capitolo 27

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Chan fu preso da un inaspettato moto di coraggio, guardando Felix negli occhi si era reso conto che non poteva più rimandare.

Doveva dirglielo in quel momento, non sapendo quando si sarebbero rivisti.

Aveva perso troppo tempo, fingendo di non provare sentimenti così forti e intensi nei suoi confronti, accontentandosi di essere solo un amico per lui, ma in quel momento decise di dire basta, sperando di avere ancora una possibilità con Felix.

-Felix. -lo richiamò, ottenendo subito la sua completa attenzione.

Il ragazzo si stava mordendo le labbra, sembrando sovrappensiero.

-Riuscirai mai a guardarmi come un ragazzo e non come un semplice amico?

Felix sgranò gli occhi, battendo più volte le palpebre.

-Cosa intendi? -chiese piano, quasi con cautela, sinceramente confuso.

Credeva di aver capito il senso delle sue parole ma voleva esserne sicuro, non volendo fare brutta figura con il suo amico.

Chan fece un piccolo sorriso, era finalmente arrivato il momento di dirlo a voce alta, chiaramente e senza più girarci intorno, come aveva fatto qualche minuto prima.

-Felix, mi sono reso conto di non poter più nascondere i miei sentimenti. Ho bisogno di dirtelo, altrimenti credo che finirò per impazzire. Sono innamorato di te, dal primo momento in cui il mio sguardo si è posato su di te. Non riesco a smettere di pensare a te, a sentire la tua mancanza quando non sei con me. Mi dispiace di aver aspettato così tanto, ma avevo paura di rovinare la nostra amicizia. Anche adesso che te l'ho detto, non sono più sicuro che tu mi consideri come tale. -Chan si passò una mano sul viso, visibilmente frustrato.

Si era appena dichiarato al suo amico, rischiando di allontanarlo da sé per sempre e di non vederlo mai più.

Felix rimase senza parole, aprendo la bocca per lo stupore, non essendosi minimamente aspettato una confessione del genere in un momento delicato come quello, quando aveva appena capito di aver commesso un enorme sbaglio, assecondando il piano di Jisung.

La sua mente volò al giorno in cui conobbe Chan, non era stata una giornata particolarmente bella.

Il suo primo ragazzo, di cui era profondamente innamorato, lo aveva lasciato, dopo avergli confessato di averlo tradito con un suo compagno di classe, provocandogli un dolore atroce, che lo aveva fatto pensare a cose terribili e credere di non meritare di essere amato.

Quella sera era andato da solo al cinema, scegliendo un film su cui poter piangere e deprimersi.

Quando il suo viso fu inondato da lacrime amare, Chan gli si era avvicinato, offrendogli un fazzoletto.

Lo aveva tenuto d'occhio fin da quando era entrato nella sala, incuriosito da quel ragazzo dai capelli rosa e dalle sue delicate lentiggini, che lo rendevano bellissimo ai suoi occhi.

Quando si era reso conto che stesse piangendo, trovò finalmente il coraggio di avvicinarsi a lui, non potendo fare finta di niente e ignorare il suo dolore, di cui non sapeva la causa.

Da quel momento in poi, Felix aveva cercato di aprirsi con lui, imparando a fidarsi di quel ragazzo che considerava quasi come un padre per lui, un punto di riferimento stabile e costante, essenziale per lui.

Chan non lo avrebbe mai abbandonato, ne era più che sicuro.

Con il tempo, era riuscito a trovare il coraggio di parlarne con Jisung, spiegandogli il motivo della sua rottura con il suo primo ragazzo e confessandogli di aver trovato una persona che lo rendeva davvero felice.

Allora non sapeva ancora di essersi innamorato perdutamente di Chan, anche se Jisung aveva sempre cercato di fargli aprire gli occhi, quando scoprirono che il ragazzo abitava non lontano da Felix, considerandolo un segno del destino.

Con l'improvviso trasloco della sua famiglia, Chan perse quasi del tutto i rapporti con Felix, ma non lo aveva mai dimenticato, portandolo sempre nei suoi pensieri e nel suo cuore, ricambiato segretamente dall'oggetto del suo amore, ancora inconsapevole dei suoi stessi sentimenti, ai quali non era mai stato in grado di dare un nome, fino a quando non sentì la confessione di Chan.

All'improvviso tutto gli sembrò più chiaro, acquistando un senso logico.

Tutto quello che Chan aveva sempre fatto per lui, la sua presenza costante, i suoi gesti e le sue azioni, le sue parole, erano la manifestazione più evidente del profondo amore che provava nei suoi confronti, simbolo del suo sincero affetto.

Come aveva fatto a non accorgersene prima?

Aveva fatto soffrire inconsapevolmente Chan per tutti quegli anni, facendogli credere di non essere ricambiato, quando la verità non era affatto quella.

Finalmente lo aveva capito.

-Non volevo sconvolgerti in questo modo, ti chiedo scusa. Ho pensato che avresti dovuto saperlo, ma sono stato un egoista. Perdonami, Felix. -Chan sembrò sul punto di scoppiare in lacrime, profondamente mortificato per il suo stesso comportamento.

Felix scosse la testa più volte per risvegliarsi dai suoi stessi pensieri, affrettandosi a rassicurare Chan di non aver fatto nulla di sbagliato, anzi.

Tra i due, era stato quello più coraggioso e intraprendente.

Non l'avrebbe mai ringraziato abbastanza per aver fatto la prima mossa.

Era finalmente arrivato il loro tempo, avevano aspettato fin troppo.

-Non mi hai sconvolto, Chan. Non ti devi scusare di nulla, non ho niente di cui doverti perdonare e non ti sei comportato da egoista, anzi. Sono felice che tu me l'abbia detto, perché ho finalmente realizzato di provare i tuoi stessi sentimenti. -annunciò Felix, sotto lo sguardo ammutolito dell'altro ragazzo, che sussultò per la sorpresa della sua confessione.

Non riusciva a credere alle sue orecchie, Felix ricambiava il suo amore.

Gli sembrava un sogno, tutto era fin troppo perfetto e idilliaco, una realtà da cui Chan non avrebbe mai voluto svegliarsi.

Il ragazzo scoppiò a ridere dalla gioia, seguito da Felix, ma quel loro momento di intimità e complicità venne interrotto dalla suoneria del cellulare di quest'ultimo, annunciando una chiamata in arrivo.

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