23. Aishiteru

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ATTENZIONE: Capitolo un po' movimentato, ma ormai ci dovreste essere abituati ;)

"Sunoo, che hai?" Chiese Ni-ki preoccupato.

Non gli rispose.

"Amico, stai bene?"

Gli prese dolcemente la mano, catturando la sua attenzione.

"Ragazzi, fate silenzio." Esclamò la prof.

"Posso sapere che hai?! È da ieri quando sei entrato di corsa che ti comporti in modo strano, rispondimi, dai." Insistette.

"Nishimura, vieni alla lavagna, così la smetti di chiacchierare." Gli ordinò l'insegnante.

Si alzò ma fu trattenuto.

"Sunoo, lasciami."

Non lo ascoltò, lo guardò con aria assente e gliela strinse ancora di più.

"Dai, dico sul serio."

Cercò di staccarsi dalla presa, tutto inutile.

"Riki, fa niente, resta seduto che non c'è più tempo... Per domani traducetemi questo testo in inglese."

Ni-ki fu strattonato, perse l'equilibrio e si sedette barcollando.

"Si può sapere che hai?! Mi sto preoccupando."

"Niente, voglio solo che tu resti qui."

Appoggiò la testa sulla sua spalla.

"Non ti ho mai visto così, sei strano."

"È difficile da spiegare."

Sunoo alzò il capo e prese i libri dell'ora successiva dal suo zaino.

"Che hai fatto al collo?!" Quasi gridò, facendo zittire tutta la classe e Jay, nel sentirlo, si sollevò dal banco, come fosse stato svegliato.

"Mi ha morso un insetto." Si giustificò.

"E tu mi credi scemo?!" Ringhiò Ni-ki.

Tutti rimasero di sasso. Non potevano credere alle loro orecchie.

"Dimmi la verità, ti hanno picchiato?"

Intanto i suoi occhi si fecero man mano più lucidi, sospirò e balbettò:

"No... I-io non volevo... Gli ho detto di piantarla, ma lui..."

"Lui chi?! Che ti ha fatto?!"

Jay si alzò, andò dal loro banco e gli disse:

"Sunoo, ormai non puoi più arrampicarti sugli specchi e ieri in corridoio ci ho preso pure la colpa, capisci che non puoi andare avanti così."

"Che vuoi dire?"

"Che se non glielo dici tu, lo farò io."

"Avevi promesso."

"È per il tuo bene."

"Di che state parlando?!" Si fece ancora più nervoso.

"Amico, digli una volta per tutte chi è stato."

Lui esitò un attimo, tirò un sospiro profondo e si decise a confessare il nome:

"Sunghoon."

"Bene, lui stesso mi dirà quello che ha fatto."

Dopo di ché, Ni-ki uscì dall'aula a passo svelto, era fuori di sé dalla rabbia.

Salì le scale per andare al secondo piano, cercò la classe. La trovò e bussò.

"Riki! Che ti serve?" Fece Jungwon allegramente, quel giorno pareva di ottimo umore.

"Devo parlare un attimo con Sunghoon."

Make you MINE- JaywonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora