Kyojuro's Pov
Sentivo il cuore che mi batteva all'impazzata. Non riuscivo a credere di essere riuscito a baciarla. Così di punto in bianco, poi. Ero sorpreso dal fatto che non mi avesse preso a schiaffi, e questo mi sollevava particolarmente. Osservai il suo viso, i suoi lineamenti, i suoi occhi bellissimi.. sembrava troppo bella per essere vera, era simile ad un'illusione. Descriverla meravigliosa era troppo poco. Preferii non rimanere imbambolato a fissarla, così le offrii dei dango e del the fumante, e la invitai a sedersi accanto a me, cercando di non sorridere come un ebete. Una volta seduti, le misi timidamente un braccio intorno alla vita per tenerla vicino a me, come se avessi paura che potesse scappare. Lei, come in risposta, appoggiò la testa sulla mia spalla e sospirò, osservando i fuochi d'artificio, che come ogni volta riempivano il cielo notturno di colori. Tutto ciò mi causò profonde palpitazioni, tant'è che temevo di avere un infarto a breve. Io sono sempre stato un tipo che adora parlare con le persone, ma in quel momento avevo una sola certezza, ovvero il fatto che non dovevo parlare. Dovevo stare muto. Era una cosa matematica ormai, quando ero sotto pressione in questo modo, appena aprivo bocca dicevo una raffica di talmente tante stupidaggini che ci voleva una qualsiasi divinità scesa in Terra per fermarmi.
Per questo motivo rimasi lì, in silenzio, muto per principio morale. L'unica cosa che ero sicuro di saper fare era rimanere lì e coccolarla quanto bastava, senza esagerare. A lei sembrava non dispiacere. Dopotutto, a chi non dispiacerebbe mangiare dango e bere the sotto un cielo costellato di fuochi d'artificio mentre un bel ragazzo, il quale modestamente sono, ti da tutte le attenzioni di questo mondo?
Rimanemmo lì un'altra mezz'ora, e successivamente decidemmo di andare a fare un altro giro per le bancarelle.
T/n's Pov
Quel momento di riposo con Kyojuro mi aveva quasi uccisa, era stato veramente bello. È uno di quei momenti su cui rifletti fino a quando la tua vita non finisce, e ti chiedi ogni volta se potrebbe essere andata diversamente. Avevo appena comprato altri dolci ad una bancarella quando mi girai e vidi che Kyojuro non era più dietro di me. Sentii il panico crescere dentro di me, ma ero perfettamente consapevole che quello non era il momento adatto per dare di matto. Guardai per terra: se Kyojuro era intelligente, sicuramente aveva lasciato qualche indizio per permettermi di seguirlo. Dopo alcuni secondi, riuscii ad individuare una sorta di sentiero formato da un susseguirsi di bastoncini. Come avevo capito che erano stati lasciati da Kyojuro? Beh, profumavano di dango. Difatti, lui ne aveva mangiati molteplici e non aveva ancora trovato un punto dove buttarli. E così, presi coraggio e decisi di seguire quelle tracce, sperando che non fosse successo ancora niente di grave.
I bastoncini mi condussero verso un vicolo ceco, un nascondiglio perfetto per dei demoni. Ancora non li avevo individuati, probabilmente si sarebbero sbarazzati di me da un momento all'altro, quindi mi rimaneva una sola cosa da fare. Shinobu aveva fornito tutti di alcuni fumogeni dello stesso colore, i quali avremmo dovuto sparare nel caso avessimo incontrato Akaza o Douma, o entrambi. L'idea era stata ottima, dato che non davano troppo nell'occhio. Infatti, a quel genere di festival era comune che i bambini li utilizzassero. L'unica distinzione che il fatto che i fumogeni classici erano verdi, mentre i nostri erano di un colore simile, ma vagamente più scuro. Solo chi era a conoscenza di questa differenza era capace di distinguerli.
E così, consapevole che la mia vita sarebbe potuta finire lì, sparai il mio fumogeno per avvertire gli altri.
La mia vita non era stata così brutta, dopotutto. Anzi, credevo che mi fosse andata anche piuttosto bene, e speravo solo che i miei genitori non avrebbero rimpianto il fatto di avermi lasciata andare con gli ammazzademoni, una volta giunta loro la notizia di una mia ipotetica morte. Ovviamente, non avrei mai lasciato che la mia vita fosse finita senza combattere, quindi presi la mia katana e la sguainai, sentendo dei rumori alle mie spalle. Mi girai, e vidi i due agoniati individui. Di base, Kyojuro stava combattendo contro Akaza, mentre Douma si era avvicinato a me. Ovviamente, mi venne da pensare. Il demone dai capelli rosa non mi avrebbe mai dato corda, dal momento che si rifiutava di attaccare la donne, mentre quello dai capelli biondi era particolarmente interessato al genere femminile. Un'accoppiata perfettamente agli antipodi, direi.
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Vivi una vita che vorrai ricordare | Rengoku Kyojuro x Reader
FanfictionT/n T/c è un' ottima forgiatrice di spade, ma il suo sogno è quello di diventare un'ammazzademoni. Purtroppo, al villaggio dei forgiatori per le donne è impossibile lavorare e la maggior parte delle persone pensano che loro debbano solo badare ai fi...