Capitolo 13

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Tomioka si fermò per qualche minuto ad assisterci, medicando le nostre ferite e offrendoci del cibo e dell'acqua. Senza alcun preavviso, però, arrivò Shinobu, che notò Nezuko. Riuscì a capire che ella era un demone e per questo cercò di eliminarla. Ovviamente Tomioka non rimase con le mani in mano e la fronteggiò senza esitazione, proteggendo i due fratelli. Io nel mentre ero ferma a guardare la situazione, cercando di capire se avessi potuto fare qualcosa di utile. Tomioka mi fornì la risposta.

Tomioka:" T/n, Tanjiro, riuscite a camminare?"
T/n:" Più o meno..."
Tomioka:" Anche se fa male, fatelo lo stesso. In caso di necessità correte. Prendete Nezuko e mettetevi in salvo"

Non esitammo un secondo. Prendemmo Nezuko e corremmo tra gli alberi della foresta. Completamente a random una ragazza con una mantellina bianca e una coda laterale saltò giù dal ramo di un'albero, per poi tirare un calcio a Tanjiro, facendolo cadere a terra insieme a Nezuko. L'ammazzademoni cercò di tagliarle la testa, ma la tirai per la mantellina e la feci scivolare, facendole mancare il bersaglio. La ragazza demone iniziò a correre, sotto consiglio di Tanjiro. La cacciatrice di demoni diede un calcio sulla nuca di Tanjiro, facendolo svenire, e cercò di correre dietro a Nezuko, nonostante i miei tentativi di fermarla e spiegarle la situazione. La situazione venne congelata da un corvo.

Corvo:"PORTO ORDINI! PORTO ORDINI! ARRESTATE TANJIRO E NEZUKO KAMADO!"

Kyojuro's Pov
Villa delle Fiamme

Avevo appena completato una missione ed ero arrivato a casa da poco. Nemmeno il tempo di entrare in casa che mi tolsi la divisa e andai a sdraiarmi sul letto. Ero davvero stremato, fare l'ammazzademoni è faticoso. Ad un certo punto mi venne fame, così andai in cucina e presi dei ravioli, li aveva preparati T/n qualche giorno prima apposta per me.

È stata molto carina, dovrò ringraziarla in qualche modo! Dopotutto, le devo molto, dopo avermi salvato da quel demone!

Mangiare quei ravioli mi restituì le energie in un baleno. Era come se T/n fosse il con me a chiacchierare del più e del meno. Mi mancava tantissimo, sembrava che fosse andata via da un'eternità.

Perché non le fai un regalo?
È un'ottima idea! Ti ringrazio, chiunque tu sia!
È il mio lavoro✨

Raccolsi tutte le energie recuperate grazie ai ravioli e mi misi all'opera. Non sapevo bene cosa le piacesse, ma ricordavo che era innamorata del mio haori, quindi decisi di cucirgliene uno uguale, come mi aveva insegnato in passato mia madre. Non mi reputavo chissà quanto bravo, ma finché ciò che cucivo non cadeva a pezzi mi andava bene. Dopo un paio d'ore o qualcosa in più completai la mia opera e la posi in una scatola, che misi a sua volta sul tavolino del salotto, in modo che, quando T/n sarebbe tornata lo avrebbe trovato.
Fatto ciò, mi stesi sul letto e mi addormentai, riflettendo su ogni possibile reazione che avrebbe potuto avere T/n.

La mattina dopo
Residenza del capofamiglia
T/n's Pov

Venni trasportata su un carretto. A bordo c'eravamo solo io e un kakushi. Chiedi al ragazzo con la divisa nera dove fosse Tanjiro, ma non ottenni risposta. La cosa mi diede sui nervi, ma riuscii a trattenermi e mi misi a riflettere.

In effetti, proteggere un demone o ostacolarne la cattura o eliminazione infrange brutalmente il regolamento degli spadaccini. Non mi staranno mica portando a processo?! Effettivamente, anche se quella ragazza è un demone sorprendentemente buono, nessuno può confermarlo con certezza. Speriamo che vada tutto bene...

Dopo un bel po' arrivammo dal nobile Oyakata. Ero sicura che avrebbe risolto la problematica egregiamente, come era suo solito. Era dotato di grande intelligenza e lungimiranza, credevo parecchio in lui.
Mi scontrarono fino al cortile del capofamiglia, dove erano già presenti tutti i Pilastri, Rengoku compreso. Quando mi vide, il suo solito e sgargiante sorriso svanì gradualmente, man mano che realizzava cosa stesse succedendo, e lasciò spazio ad un espressione ansiosa e preoccupata.
Quell'atteggiamento non aveva tutti i torti: infatti se il processo fosse terminato con la conclusione che Nezuko era un demone malvagio, io, lei, Tanjiro e Tomioka saremmo stati giustiziati. Dopo poco portarono anche Tanjiro, ancora stordito. Quando riuscì finalmente a parlare, il ragazzo, disperato, iniziò a spiegare la situazione nella quale si trovava.
A detta sua, la sorella era diventata un demone in seguito ad un'attacco da parte di Muzan Kibutsuji, il re dei demoni. Nonostante la sua trasformazione, però, Nezuko non aveva divorato nessuno e non aveva assunto una singola goccia di sangue umano. Anzi, combatteva i demoni al fianco del fratello e proteggeva le persone.
Sinceramente, gli credevo. Non perché fossi stupida, ma perché avevo potuto osservare la prova in diretta: quando Tanjiro prese Nezuko e cercò di portarla in salvo sanguinava, ma ella non accennava il minimo appetito.
I Pilastri, però, dubitarono delle parole del ragazzo. Il nobile capofamiglia mi chiese se Nezuko avesse davvero combattuto al nostro fianco, ed io ovviamente risposi di sì. Anche se avessi voluto, non ci sarei riuscita: lo sguardo penetrante di quell'uomo funzionava come un siero della verità, era come se sapesse leggerti nel pensiero. L'uomo annuì e sorrise, aveva compreso l'innocenza di Nezuko, quindi nessuno sarebbe stato giustiziato.
Il pilastro del vento, però, protestò e trafisse la scatola in cui era rintanata Nezuko per tre volte, poi la lanciò sotto l'ombra del tetto della casa e si provocò un taglio di media profondità sul braccio. Voleva mettere alla prova la ragazza demone. Ella però, nonostante la tentazione, girò la testa dall'altro lato, salvando se stessa, Tomioka, me e Tanjiro. Mi sentii tutto il tempo fissata, probabilmente era il nobile Kyojuro, ma non riuscivo a capire come mai. Dopo il processo, Tanjiro e Nezuko furono portati in infermeria, mentre io potei tornare alla Villa delle Fiamme senza problemi. Invece le colonne rimasero alla residenza del capo per la riunione delle colonne, tenuta in quel luogo ogni sei mesi.

Quando rientrai a casa trovai sul tavolino del salotto una scatola: era un regalo per me da parte di Kyojuro. Era accompagnato anche da un bigliettino.

Cara T/n,
Questo regalo è per te! Spero che tu lo gradisca, ho fatto del mio meglio. Grazie per tutto quello che hai fatto e fai ancora per me! Sono onorato di averti come tsuguko!

Tanti saluti,
Il tuo maestro Kyojuro♡

Nel leggere quel bigliettino il mio cuore si sciolse e sentii le mie guance andare a fuoco. Era una cosa dolcissima, proprio come lui.
Senza pensarci troppo aprii la scatola e ci trovai un'haori identico a quella di Kyojuro. Lo aveva cucito a mano! Era davvero meglio, lo adorai così tanto che decisi di indossarlo subito.

Durante il pomeriggio, poco dopo l'orario di pranzo, iniziai a sentire dei rumori strani da fuori, così mi affacciai al balcone.

Tengen:" RIDAMMELO IMMEDIATAMENTE!"

Quel giorno ebbi l'onore, anzi no, il privilegio, di osservare un Tengen e un Kyojuro rincorrersi e litigare, il tutto mentre indossavano dei vistosissimi abiti da maid. Il motivo? Kyojuro aveva preso senza permesso il copricapo di Tengen, il quale era incazzato nero.
In quel preciso istante iniziai a dubitare dell'intelligenza di quei due soggetti e li fermai prima che cominciassero ad azzuffarzi.

Decisi di non fare domande sul perché fossero vestiti da maid. Sinceramente preferivo non saperlo.

Io e Kyojuro rientrammo in casa, ed improvvisamente iniziò ad atteggiarsi in modo sempre più serio. Iniziavo a preoccuparmi.

T/n:" Kyojuro-sama, tutto bene? C'è qualcosa che la disturba?"
Kyojuro:" Una cosa sì: perché hai difeso quel demone?"
T/n:" È una ragazza innocente, non ha fatto male a nessuno, quindi non vedevo perché eliminarla"
Kyojuro;" Facciamo parte della squadra ammazzademoni, quindi il nostro lavoro è ammazzare demoni"
T/n:" Demoni malvagi, però. Lei non ha fatto male a nessuno, anzi, ha protetto delle persone insieme a suo fratello, perciò ha il pieno diritto di vivere"
Kyojuro:" Tu gli credi? Seriamente pensi che non abbia divorato nessuno?"
T/n:" Ho visto il suo comportamento dal vivo, Kyojuro-sama, quindi non vedo perché non credergli. Se non protegge le persone, ma fa il contrario, allora perché Tanjiro non aveva segni di morsi? Perché non ha morso il braccio del nobile Sanemi?"

Il ragazzo rimase in silenzio. Proprio non aveva capito pienamente il mio ragionamento, e per questo era confuso dalle mie parole. Dopo qualche istante di silenzio, egli mi abbracciò all'improvviso.

Kyojuro:" Mi hai fatto preoccupare, oggi. Temevo che ti avrebbero uccisa. Non fare più una cosa del genere, io non voglio perderti"

Gli accarezzai la testa.

T/n:" Tranquillo, non mi perderai affatto" gli dissi con un sorriso.
Egli sorrise di rimando.

Kyojuro:" Ti piace il mio regalo?"
T/n;" Moltissimo, grazie mille! Anche se non dovevi"
Kyojuro:" Oh, dovevo eccome. Ti devo molto, T/n"
Non sapendo cosa dire, sorrisi di nuovo, questa volta in modo più imbarazzato.

Quel momento fu interrotto da un corvo.

Corvo:" MISSIONE PER RENGOKU KYOJURO!" disse gettandogli una lettera in testa.
Il ragazzo si mise a ridere e la lesse.

Caro Kyojuro,
Come già sai, sul treno Mugen scompaiono continuamente i passeggeri. Sei pregato di andare a controllare la situazione, in modo da porre fine a questa sgradevole situazione.

Mi raccomando, fa attenzione.
Kagaya Ubuyashiki.

Kyojuro:" Oh, a quanto pare devo partire per quella missione..."
T/n:" Ah, capisco. Fai attenzione, ti prego"
Kyojuro:" Dubiti di me per caso?"
Disse con una finta faccia offesa.
T/n:" Assolutamente no, io credo a pieno nelle tue capacità."
Kyojuro:" La cosa è reciproca" disse con voce dolce, per poi darmi un bacio sulla fronte.

Kyojuro:" Devo andare, a presto, T/n!" Disse euforicamente.

Così il ragazzo mi lasciò nella sua villa, con un bacio stampato sulla mia fronte, le guance rosse come fiamme e una grande preoccupazione.

Vivi una vita che vorrai ricordare | Rengoku Kyojuro x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora