi farà vedere a che punto è con il pugnale. Dobbiamo prenotare la fucina in fretta, o finiremo per fare tutto di corsa."

Chan si era seduto accanto a lui, mentre Seonghwa stava davanti a entrambi. Tenne saldamente una mano sulla coscia del rosso per tutta la durata del pasto, e sperò che il più alto, silenzioso come al solito, se ne rendesse conto. Avrebbe voluto anche prenderlo per mano durante il tragitto verso la biblioteca, ma Hongjoong si rifiutò categoricamente di accontentarlo; avevano scelto di non divulgare la notizia della loro relazione e non l'avrebbero fatto solamente per far capire a Seonghwa che Chan era geloso di lui (sì, la ninfa non ci aveva messo molto a comprendere che cos'avesse spinto Chan ad unirsi alle lezioni di Seonghwa).

Era anche vero che gli dispiaceva da morire lasciare Chan sotto la guida di Taeyong per un'altra settimana, ma certamente non aveva acconsentito a quell'intrusione solo per tornare ad avere a che fare con la fastidiosa infantilità del coetaneo.

Chan, tanto bravo nell'attaccare quanto poco lo era nell'improvvisarsi stratega, dopo aver grossolanamente analizzato ogni singolo tipo di approccio che avrebbe potuto adottare quella mattinata, scelse l'antica via della 'rottura di palle'. Facendo valere il bonus 'fidanzato abbandonato', il cadetto non perse occasione per interrompere lo studio del maestro e del compagno letteralmente ogni cinque minuti.

"Hongjoong, non sono sicuro che la squama di Drago Scolopendra sia adatta per l'elsa, mi sembra pacchiana!"

"Hongjoong, senti, ma sei sicuro che la lama debba essere così lunga?"

"Hongjoong, ho rifatto i calcoli per bilanciare il peso almeno quindici volte e mi vengono quindici risultati diversi!"

"Hongjoong, però le tue correzioni non mi piacciono!"

"Hongjoong, come mai sei così rosso in faccia? Hai la febbre?"

Hongjoong, in preda alla collera, chiuse con un tonfo il tomo che stava analizzando – o, almeno, che cercava di analizzare – con Seonghwa e lo scaraventò con la grazia di un Rinoceronte Prismatico del Sud sul capo del fidanzato.

Uno a zero per Hongjoong; il piano di Chan era fallito completamente. Aveva intenzione di portare Seonghwa all'esasperazione in modo che lo lasciasse da solo con la ninfa, non il contrario. Il più alto, a differenza di Hongjoong, non sembrava affatto toccato dall'insistenza di Chan, anzi, ogni volta che questo li interrompeva attendeva, pacato e paziente, che il rosso rispondesse alle sue domande. Mugolando, il biondo si accucciò sul proprio sgabello con sguardo da cane bastonato. Mollò malamente la matita e si mise semplicemente a fissare gli altri due.

"Chan" lo richiamò a quel punto Hongjoong con voce infastidita "Se vuoi stare qui solo per disturbarci puoi anche andare a farti un giro"

Il biondo scosse le spalle: "Io non sto facendo nulla"

"Appunto!" esplose la ninfa con i nervi a fior di pelle "O stai qui e lavori come si deve, o te ne vai! È chiaro?!"

Il primo litigio?

Chan se l'era immaginato estremamente diverso. Magari avrebbero bisticciato perché lui avrebbe di nuovo sfracellato il guscio delle uova per la cena all'interno della padella bollente, oppure per la meta delle passeggiate che organizzavano nei fine settimana, ma non per una stupidaggine simile. Sapeva di non essersi comportato bene, e solo un mese prima non gliene sarebbe importato nulla, avrebbe continuato a fare il gradasso fino a quando avrebbe raggiunto il suo obiettivo. Ora, invece, lo sguardo stanco e ferito di Hongjoong non gli permise nemmeno di ribattere. Era orribilmente in torto, tanto più che, in quelle poche ore che avevano trascorso insieme, Seonghwa non aveva tentato di avvicinare la ninfa in alcun modo.

Prese quindi un respiro profondo, abbassò gli occhi e, dopo aver mormorato un flebile 'Scusa' a denti stretti, si alzò in piedi e lasciò la stanza, abbandonando sul tavolo di solido abete tutti gli schizzi relativi al pugnale.

Hongjoong sospirò, cercò di richiamarlo invano, per poi crollare sbuffando sulla seggiola su cui era accucciato: "Scusami... Ho perso la pazienza, mi dispiace per la scenata."

Seonghwa si aprì in un sorriso comprensivo e scosse il capo: "Non ti preoccupare, se non l'avessi fatto tu penso che tra qualche minuto sarei sbroccato io."

"Tu?" la ninfa ridacchiò "Non ci credo neanche un po', saresti in grado di essere garbato anche con un ladro che ti sta svaligiando la casa."

"Ma se fossi davvero così tranquillo non sarei venuto fin qui per fare il soldato, no?"

"Vero anche questo" Hongjoong scrollò le spalle "Fatto sta che ho parlato di te a mia sorella e abbiamo concordato che di cadetti come te ce ne sono veramente pochi in giro"

"Come me?" Seonghwa spalancò gli occhi in un'espressione stupita, il rosso in quel frangente lo trovò particolarmente somigliante ad un cucciolo di drago.

"È un complimento!" la ninfa mise subito le mani avanti "Voglio dire... Con me sei stato gentile da subito, invece con Chan, per esempio, all'inizio ho avuto diversi problemi..."

Seonghwa inclinò leggermente il capo di lato: "Beh... Se posso essere sincero, penso che di problemi ce ne siano ancora adesso. Non per colpa tua ovviamente."

La ninfa scrollò le spalle: "Va tutto bene, davvero! Io e Chan ci abbiamo messo un po', ma abbiamo imparato a sopportarci, e anche a volerci davvero bene."

Rise leggermente, sperando di non essersi esposto troppo, per poi specificare frettolosamente: "Ormai è uno dei miei migliori amici, e penso semplicemente che oggi si sia comportato così con te perché non si è ancora abituato alla tua presenza."

"Sì, ho notato che abbiamo veramente poco in comune effettivamente..."

"Tu comunque non preoccuparti di Chan, è solo un testone" concluse il rosso "e, purtroppo per lui, ormai so come prenderlo. Stasera lo farò ragionare e domani correrà a chiederti scusa, fidati"

Il più alto a quel punto sorrise: "Vi vedete anche di sera quindi"

Hongjoong non aveva idea di come reagire a quell'osservazione e si chiese se, in fondo, a Seonghwa non dispiacesse almeno un po' essere tagliato fuori dal rapporto – di amicizia, prima che di amore – che lui e Chan avevano instaurato.

"Sì, ogni tanto ci organizziamo per uscire. Ci sono un paio di locande niente male al primo livello. Uno di questi giorni effettivamente potrei portartici, ti va?"

Chan o non Chan, la ninfa sapeva che perfettamente che, da quando era giunto alle Fucine, la nuova recluta non aveva fatto altro che studiare e lavorare. Era contento che l'allievo avesse preso tanto seriamente l'addestramento – quando il capitano lo aveva convocato al quartier generale per affidargli Seonghwa era convinto che avrebbe avuto a che fare con un'altra testa calda da malmenare a sangue – ma era anche convinto che tale dedizione fosse dovuta al desiderio di non soffermarsi sul pensiero della morte della madre. Seonghwa aveva bisogno di svago, e inoltre gli stava simpatico, quindi perché non concedersi una serata in amicizia con lui? Ne avrebbe parlato con Chan e gli avrebbe spiegato le sue ragioni, e Chan lo avrebbe compreso. Era di coccio quando voleva, ma sapeva quanto ci tenesse a farsi finalmente qualche amico.

"Sì, mi andrebbe un sacco" Seonghwa allargò il sorriso "Se stasera esci già con Chan allora potremmo fare domani. Ci vediamo al primo livello per l'ora di cena?"

Hongjoong non poté che farsi contagiare dal sorriso dell'altro e annuì: "Mi sembra perfetto."

butterflies • bang chanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora