Capitolo 15

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T/n's Pov

Akaza, attuale terza luna crescente, era lì di fronte a noi.
Si fiondò contro Tanjiro, ancora sdraiato a terra, e cercò di tirargli un pugno, ma Kyojuro gli squarciò il braccio a metà.

Kyojuro:" Perché te la prendi con uno che è ferito? Non lo capisco"
Akaza:" Temevo che si sarebbe immischiato nel nostro discorso"
Kyojuro:" Di cosa dovremmo parlare? Non ti ho mai visto e già non ti sopporto"
Akaza:" Anche io non sopporto gli esseri umani deboli, come quel ragazzino. Il solo vederli mi disgusta"
Kyojuro:" I nostri valori sono completamente diversi"
Akaza:" Lascia che ti faccia una splendida proposta: diventa un demone anche tu"
Kyojuro:" Mi rifiuto"
Akaza:" Mi basta osservarti per capire quanto sei forte, dopotutto sei un Pilastro. La tua forza è stata allenata molto durante il tempo, e ora ha raggiunto quasi la massima potenza"
Kyojuro:" Io sono il Pilastro delle Fiamme, mi chiamo Rengoku Kyojuro"
Akaza:" Io sono Akaza. Kyojuro, sai perché non riesci a raggiungere il tuo massimo potenziale? Perché sei umano, e in quanto ciò invecchierai e morirai. Quindi, diventa un demone, Kyojuro, così potrai allenarti per altri cento o duecento anni e diventerai più forte"
Kyojuro:" Invecchiare e morire sono parte della bellezza caratteristica dell'effimera vita umana. E proprio perché noi invecchiamo e moriamo le nostre vite sono sacre e amabili. Quella che noi chiamiamo "forza" non è associata solamente all'aspetto fisico. Io non diventerò mai un demone, per nessuna ragione al mondo!"

Dopo queste parole, il demone corse contro Kyojuro ed iniziò una battaglia a dir poco epica. Erano talmente veloci nel dare i colpi che non era possibile seguire i loro movimenti.
Volevo dare una mano a Kyojuro, però Shinobu mi mise una mano sulla spalla, spiegandomi che, anche per quanto fossi stata forte, sarei stata solo d'intralcio, poiché avrebbe voluto difendermi. Rimanere davanti a loro ad osservarli combattere mi diede un'enorme fastidio, mi sentivo davvero inutile. Shinobu mi chiese di darle una mano a spostare i feriti sui carretti dei kakushi, dato che la situazione sarebbe potuta degenerare da un momento all'altro. Probabilmente cercava di distrarmi da quella scomoda situazione.
Fortunatamente lo scontro stava andando a favore di Kyojuro, quindi iniziai a rilassarmi poco alla volta.
Egli ce la stava mettendo tutta e i suoi anni di addestramento stavano dando i loro frutti.
Il fato volle, però, che la situazione si ribaltasse, mettendo Kyojuro alle strette. Mentre osservavamo e pregavamo per la vita di Kyojuro, una specie di piccola tromba d'aria e terra ci offuscò la vista, rendendoci impossibilitate a vedere cosa stesse succedendo.
Pian piano la polvere iniziò a dissolversi, rivelando l'ormai deciso e insostituibile esito dello scontro.
Il braccio del demone trapassava lo stomaco del Pilastro, accorciando drasticamente le sue aspettative di vita. Shinobu si coprì la bocca con le mani dallo stupore, e i suoi occhi iniziarono a farsi lucidi.

T/n:" K-Kyojuro... non è possibile!"

Decisi di provare a fare qualcosa. Presi dall'apposita tasca della mia cintura un pistola. I suoi proiettili erano fatti dello stesso materiale delle nicerin, rendendo lo stesso effetto. In più, grazie ad uno speciale veleno, essi impossibilitavano i movimenti del demone per qualche minuto, circa cinque.

T/n:" EHY, BASTARDO!" Urlai contro il demone, il quale si girò inconsapevole di quello che avrei fatto.
Gli sparai dritto in fronte, ed egli non ebbe il tempo di schivare il colpo. Sparai un'altro paio di colpi al collo, poi sfoderai la mia katana e corsi verso di lui. Infilzai il suo collo come uno spiedino e lo impalai ad un albero. In questo modo sarebbe morto bruciato, e quindi non mi sarei dovuta sforzare troppo. Corsi da Kyojuro. Aveva perso davvero un sacco di sangue, non gli rimaneva granché da vivere. Difatti riusciva a parlare a malapena e non poteva più stare in piedi.

Kyojuro:" Ragazzi... avvicinatevi. Parliamo un po', prima della fine"

Ci avvicinammo tutti a lui, e Shinobu si prese il compito di buttare un'occhio su Akaza, ogni tanto.

Kyojuro:" Tanjiro... io mi fido di te e di tua sorella. Sul treno ha protetto degli esseri umani dai demoni, quindi per me fa parte della squadra ammazzademoni a prescindere da cosa dicano gli altri. Quindi sii fiero e vai avanti. Fatelo tutti, vi prego. Tutte le volte che vi sentirete abbattuti, per le vostre insicurezze o debolezze... fate ardere il vostro cuore. Stringete i denti e andate avanti. Anche se tutto è perduto e crollate a terra, il tempo non si fermerà per voi. Non date troppo peso alla mia morte, da Pilastro è il mio dovere difendere voi kohai. Ognuno dei Pilastri avrebbe fatto la stessa cosa. Ragazzi, voi dovete crescere sempre di più, così un giorno potrete diventare voi i Pilastri della squadra ammazzademoni.
Io credo in voi. Davvero.
T/n:" Kyojuro-sama..."
Kyojuro:" Ti ho detto di chiamarmi Kyojuro più di una volta, T/n. Avvicinati un'attimo"

Mi sedetti a terra, davanti a lui, con le lacrime che mi solcavano il volto.

T/n:" Kyojuro, non puoi andartene così... è ancora troppo presto... io ho bisogno di te... senza di te non riuscirei a vivere.."
Kyojuro:" T/n, non piangere. Anche se morirò, devi continuare a vivere, fallo per me, va bene?"
T/n:" *annuisce*"
Kyojuro:" Ho dei favori da chiederti. Per prima cosa, se ne hai la possibilità, diventa la Colonna delle Fiamme. Sei perfetta per questo ruolo. Come seconda cosa, ti prego di portare dei messaggi a casa mia, a mio padre e mio fratello. Dì a mio padre di prendersi cura della sua salute e tranquillizza Senjuro, digli che, anche se non diventerà un Pilastro, io sarò comunque orgoglioso di lui. Digli di seguire il suo cuore. Terza cosa, ma non per importanza, T/n, ti prego, vivi una vita che vorrai ricordare. Non avere rimpianti quando, come me, arriverai alla fine. Io ci ho provato, ma non ci sono riuscito. Il mio unico rimpianto è stato quello di non essere riuscito a dichiararmi alla donna che amo, più della mia stessa vita. Mi dispiace farlo adesso, adesso che per noi non ci sarà nessun futuro, però devi sentirtelo dire almeno una volta. T/n, io ti amo, dal profondo del mio cuore. Scusami per essere stato un vigliacco e non avertelo detto subito."
T/n:" Kyojuro, non devi scusarti. Sei ricambiato, quindi la vigliacca sono stata io."

Presi delicatamente il suo viso insanguinato tra le mani e lo baciai. L'unico e lunghissimo bacio che ci saremmo mai scambiati.

Kyojuro:" Ti ringrazio, ti ringrazio infinitamente, T/n. Ti amo, ricordatelo sempre. Lo ripeterei un'altra volta, per non fartelo dimenticare: vivi una vita che vorrai ricordare, fallo per me."

Detto ciò, il ragazzo mi sorrise e lentamente iniziò a spegnersi.

All'improvviso venni scaraventata via. Akaza era riuscito a liberarsi, poiché l'effetto del veleno era terminato. Egli prese il corpo di Kyojuro, con ancora un briciolo di vita, e lo trascinò nella foresta. Proprio come nel mio sogno.

T/n:" BASTARDO! SEI UN BASTARDO!" gli urlai, lanciandogli la mia lama, infilzandogli la schiena. Tanjiro fece la stessa cosa.

Tanjiro:" SEI UN CODARDO! NON PUOI SCAPPARE COSÌ, INFAME!"

Purtroppo non c'era nulla da fare, ormai era scomparso tra gli alberi e non c'era più modo di trovarlo.

Urlai e piansi dalla disperazione.
T/n:" AKAZA, TE LO GIURO, PRIMA O POI AVRÒ LA MIA VENDETTA!"

Shinobu a stento tratteneva le lacrime.

Shinobu:" È... è successo di nuovo... K-Kanae..."

Sembrava che stesse avendo una sorta di flashback, forse un brutto episodio del suo passato.

Eravamo tutti sconvolti. Salimmo sui carretti con la stessa energia di un cadavere e per tutto il tempo fissammo il vuoto.

Non potevo crederci, Kyojuro era morto, e il suo corpo era stato portato via da Akaza. Piansi, piansi veramente tanto quel giorno. Utilizzai ogni mia singola lacrima. Arrivati a casa, demmo la notizia agli altri.
Stupore, rabbia, frustrazione, delusione, tristezza...
Ecco le emozioni che si manifestarono in quel momento.
Nessuno volle toccare l'argomento "Cerimonia di nomina" per un bel po', quasi una settimana.
Poi ci facemmo coraggio e decidemmo, insieme al capofamiglia, di fare come aveva detto Kyojuro, di esaudire le sue ultime volontà. Così fu organizzata una cerimonia di nomina insieme a un funerale per il mio predecessore. Al contrario del solito, quella cerimonia fu la più triste della storia, non allegra e spensierata come sarebbe dovuta essere. Mi dissero che la avremmo rifatta quando tutti avrebbero superato la cosa, sperando che al secondo tentativo le cose sarebbero andate meglio.

Vivi una vita che vorrai ricordare | Rengoku Kyojuro x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora