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Che i soldati andassero a letto con le ninfe non era affatto un mistero, gli stessi capitani e comandanti approfittavano di quel periodo di riposo alle Fucine per assaporare un goccio di effimero piacere. Le relazioni, tuttavia, non erano viste allo stesso modo di buon occhio. Era una regola non scritta, in sostanza il soldato era tenuto a conquistare la sua maestra, ma non a farsi conquistare a sua volta da quest'ultima. Sarebbe stata una sorta di sconfitta a metà, o, almeno così Chan era convinto che fosse fino a quando ovviamente non aveva sperimentato le gioie della relazione con Kim Hongjoong. Coccole? Bacini? Gli costava ammetterlo, ma adorava quel genere di sdolcinatezze. Ogni sera pregava il fidanzato – un tipetto decisamente meno appiccicoso di lui – per ricevere almeno una decina di minuti di delicate effusioni prima della buonanotte.

"Ya... resti qui anche stasera?" borbottò con voce assonnata il rosso mentre sfregava il viso nell'incavo del collo dell'altro.

Chan, che come al solito si era trasferito per la notte nella caverna di Hongjoong, aveva scrollato le spalle in risposta: "Non mi vuoi più per caso?"

Il rosso alzò gli occhi al cielo e precisò: "Beh, pensavo che volessi prenderti almeno una serata per conoscere il tuo nuovo compagno di allenamenti. È il suo primo giorno qui, avresti potuto sforzarti di essere leggermente carino con lui."

"Carino?" il biondo storse il naso "Preferisco restare qui ed essere carino con te."

"Passi stasera," si arrese Hongjoong, schiaffandosi piano una mano in viso "ma se domani non vorrai tenergli tu un po' di compagnia allora lo farò io."

La ninfa avvertì il fidanzato sbuffare: "Perché con me non eri così carino all'inizio?"

"Guarda un po', potrei farti la stessa domanda" sorrise storto in risposta "Tanto ho vinto io alla fine, volevi che diventassi femmina, ma la tua frustrazione ti ha condotto comunque da me."

Chan sollevò le mani in segno di resa: "Lo ammetto, ero un idiota arrapato! Però adesso mi pare che tu non abbia più molti motivi per lamentarti di me. Sono l'allievo migliore che tu abbia mai avuto!"

"E sei anche l'unico" rise allora il coetaneo "Però sarai di sicuro il fidanzato migliore, anche se sei l'unico anche in questa categoria."

"Era un complimento?" gli occhi di Chan brillarono mentre le sue labbra si tendevano in un sorriso.

"Può darsi" lo prese in giro Hongjoong con tono leggero, ilare "Però dovrai continuare ad impegnarti, mh?"

"Mi stai parlando da maestro o da fidanzato adesso?" Chan schioccò un leggero bacio sul capo del rosso "Perché non ho intenzione di farmi battere da Park Seonghwa in nessuno dei due casi."

Hongjoong aggrottò le sopracciglia: "In che senso? Solo perché ti ho detto che voglio aiutarlo ad ambientarsi qui non significa che io-"

Chan scosse subito il capo e gli rubò un secondo bacio per zittirlo: "Lo so, lo so, Hongie. Mi fido di te. Però non mi fido di lui."

Hongjoong brontolò sottovoce per il soprannome, per poi concludere con un: "Non capisco, Chan, non sappiamo nulla di lui tranne il suo nome e che sua madre è morta due settimane fa, come fai a pensare che voglia davvero provarci con me?"

Chan non sapeva spiegarglielo, non a parole almeno, ma quella mattina aveva notato perfettamente in che modo gli occhi del nuovo cadetto, spenti e stanchi fino all'arrivo della ninfa, avevano giocato a posarsi un paio di volte di troppo sulle secche curve di Hongjoong con un bagliore che non gli era nuovo: lo stesso che illuminava gli sguardi di Doyoung e Jaehyun quando erano con Taeyong, lo stesso che, tutte le mattine, specchiandosi, trovava anche nel proprio.

"... Istinto, non so" concluse il biondo.

Hongjoong lasciò cadere l'argomento, ma quella sera non si addormentò serenamente come riusciva ormai si era abituato a fare.

butterflies • bang chanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora