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Mi risvegliai nuovamente in una stanza, questa volta più accogliente, aveva un piccolo materasso appoggiato all'angolo della stanza, un lavandino e un water nella parete di sinistra e un piccola finestra con delle sbarre così da non farmi scappare.

Non c'era nessuna traccia di una porta, non avevo nessuna via di scampo... niente di niente.

Mi misi sul letto a piangere e a graffiare la parete, rovinando tutta la carta da parati, avevo le dita che grondavano di sangue ma non mi fermai, volevo andare via di li.

-Ehi ehi fermati- disse un'uomo biondo che era comparso davanti a me
-perché, perché mi fai questo- dissi continuando a piangere
-per farti riavere i tuoi poteri- disse il biondo ovvio
-e se io non li volessi- dissi alzandomi dal letto andando verso l'uomo
-beh senza di me saresti morta, sei troppo debole per portare un potere così forte e io ti aiuterò a diventare più potente- disse l'uomo avvicinando il suo viso al mio
-quindi quando sono collassata a scuola, era vero, stavo morendo per via dei poteri- dissi abbassando lo sguardo
-esattamente, quando ti hanno messa nella camera mortuaria e ti hanno chiuso nella cella é servito solamente rimpiazzarti con un semplice corpo di cotone- disse girandosi dall'altra parte
-sei stata una settimana in coma- aggiunse per poi scomparire in un fumo bianco.

pov stiles
e bene si, é passata un'altra settimana...

Ho deciso di ritornare a scuola, dopotutto non potevo fare nulla, ormai Rachel era morta.

Arrivai davanti l'edificio chiamato anche inferno o scuola.

Aprii le porte e centinaia di occhi incominciarono a fissarmi.

Non gli diedi molta importanza e camminai verso il mio armadietto...

Poco dopo arrivò anche Scott avendo l'armadietto di fianco al mio, lo aprì e se ne andò, non mi salutò manco era come se non mi conoscesse.

pov Scott
Stiles é ritornato a scuola, mi manca passare del tempo con lui ma, mi manca pure Rachel, é ancora una ferita aperta.

Vado verso il mio armadietto sperando di non incontrare il mio migliore amico, o devo dire ex?

Ma la fortuna non é dalla mia parte.

Ed eccolo lì, sembra un morto vivente, ha gli occhi rossi e lucidi per via dei lunghi pianti e della stanchezza.

Non mi va di parlargli perché se no avremmo riaperto il discorso Rachel, e in quel momento non mi andava di parlarne.

Passo lì di fianco senza manco guardarlo, sembravamo due perfetti sconosciuti.

**********
-non dovresti parlargli?- chiese Allison
-si, ma oggi non ne avevo voglia...- dissi abbassando lo sguardo
-scott bisogna che tu e stiles parlate, non c'è la faccio più a vedervi distanti, eravate come fratelli... Rachel non avrebbe voluto tutto questo- disse Allison arrabbiata.

Al nome Rachel il mio cuore perse un battito, era come una sorella per me.

Pov Rachel
Non so quanto tempo sia passato ma rinchiusa qui dentro sembra un'eternità.

Continuano a darmi qualcosa, sembrano sedativi e sonniferi.

A sì giusto, si sono aggiunti altri licantropi, tutti e quanti alfa.

Avevo fatto conoscenza con questi due alfa, 2 gemelli, erano simpatici quando non mi strattonavano per darmi quei tranquillanti.

Continuavo a raschiare con le unghie le pareti, che erano ricoperte da centinaia di graffi e da il sangue che mi ero procurata facendoli.

I 2 gemelli mi hanno raccontato che a breve inizieranno la scuola.

Gli ho pregati per dire almeno a stiles che ero ancora viva, ma non mi hanno dato ascolto.

-ehi ehi bellezza- disse il capo venendo verso di me
-ma non lo vedete che mi state indebolendo ancora di più?- dissi con le poche forze che avevo sull'orlo delle lacrime.

-NOI TI STIAMO AIUTANDO E QUESTO É IL TUO MODO DI RINGRAZIARE?- disse l'alfa urlando per poi tirarmi uno schiaffo in faccia, facendomi cadere a terra.

-stai esagerando- disse uno dei gemelli comparendo dentro la stanza
-non ti intromettere- disse il capo per poi uscire di scena.

Il gemello, Ethan, corse verso di me prendendomi il viso con le mani a coppa.

-stai bene- disse Ethan
-se con bene intendi essere torturata, drogata rinchiusa, si, sto molto bene- dissi sarcastica
-si scusa hai ragione, non era una domanda molto consona- disse ridacchiando
-ti prego Ethan, fai capire a stiles che sono ancora viva, non ti chiedo di dirgli dove mi trovo o come sto, solamente di dirgli che sono viva... ti scongiuro- dissi con le lacrime agli occhi
-vedrò quello che posso fare- disse sorridendomi
-grazie..- dissi infine per poi cadere nelle braccia di Morfeo.

~il ragazzo che mi rubò il cuore~ // Dylan o'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora