Chan esortò Felix a rispondere subito, certo che si trattasse di una cosa urgente, visto che lo stava richiamando per la seconda volta, dopo che il ragazzo aveva perso la prima, non rispondendo al primo squillo, non volendo ovviamente ignorare il suo migliore amico ma per la fretta aveva cliccato per sbaglio il tasto sbagliato, con le mani che gli tremavano, non sapendo il motivo della sua stessa agitazione.A dire la verità, anche Chan aveva un brutto presentimento, un campanellino d'allarme gli suggeriva che fosse successo qualcosa di grave mentre loro avevano condiviso quel tempo insieme, godendosi la reciproca compagnia, completamente estraniati dal mondo esterno, reale, essendosene creati uno tutto loro, dopo aver ricevuto la consapevolezza di essere entrambi perdutamente innamorati l'uno dell'altro.
Quella bolla nella quale erano stati rinchiusi per quelli che a Chan sembrarono solo pochi attimi, era stata improvvisamente rotta dallo squillare del cellulare di Felix, riportandoli bruscamente alla realtà, a contatto con il mondo nel quale vivevano.
Il ragazzo si costrinse a rimanere calmo, tentando di fermare il tremore della mano, che gli stava giocando brutti scherzi, facendogli rovesciare accidentalmente il contenuto del suo frappè sul pavimento del locale, immediatamente pulito da Chan, dopo essersi scusato con il personale.
Non appena vide per la seconda volta il nome del suo migliore amico sullo schermo del cellulare, si affrettò a rispondere, udendo i singhiozzi di Jisung, che lo fecero allarmare subito.
Era raro che piangesse, preferiva non mostrare i suoi sentimenti in pubblico per timore di un loro giudizio, non volendo rendersi vulnerabile agli occhi cattivi delle persone sconosciute.
Passò qualche minuto prima che Jisung pronunciò una frase, lasciando Felix congelato sul posto, con gli occhi sbarrati per il terrore e le mani che presero di nuovo a tremare, così come tutto il suo corpo, in preda a terribili spasmi, scosso da profondi singhiozzi, a causa di un pianto disperato dovuto alla rivelazione di Jisung, parole che lo segnarono nel profondo, distruggendolo a causa della loro stessa violenza.
Lo sguardo spento di Felix si posò sulla figura tesa di Chan, il quale era ancora all'oscuro di tutto ma molto preoccupato per le condizioni dell'altro ragazzo, devastato per il suo pianto, che non era in grado di fermare, non sapendone il motivo.
Si limitò a stringere la sua mano, sperando che quel piccolo contatto servisse a tranquillizzarlo almeno un po', aspettando che Felix gli dicesse cos'era successo.
Quel brutto presentimento si ripresentò, e Chan credette di aver capito di cosa si trattava, di chi fosse coinvolto, pregando però di sbagliarsi, ma le sue preghiere non furono ascoltate.
-Minho è morto. È stato investito da una macchina che correva ad alta velocità mentre stava attraversando la strada. Capisci, Felix? Ha avuto il coraggio di uscire da casa sua per la prima volta, probabilmente per scappare da sua madre, mentre io ero convinto di poterlo salvare con quegli stupidi cuori di carta. È tutta colpa mia. -la voce di Jisung si ruppe definitivamente al pronunciare l'ultima frase, lasciandogli sentire il suo respiro, spezzato dal pianto.
-Finalmente ho potuto vedere il suo viso, per la prima e unica volta in vita mia. Felix, è tutta colpa mia, non è vero? Ti prego, dimmelo. Ho bisogno di sapere la verità. -fece una pausa, tirando su con il naso.
Felix fece segno a Chan di alzarsi immediatamente, Jisung stava iniziando a delirare, crollando, in preda ad un esaurimento nervoso.
Non potevano lasciarlo solo in quel momento, dovevano affrettarsi, prima che il ragazzo potesse commettere qualcosa di grave, facendo del male a se stesso con l'intenzione di punirsi, con conseguenze irreversibili.
Jisung si riteneva il responsabile della sua morte, di quella tragedia che si sarebbe potuta evitare, se solo lui avesse agito in modo differente, chiedendo aiuto a un adulto, rivolgendosi a qualcuno di professione.
Ma lui, da stupido ingenuo quale era, si era messo in testa l'idea di salvarlo, sentendosi quasi un eroe impavido che non temeva niente e nessuno.
Se solo lui si fosse comportato da ragazzo maturo e responsabile, Minho sarebbe stato ancora in vita, lontano da sua madre, con un futuro più felice davanti a sé, magari insieme a lui.
Ma Jisung lo aveva privato della possibilità di costruirsi una vita migliore, ricominciando daccapo, contribuendo alla tragica fine della sua vita, stroncata nel fiore della sua gioventù.
Il ragazzo non riusciva più a ragionare con la propria testa, aveva perso il lume della ragione.
La follia si era impossessata del suo corpo, manovrandolo a proprio piacimento, il ragazzo non era più cosciente delle proprie azioni.
-Non riuscirò mai a perdonarmi. - singhiozzò Jisung, prendendosi la testa tra le mani.
Felix sentì brividi di terrore corrergli lungo la spina dorsale, avvertendo il principio di un attacco di panico, ma Chan gli strinse una mano, conducendolo in quella corsa disperata che avevano iniziato per arrivare il più velocemente possibile da Jisung, non avendo assolutamente tempo da perdere.
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paper hearts // minsung
FanficTW ACCENNI VIOLENZA DOMESTICA, MORTE COMPLETATA STRAY KIDS MINSUNG (+CHANLIX) Lee Minho e Han Jisung (+Bang Chan e Lee Felix) Ogni giorno Jisung lascia dei cuori di carta di fronte alla porta di casa di Minho, un ragazzo insolitamente solo e trist...