capitolo 9

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Jisung prese il suo zaino, quello che utilizzava per la scuola, per metterci dentro quello che avrebbe comprato nella cartoleria.

Aveva pensato a tutto, e ovviamente anche Felix faceva parte del suo piano, perché da solo non sarebbe mai riuscito a raggiungere il suo obiettivo.

L'aiuto del suo migliore amico gli sarebbe risultato fondamentale nel corso del suo piano, visto che lui non poteva controllare la situazione di persona ogni mattina.

Felix, abitando vicino a Minho, aveva un grande vantaggio, perché prima di andare a scuola avrebbe potuto tenerlo d'occhio e riferire tutto a Jisung.

L'obiettivo del ragazzo era quello di rendere felice Minho, aiutarlo, anche se non era che avesse chissà cosa di eclatante e grandioso in mente.

Dei semplici cuori di carta contenenti frasi delle sue canzoni preferite.

Non era molto, se ne rendeva conto perfettamente, ma sperava che con quei piccoli gesti quotidiani avrebbe fatto piacere a Minho, un ragazzo fin troppo silenzioso e solitario per la sua giovane età.

Le intenzioni di Jisung erano genuine e buone, come la sua natura.

Era un ragazzo semplice, gentile e dal cuore d'oro, puro.

Odiava vedere gli altri soffrire e stare male, se aveva la possibilità di rendere felice qualcuno lo avrebbe fatto senza alcuna esitazione.

Jisung era profondamente convinto che il mondo avesse bisogno di persone così, che volevano strapparti un sorriso senza volere nulla in cambio.

Finì di prepararsi, prendendo le chiavi di casa e uscì, chiudendola per bene.

Non si poteva mai sapere chi andava in giro quando non c'era nessuno in casa, doveva stare attento.

In pochi minuti raggiunse la casa del suo migliore amico, trovandolo già pronto che lo aspettava fuori dalla porta.

Non appena Felix lo vide, gli regalò uno splendido sorriso, salutandolo con un caloroso abbraccio, che Jisung ricambio volentieri, visto che amava il contatto fisico e le coccole, ma nessuno batteva quelle del suo migliore amico, insuperabile ai suoi occhi.

-Pronto? -gli chiese Felix, sembrando emozionato, quasi più di Jisung stesso.

Anche a lui faceva male sapere Minho in quelle condizioni, non conosceva bene quel ragazzo ma nulla gli impediva di provare a farci amicizia, ed era grato a Jisung di aver ideato quel piano che, per quanto semplice, si sarebbe potuto rivelare efficace.

Forse Minho sarebbe finalmente uscito di casa, cominciando a frequentare i suoi coetanei e a mostrarsi al mondo.

Felix sperava con tutto se stesso che il piano di Jisung avrebbe funzionato.

-Certo. Da domani mettiamo in pratica il piano. Devo confessarti che ho un buon presentimento. -gli rivelò Jisung con sguardo speranzoso, facendo per incamminarsi in direzione della cartoleria che si trovava a circa venti minuti di distanza dalla casa di Felix, seguito dal ragazzo.

In breve tempo arrivarono al luogo di destinazione, dividendosi tra i vari comparti.

Jisung avrebbe cercato i cartoncini a forma di cuore mentre Felix i pennarelli, il glitter e gli adesivi a forma di gatto, gli animali preferiti di Minho, anche se i due ragazzi non potevano saperlo.

Non potevano permettersi di sbagliare, compiendo passi falsi.

Ogni minimo gesto era di fondamentale importanza, tutto doveva essere perfetto.

Una volta preso tutto l'occorrente, i due ragazzi si incontrarono alla cassa, pagarono gli acquisti e uscirono, dopo aver salutato cortesemente la signora addetta alla cassa, una donna molto gentile e simpatica, che li aveva scambiati addirittura per una coppia, facendoli imbarazzare all'inverosimile e scoppiare a ridere a crepapelle dopo essere usciti dal negozio.

-Io e te una coppia? -chiese Jisung, tenendosi la pancia, che gli stava facendo male per quanto avesse riso.

Aveva le lacrime agli occhi, così come Felix, che gli diede una leggera gomitata, continuando a ridere ancora più forte.

Per fortuna il loro rapporto era così, non c'erano mai stati malintesi tra loro, perchè prendevano ogni cosa alla leggera, non soffermandosi troppo su situazioni che non li interessavano e che in qualche modo erano prive di importanza.

Felix si propose di accompagnare Jisung a casa sua, non volendo privarsi della sua compagnia così presto, anche se si sarebbero rivisti il giorno dopo a scuola.

Jisung aprì la porta, salutando l'amico con un abbraccio e un luminoso sorriso, dopo essersi scambiati un'occhiata di intesa.

Il giorno seguente avrebbero finalmente attuato il piano, non vedevano l'ora di fare qualcosa di concreto per Minho, per dimostrargli che volevano essere suoi amici e che ci tenevano a lui, anche se non lo conoscevano ancora bene.

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