Capitolo 21

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T/n's Pov

Quella sera avevo dormito particolarmente bene. Ero sempre rimasta in guardia dato che un demone maniaco stava nella mia stessa stanza, ma non ho mai rilevato dell'istinto omicida.
Avevo deciso di assumere un comportamento specifico, o meglio, invisibile. Non avevo speranze di fuga dato che Kokushibo era sempre sveglio pronto per controllarmi, ma se non potevo scappare fisicamente avrei potuto farlo psicologicamente. Decisi di passare il più tempo possibile in camera di Kyojuro e di uscire solo per i pasti, anche se stare seduti al tavolo con esseri che divorano pezzi di esseri umani, con davanti un piatto di cibo normale preparato male con Kyojuro che ti fissa nell'anima mentre mangi perché lui non può non è proprio il tipo di cena tranquilla che una persona normale si aspetta.

Purtroppo il mio piano di fuga durò solo fino al tardo pomeriggio di quella giornata, quando Kyojuro entrò nella sua stanza. Nostra, per la precisione.

Kyojuro:" Che hai?"
T/n: "Io con loro non ci sto. Sono sicura che mi sbraneranno nel sonno"
Kyojuro:" Impossibile. Mentre dormi ci sono io e finché sono con te nessuno può farti del male" mi informò mentre si sedeva sul letto, accanto a me.
T/n:" E chi mi garantisce che non sarai proprio tu a farmi del male?"
Kyojuro:" Lo dico io e la mia parola è legge"
T/n:" Non credo che le cose stiano così-"

Non ebbi il tempo di finire la frase che il ragazzo mi prese la mascella tra le dita e si alzò, per guardarmi dall'alto in basso.

Kyojuro:" Se non mi contraddici non ti sbrano" nonostante volesse farlo suonare come un'avvertimento minaccioso, non ci riusciva minimamente.

Probabilmente egli capì dal mio sgurdo che la sua minaccia non funzionò ed assunse un'espressione esausta, con a seguito la richiesta di fidarmi per una volta di lui. Improvvisamente egli mi prese per la mano e mi trascinò fuori dal Castello dell'Infinito, nei pressi di un piccolo bosco circostante.

Kyojuro:" Ti va di fare una passeggiata? Non ricordo di averne mai fatta una con te, prima di diventare demone"
Propose, allungando il braccio verso di me e porgendomi la mano.
La afferrai senza troppi complimenti ed iniziammo a camminare.

Iniziai a pensare. C'erano troppe cose che non capivo. Come mi aveva trovata? Cosa sarebbe successo quando avrebbe recuperato tutti i ricordi? Sarei dovuta rimanere con lui per sempre o sarei potuta tornare a casa? Perché mi aveva portata proprio al Castello dell'Infinito e non un una locanda o una casetta tra le montagne, luoghi isolati e senza demoni? Sarei potuta scappare se ci avessi provato abbastanza? Era forse quello il momento giusto?

Mentre mi chiedevo tutto ciò mentalmente, Kyojuro iniziò a guardarmi come un gufo fa con la propria preda. Lo guardai interrogativamente ed egli prese parola.

Kyojuro:" Certo che sei curiosa, T/n" disse grattandosi la nuca.
T/n:" Non so di cosa tu stia parlando, Kyojuro"
Kyojuro:" Si che lo sai. Posso leggerti nel pensiero se voglio"
T/n:" Bene. Allora mi illuminerai con le tue risposte?"
Kyojuro:" Posso provarci. Innanzitutto, averti trovata è stato un po' un colpo di fortuna, avevo deciso di rimanere in quella zona per un po' in modo da trovare riserve di cibo e fortunatamente ti hanno mandata a tagliarmi la testa. Ho riconosciuto il tuo odore e ho percepito che ti trovavi in pericolo, e quando sono accorso a salvarti e ho visto il tuo viso non ho avuto più dubbi."
T/n:" Bene. Adesso, che cosa succederà quando recupererai i ricordi e capirai cosa ti impedisce di divorare gli umani?"
Kyojuro:" Ecco, non lo so per certo. Innanzitutto, proprio perché non ricordo cosa è successo, non conosco tutta la storia e non so per quale motivo io abbia questo problema. In base a quello che scoprirò constaterò se rimanere con i demoni o tornare nella squadra ammazzademoni. Fortunatamente Muzan non può sentirmi col suo potere dato che è uguale al mio, altrimenti sarei già morto da tempo. Riguardo alla terza domanda, direi che dipende. Non sono intenzionato a farti del male per ora, e sono alquanto sicuro che non ce ne sarà bisogno. Nel caso decidessi di tornare da Ubuyashiki sarai tu a dorvermici portare."
T/n:" Mh, e chi mi dice che non cercherai di ucciderlo o di uccidere i Pilastri?"
Kyojuro:" Vuoi fidarti per una volta?"
T/n;" Non posso finché mi leggerai nel pensiero"
Kyojuro:" Allora non lo farò più"
T/n:" Ci sto. Ma promettimelo."
Kyojuro:" Lo giuro" disse sorridendo e alzando l'indice in segno di giuramento.
T/n:" Allora mi fido" sorrisi incrociando il mio indice col suo.

Se i Pilastri mi avessero vista fare un patto del genere con un demone mi avrebbero riempita di schiaffi e sottoposta alle peggiori punizioni. Ma ciò non mi importava: era Kyojuro Rengoku, e nell'animo non era un demone. C'era ancora un parte di sé, in fondo al suo cuore, che conservava la sua umanità, e avrei fatto di tutto per preservarla al meglio.

Vivi una vita che vorrai ricordare | Rengoku Kyojuro x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora