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"Ricapitoliamo. Chan pensa che Seonghwa ci stia provando con te, ma tutti gli dicono che non è vero. Tu sai che invece è vero perché ti ha baciato sulla guancia ieri sera, ma non vuoi dirlo a Chan perché hai paura che faccia un casino, e allo stesso tempo non puoi dire a Seonghwa che tu e Chan siete fidanzati perché, se qualcun altro lo scoprisse, il capitano vi separerebbe seduta stante per il codice militare. L'unica cosa che potevi fare era dire a Seonghwa ieri sera che lui non ti interessa in quel senso, ma tu sei scemo, hai panicato e lo hai lasciato fare. Corretto?"

"Aggiungerei anche 'Mia sorella Yoora, che dovrebbe aiutarmi ad uscire dal pasticcio in cui sono finito prima che si incasini ancora di più, continua a dirmi che sono scemo'."

Yoora ridacchiò e allungò una mano per scompigliare i capelli del fratello: "Le questioni d'amore non fanno proprio per te, eh? Ti perdi in un bicchier d'acqua. Basta che tu sia sincero sia con Seonghwa che con Chan senza farti troppi problemi. In fondo sei abbastanza sicuro di quello che provi per entrambi, vero?"

Hongjoong questa volta annuì con convinzione: "Seonghwa mi piace, ma come amico ovviamente. È simpatico, e anche intelligente, ma... ma non ho condiviso con lui le stesse cose che ho condiviso con Chan. Forse, se fosse arrivato qui lui per primo, gli avrei dato corda, ma adesso..."

La reticenza era, per Yoora, abbastanza eloquente: "Continuo a pensare che tu ti stia solo complicando la vita, sai?"

"Non è quello che faccio da quando sono nato?"

Yoora gli rispose tirandogli semplicemente addosso un cuscino.

Hongjoong aveva seriamente bisogno di parlarle dell'accaduto, quindi era andato a trovarla a casa durante la pausa pranzo approfittando dell'assenza delle madri, e lei era stata ben contenta di poter ascoltare le prime lamentele amorose del fratello. Dopodiché, comunque, lo aveva rispedito a lavoro senza troppi preamboli.

Hongjoong era quindi corso da Seonghwa e, dopo un vistoso e rassegnato proemio farcito di drammatici – ma sinceri – 'perdonami, avrei dovuto dirtelo subito' e 'scusami, mi sono fatto prendere dall'ansia', si era quindi fatto avanti per risolvere in fretta la questione: "Seonghwa, senti... A me è piaciuto veramente molto passare la serata con te ieri. Te l'ho detto, ti trovo veramente simpatico, ci intendiamo bene, ma... Ma vorrei che mi spiegassi il bacio che mi hai dato ieri sera. Pensavo stessimo uscendo come amici, io non vorrei che ci fraintendessimo, ecco."

Perché aveva avuto tanta paura?

Seonghwa non era come Chan, non sarebbe mai esploso di rabbia con lui, né gli avrebbe fatto una delle scenate a cui era abituato con il biondo.

Il moro, infatti, semplicemente arrossì in preda all'imbarazzo, per poi mettere immediatamente le mani avanti: "No, no, Hongjoong, non devi scusarti! Non so che cosa mi sia preso ieri sera, sarà... Sarà che era tanto tempo che non passavo una serata con un amico, sarà quello che dicono su questo posto, sarà l'atmosfera, ma giuro che non so che cosa mi sia preso! Non volevo metterti a disagio, mi dispiace."

Il rosso tirò un sospiro di sollievo e scosse il capo, come a suggerirgli che andava tutto bene: "Quindi... è tutto a posto? Amici?"

Seonghwa sorrise, ed ecco di nuovo comparire quell'adorabile somiglianza con un draghetto in fasce: "Amici!"

Hongjoong credette davvero che stesse andando di nuovo tutto per il meglio. Aveva risolto quell'inconveniente senza creare danni ulteriori, e Chan ne era miracolosamente rimasto fuori. Si sentiva così leggero che, sfortunatamente, dimenticò di essere stato baciato dalla Cattiva Sorte da piccolo.

butterflies • bang chanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora