3. Il nuovo compagno

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"Annyeonghaseyo ragazzi, come già saprete, avremo un nuovo compagno di classe, non sa parlare bene la nostra lingua ma ci adegueremo. Fatelo sentire a suo agio. " Annunciò la prof di letteratura.

Successivamente lo chiamò ed entrò un ragazzo alto, circa sul metro e 85, aveva i capelli lisci e tinti di biondo, portava un taglio singolare: ben separati, lunghi fino alla mascella e tenuti ordinatamente dietro all'orecchio.

I suoi occhi scuri parevano abbastanza piccoli e stretti, ma adorabili, aveva un nasino poco accentuato, tondo e leggermente all'insù.

I suoi lineamenti erano lievi, come quelli di un bambino, dolcissimo! Così come anche la sua voce, dotata d'un ampia estensione vocale: riusciva ad arrivare dalle note più acute a quelle più gravi, il ché lo rese un ottimo cantante.

I suoi lineamenti erano lievi, come quelli di un bambino, dolcissimo! Così come anche la sua voce, dotata d'un ampia estensione vocale: riusciva ad arrivare dalle note più acute a quelle più gravi, il ché lo rese un ottimo cantante

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"Ohayogosaimasu! Watashi no namaen wa Riki, hajimemashite!" (buongiorno, mi chiamo Riki, piacere di conoscervi) Si presentò facendo un inchino, era in soggezione e si vedeva.

"Benvenuto tra noi, Riki, può mettersi accanto a Kim Sunoo, è quel ragazzo all'ultimo banco."

Il nuovo arrivato si avviò tra le file e non fece a meno di notare di sentirsi osservato, si sedette e guardò per un attimo il suo nuovo compagno, il quale gli fece uno dei suoi smaglianti sorrisi che lo mise subito a suo agio.

"Konnichiwa!"(ciao)  Sunoo provò con un primo approccio.

"Konnichiwa. " Ricambiò il saluto.

"Watashi wa Sunoo desu, hajimemashite." (io sono Sunoo, piacere di conoscerti).

"Hajimemashite." Gli rispose timido.

"Anata wa Tokyo kara kimashitaka?" (vieni da tokyo?) Gli chiese.

"Iie, watashi wa Okayama karakimashita." (no, vengo da Okayama).

"Sei bravo a parlare in Giapponese, sai?" Gli disse infine Riki nella loro lingua (Coreano).

"Arigato, (grazie) anche tu non te la cavi male.....amici?" Gli chiese, allargando ancora di più il sorriso sia con le labbra che con gli occhi.

"Amici!"

Si strinsero la mano e decisero di ascoltare la lezione.

"Riki, se hai dei problemi a capire quello che dico, chiedi pure." Gli spiegò la prof, prima di continuare la lettura de "La Sera" di Pascoli.

"Hai (sì)..... arigato."

La lezione di letteratura passò velocemente, all'ora successiva avrebbe dovuto esserci inglese, ma inaspettatamente entrò Jungwon.

"Annyeonghaseyo, ragazzi, oggi ci sono state delle complicazioni, quindi ci sarò io." Annunciò.

Sunoo buttò uno sguardo su Jay: con le braccia conserte sul banco che dormiva.

Make you MINE- JaywonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora