capitolo 29

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Decise che sarebbe stato meglio non chiudere la chiamata, mettendo Jisung in vivavoce, nel caso in cui avrebbero sentito qualcosa di sospetto in sottofondo.

In quel momento, il ragazzo non era in grado di intendere e di volere, completamente succube della disperazione, che stava paralizzando ogni suo gesto, impedendogli di fare qualsiasi cosa.

Trovarono Jisung accasciato a terra, raggomitolato su se stesso, tenendo le ginocchia premute contro il petto, nascondendo il proprio viso rigato dalle lacrime e distrutto dal dolore, sentendosi divorato dai sensi di colpa.

Non appena Felix lo vide, gli si buttò addosso, abbracciandolo con tutte le forze di cui era capace, nel tentativo di confortarlo, alleviare la sua atroce sofferenza, pur sapendo che non sarebbe riuscito nel suo intento.

Né lui né Chan avrebbero potuto fare granché per aiutarlo, tutti i loro sforzi sarebbero risultati vani.

Jisung aveva urgentemente bisogno di un professionista, aveva ricevuto un colpo durissimo, una ferita molto profonda che doveva essere curata il più presto possibile per prevenire ulteriori danni, sia fisici che emotivi.

Era un trauma troppo pesante per lui da sopportare, non ce l'avrebbe mai fatta ad uscire da solo da quel tunnel.

Chan si scambiò un'occhiata con Felix, annuendo alla sua tacita richiesta di stargli accanto in quel momento delicato, prendendosi cura di lui, certo che non lo avrebbe mai abbandonato.

Chan poggiò una mano sulla schiena di Jisung, cercando di infondergli tutto il calore di cui era capace, di fargli capire che non era solo.

Felix si guardò intorno, continuando a stringere Jisung in un abbraccio, accovacciato ai suoi piedi.

Il luogo della tragedia era gremito di tutto il vicinato, accorso per vedere cosa fosse successo nel bel mezzo del pomeriggio, turbando la quiete che caratterizzava quella via piuttosto isolata, ma nessuno si sarebbe mai aspettato di assistere a quello spettacolo di orrore.

Il corpo insanguinato e privo di vita di un giovane, adagiato in mezzo alla strada, senza nessun indizio che potesse far capire di cosa si trattava, quale tipo di delitto era avvenuto.

Qualcuno aveva chiamato subito un'ambulanza, sotto gli sguardi terrorizzati e sconvolti delle persone più adulte, che avevano preferito risparmiare la visione di quella scena ai bambini, rimasti a casa, ignari di quello che stava succedendo.

Quanto Felix vide i medici prendere il corpo di Minho per caricarlo sulla barella, fece cenno a Chan che si sarebbe allontanato per sentire cosa stavano dicendo i vicini, ottenendo immediatamente la sua approvazione, chiedendogli con lo sguardo di stare accanto a Jisung al posto suo, mentre lui avrebbe indagato ulteriormente sulla questione.

Si avvicinò a un gruppo di persone che sembravano star discutendo animatamente di qualcosa che ancora gli sfuggiva.

Tese l'orecchio per ascoltare la loro conversazione, ma il suo sguardo cadde sulla figura di una donna minuta, vestita in modo umile, che stava piangendo disperatamente, cercando conforto in un infermiere.

Felix capì che fosse la madre di Minho, la donna che aveva fatto patire le pene dell'inferno a quel povero ragazzo per tutti quegli anni.

Digrignò i denti dalla rabbia, trattenendo a stento l'impulso di scagliarsi contro di lei e aggredirla.

Quando notò un poliziotto avvicinarsi alla donna, armeggiando con un paio di manette, comprese che la verità era stata svelata.

Non si sbagliava, dei vicini avevano raccontato tutto alla polizia, descrivendo per filo e per segno ogni angheria subita dal ragazzo, sottoposto a abusi e violenze continui, ogni litigio avvenuto in quella casa a ogni ora del giorno e della notte.

Tutti si erano scusati per il loro comportamento indifferente e freddo nei riguardi di quella faccenda drammatica, non avendo voluto certo essere additati come complici della donna, la cui condotta non avrebbero mai giustificato, anzi, perché responsabile di una violenza inaudita nei confronti del proprio figlio.

Il corpo privo di vita del ragazzo portava ancora i segni delle botte ricevute la settimana prima del tragico incidente, testimoniando quanto dolore avesse subito quel povero ragazzo, cessato purtroppo in quel modo atroce e crudele.

La donna fu arrestata e portata via, mentre la polizia avrebbe immediatamente iniziato le indagini per scoprire l'identità del guidatore che aveva investito Minho, stroncando la sua giovane vita, il quale era scappato via, non lasciando tracce di sé, rinunciando a soccorrere il ragazzo, gravemente ferito.

Tuttavia, Felix era profondamente convinto che la polizia avrebbe fatto il suo dovere, trovando il responsabile della tragedia, rendendo finalmente giustizia per Minho, un ragazzo che ne aveva passate di tutti i colori nel corso della sua breve vita, non meritandosi nulla del genere, una madre che lo aveva sempre odiato e fatto sentire uno sbaglio, non degno di essere nato, amato e apprezzato per la persona straordinaria che era in realtà, dal cuore d'oro, puro come pochi.

paper hearts // minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora