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-Rachel alzati- disse mio padre  urlando furioso, -Sono 20 minuti che ti chiamo, sbrigati o perderai il bus-

A quel punto mi rassegnai, mi tolsi le coperte e mi alzai.
Scesi le scale, mentre mi stavo stropicciando gli occhi e con la mia sfiga non mi accorsi di uno scalino e ruzzolai giù.

direi che iniziamo alla grande!

Mio padre si affacciò dalla cucina e trovandomi per terra si mise una mano davanti alla faccia.
-Mi sa che questa giornata non andrà a finire bene- disse lui sogghignando.

-Grazie papà  sei molto di conforto- dissi io impassibile cercando di rialzarmi.

Poi andai verso la cucina, mi misi a sedere e mio padre mi mise davanti agli occhi un piatto pieno di pancake.

Sgranai gli occhi e mi misi di fretta e furia a mangiarli.

Finito di divorare quei deliziosi pancake andai di sopra per vestirmi.

Mi misi dei jeans neri, larghi e strappati, con una felpa azzurra sopra e le mie fantastiche all star azzurre abbinate con la felpa.

Andai in bagno e iniziai a sciacquarmi il viso e a lavarmi i denti, finito mi truccai leggermente: un po' di correttore, del blush, un filo di eyeliner e per finire un po' di mascara.

Raggruppai i capelli in una crocchia spettinata, presi lo zaino e mi incamminai verso la fermata del bus.

Andai a passo svelto, visto che ero leggermente in ritardo ma fortunatamente riuscii a prendere il bus.

Dopo 10 minuti arrivai a destinazione, con molta ansia,  giusto in orario.

Appena entrai dalla porta notai che un sacco di persone mi stavano fissando, non mi feci tanti problemi e prosegui verso la mia classe, ma indovinate in po'... mi persi.

Tutta agitata girai l'angolo, quando  incontrai un ragazzo, sembrava avere la mia stessa età, ma per non fare figure di merda non gli chiesi nulla.

Ma sembrava che lui si fosse accorto della mia agitazione e quindi venne verso di me
-Qualcosa non va?- mi chiese incuriosito il ragazzo.
-Emh...mi sono persa, sono nuova e questa scuola é troppo grande- dissi senza fare tanti giri di parole.

-in che classe devi andare?- disse il ragazzo sorridendo,
-Nell'aula di biologia- dissi un po' imbarazzata.
lui mi fece un sorriso a 32 denti
-vieni devo andare anche io li, se vuoi ti accompagno- disse.
-Certo! andiamo- dissi contraccambiando il sorriso.

Mentre caminavamo per andare in classe lo guardai meglio e notai che era un ragazzo molto carino: aveva i capelli un po' spettinati di un marrone scuro, aveva gli occhi castani e il mento un po' storto.

Poi d'un tratto interruppe il silenzio -Scusami che maleducato, non mi sono presentato, piacere Scott McCall- disse sorridendo
-Il piacere é tutto mio, io invece sono Rachel Cooper- dissi anche io sorridendo.

Poi arrivammo davanti alla porta della classe, lui entró, io invece aspettai accostata nella porta aperta.

-Dai entra- disse la professoressa di biologia sorridendomi.
Feci come disse e la prof aggiunse
-Dai forza presentati-,
-Ciao a tutti, sono Rachel Cooper, sono venuta in questa nuova scuola per via del lavoro di mio padre, non sono una persona molto socievole ma cercherò di fare il mio meglio- dissi imbarazzata
-Siediti di fianco a Scott, il ragazzo con cui sei entrata- disse la prof.

Fortuna che mi ha messo vicino a Scott almeno potrò socializzare un po'.

Io e Scott per tutta l'ora parlammo tramite i bigliettini per conoscerci meglio, quando poi sentimmo la campanella dell'ora di pranzo, ci alzammo insieme e mi accompagnò in mensa e mi invitò a pranzare insieme a lui e a i suoi amici, e io accettai.

Appena arrivammo in mensa ci sedemmo in un tavolo vuoto, -arriveranno a momenti- disse Scott cercando fra le persone,
-va bene- dissi ansiosa.

Scott stava per dire qualcosa, ma venne interrotto dalla voce di un suo amico.

-ehi amico come va? sapevo che avevi biologia alla prima ora, sei sopravvissuto?- disse l'amico non accorgendosi di me,
-si c'è stata Rachel che mi ha tenuto compagnia- disse Scott sorridendomi, -Rachel? chi é Rachel- disse l'amico, -Amico guarda davanti- disse Scott soffocando in una risata.

Appena l'amico di Scott si girò rimase a fissarmi per un paio di minuti, poi Scott interruppe il silenzio imbarazzante -Terra chiama Stiles- disse Scott confuso, il ragazzo scosse la testa e si presentó -piacere Stiles- disse un po' imbarazzato, -piacere Rachel Cooper- dissi senza esitazione.

poi Stiles si sedette con noi e ci raggiunsero gli altri amici di Scott, lui mi presentó e feci subito amicizia con Lydia una ragazza molto bella con i capelli rosso fragola e gli occhi verdi.

~il ragazzo che mi rubò il cuore~ // Dylan o'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora