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Abbracciai mio padre e poi andai di sopra a studiare.

Si fecero le 16:20 e come da previsto e mi incamminai verso scuola per andare a prendere stiles.

Arrivai li davanti e vidi Isaac, mettere in moto la macchina, ma appena mi vede la spense e io andai verso di lui.

-ehi- dissi soltanto
-che hai?- chiese lui sentendo la puzza di tristezza nell'aria
-nulla- dissi
-sai che con me puoi confidarti- disse lui in modo carino
-é solo che... mio padre starà via per più tempo, nulla di che- dissi abbassando lo sguardo
-Oh... mi dispiace Rachel- disse lui
-non importa, hai visto stiles dentro?- chiesi
-si, ma non so dove sia ora- disse lui rimettendo in moto la macchina
-ok grazie, ciaoo- dissi correndo verso la scuola e Isaac mi fece un saluto con la mano.

pov stiles
Finita la punizione andai verso il mio armadietto, lo aprii e iniziai a posare tutti i libri.

Quando finii mi incamminai verso l'uscita per andare da Rachel, quando misi una mano sulla maniglia della porta per uscire vidi rachel parlare con Isaac e iniziai a farmi mille paranoie mentali.

e se non mi amasse? e se amasse ancora Isaac?

A quel punto iniziai a respirare faticosamente e iniziai a correre verso lo spogliatoio, nel tragitto incontrai Lydia, che vedendomi barcollando e con una mano nella gola si preoccupò.

Mi aiutò ad andare nello spogliatoio, mi fece sedere e iniziò a cercare delle soluzioni per farmi terminare quell'attacco di panico.

Provò e riprovò ma con scarsi risultati, a quel punto mi prese il viso tra le mani e mi baciò.

pov Rachel
Seguii la traccia del buonissimo profumo di stiles, dove mi portò davanti gli spogliatoi.

Appena aprii la porta i miei occhi si riempirono di lacrime.

Lydia si accorse di me e si alzò immediatamente.

-r-rachel, non é quello che sembra- disse Lydia indietreggiando.

Restai muta a fissare stiles per qualche minuto.

-non é quello che sembra!? ti ho palesemente appena visto baciare il ragazzo che mi piace- le strillai addosso
-rachel, ha ragione é diverso da quello che sembra- disse stiles trattenendo le lacrime
-si hai ragione é diverso, dovevo capirlo che ti è sempre piaciuta Lydia,  non hai mai provato qualcosa per me e sono stata una stupida, imbecille e ignorante a non averlo capito- mi girai e corsi verso l'uscita piangendo.

Uscita da scuola andai verso la riserva per stare un po' da sola e solo quando si fece buio ritornai a casa.

Aprii la porta d'ingresso e andai in cucina dove trovai un biglietto di mio padre con scritto *scusami tanto tesoro, sono dovuto partire prima e non sono riuscito a salutarti, mi dispiace, ricordati che ti voglio tanto bene*

A quel punto non riuscii più a trattenere le lacrime, avevo bisogno di chiamare qualcuno e sfogarmi, cosii chiamai Allison, visto che era l'ultima amica ragazza a me rimasta.

Allison arrivò di fretta gli aprii e lei si preoccupò subito per me.

-ehi Rachel che succede- disse lei preoccupata
-stiles e Lydia....- dissi piangendo
-gli ho visti baciarsi- aggiunsi singhiozzando
-Oh tesoro, Lydia non lo farebbe mai, ci deve essere qualcosa sotto- disse lei accarezzandomi la testa, mentre io ero fra le sue braccia
-e se per sta volta non ci fosse nulla sotto- dissi asciugandomi una lacrima
-impossibile, prova a parlare con loro- disse guardandomi sorridendo
-grazie Allison, so che abbiamo chiarito solo oggi ma per me sei già come una sorella, ti sei preoccupata anche se non siamo manco tanto amiche- dissi sorridendogli.

Allison mi sorrise a 32 denti, l'accompagnai alla porta, la ringraziai di nuovo e la salutai dalla finestra mentre metteva in moto la macchina.

Andai a dormire immersa tra centinaia di pensieri.

~il ragazzo che mi rubò il cuore~ // Dylan o'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora