Jungwon uscì dalla scuola, guardò l'orologio, segnò le 2 meno dieci.
Era già febbraio, mancavano pochi giorni al 9: il suo compleanno, l'aria era pungente ma la neve si sciolse quasi tutta.
A un certo punto il suo sguardo si incrociò con quello di Jay che gli venne incontro.
"L'hai letto vero?"
"Si, non sapevo conoscessi il giapponese."
"Lo parlo da molti anni ormai."
Passò un momento di silenzio dove entrambi guardarono il foglio aperto.
"Posso parlarti?"
"Si dai, sentiamo, cos'hai da dirmi! Così almeno la smetterai di assillarmi con queste lettere sdolcinate."
"Ti è piaciuta, ammettilo."
"Si, dai, è molto bella." Ammise Jungwon riportando lo sguardo sul testo.
"Comunque, ti devo delle spiegazioni sul motivo per cui mi sono comportato così..."
"Sono proprio curioso di sentirle."
"Ma non qui e non ora, ti devo chiedere di uscire e così sono sicuro che accetterai. Il 9 febbraio, vieni qui alle 8 di sera."
"Jay, mi hai scritto un biglietto dove mi chiedi di incontrarci per scroccarmi un'appuntamento?!"
"Esattamente."
"Ti ho già detto che non voglio più vederti. " Il nostro Jungwon era esasperato.
"Eppure sei qui, davanti a me."
Gli si avvicinò, gli prese la cravatta e lo tirò a sé, come fece la prima volta che si incontrarono.
"Caro mio Jay. E' inutile che fai il furbo con me, tanto non l'avrai vinta stavolta. Mettiti in testa che non sarò mai tuo e la prossima volta mettici un po' più di originalità nei tuoi testi sdolcinati, la conoscevo già la canzone, mica sono nato ieri." Gli sussurrò dolcemente ma con sguardo malizioso.
Sorrise e gli diede un bacio sulla guancia, gli avvicinò le labbra all'orecchio.
"E buona fortuna a farmi confessare."
Si staccò bruscamente e se n'è andò, era stranamente felice, non ne sapeva il motivo ma la sua rabbia era come scomparsa.
Jay rimase lì, davanti al cancello per qualche minuto. Doveva aspettare che Jennie uscisse da scuola (siccome era accanto alla sua).
"Hey Jongsong! Da quanto tempo."
Vide arrivare un ragazzo alto. Lui conosceva molto bene il suo bel visino: con gli occhi grandi, zigomi marcati e capelli neri, lunghi e legati, naso tondo e labbra carnose.
"Hyunjin! Perché sei qui? Non dovresti essere in tour?"
"Ci andrò il prossimo mese. Come va il corteggiamento?"
"Bene. Grazie per i biglietti."
"È bello fare da cupido hahha"
Passò un momento di silenzio, intanto Jennie li raggiunse.
"Vi abbiamo visti dopo il concerto." Disse Hyunjin compiaciuto, buttando un'occhiata sulla bimbetta che ormai era vicina a loro, la salutò e lei ricambiò con un sorriso.
"Di che stai parlando?"
"Non fare finta di niente, vi abbiamo visti sul tetto della macchina che vi..."
"Abbiamo?" Lo interruppe Jay.
"Si, tutti e otto. Felix vi ha visti e ci ha chiamati." Spiegò mentre si teneva la mano che aveva ripreso a fargli male.
"Eravate così carini! Seungmin stava impazzendo e dovevi sentire la perla di saggezza di Changbin! Hahahaha." Scoppiò a ridere.
"Quale?"
"Ha detto: "quella si che è una limonata" ma non ha fatto in tempo a finire la frase che Jeongin l'ha zittito, a volte le sue battute mi ammazzano hahaha."
"Dovevi vedere le loro facce, Jay! Felix era così emozionato che temevo gli scoppiasse il cuore, Han se n'è uscito con: "menomale che non stavano insieme" e Lee Know l'ha guardato come per dire: "hai visto come si fa?" Non credo sia servito a molto, è da mesi che si corrono a dietro, sarebbe ora che si fidanzino quei due. "
"Quindi non stanno insieme, credevo di sì."
"Magari! Si vede che c'è qualcosa tra loro, ma non lo capiscono."
"Sembra bello vivere con voi 8."
"Si, è divertente. A parte il fatto che io e Changbin litighiamo sempre per la doccia, perché lui, quando torna dalla palestra puzza come una capra, ma anch'io non scherzo, finisce sempre in lite. Una volta mi sono aggrappato allo stipite per non farlo passare, lui mi ha tirato per i piedi e si è smontata la porta del bagno! Una notte mi sono dovuto lavare alle 2 del mattino perché quel cretino non si muoveva."
Jay scoppiò a ridere. Volle avere Changbin come coinquilino, sarebbe stato fantastico. Quando finì gli tornò in mente un ultimo particolare:
"E con Felix come va?"
"In che senso?"
"Avanti, Hyunjin! Svegliati! Lo sanno tutti che ti piace."
"Ma sei scemo?! Ma come ti viene in mente una cosa del genere!" Arrossì.
"Amico, si vede da lontano un miglio. Dai, ammettilo che è da tanto che..."
"E va bene, è vero, ma ora smettila."
"A proposito, guarda là chi arriva."
I due si girarono, un ragazzo alto e biondo venne verso di loro. Hyunjin divenne più rosso che mai e iniziò anche a sudare, mentre Jay lo guardò divertito.
Come si fa a non resistere al fascino di quel visetto asiatico pieno di lentiggini, a quegli occhioni muniti di doppia palpebra e a quella voce che a volte sembrava essere uscita dagl'inferi?! Era un ragazzo adorabile in tutto e per tutto, anche di carattere.
"Felix! Da quanto tempo."
"Hey, Jongsong." Lo salutò col sorriso stampato in faccia, com'è solito a fare con tutti.
"Dobbiamo andare a registrare." Si rivolse al suo, in questo caso "collega".
"Me l'ero scordato!"
"Farete una nuova canzone?"
"Sì, Case 143." Rispose Hyunjin.
"Scusa, Jay, ma ora devo andare."
"Ci vediamo, allora." Lo salutò.
Jennie guardò il fratellone con complicità.
"Quanto ci scommetti che si metteranno insieme?" Gli chiese la sorella.
"Tutto quello che vuoi."
Lei fece una risatina e gli prese la mano, quanto era grande rispetto alla sua! Lo strattonò dolcemente.
"Andiamo." Fece, mentre iniziò a camminare.
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Make you MINE- Jaywon
Romance"Park Jongsong, non fare lo scemo e lasciami andare!" Gridò Jungwon chiaramente incazzato. "Sei così adorabile quando ti arrabbi" disse Jay accennando con le labbra un sorriso compiaciuto, con un movimento istantaneo prese la mano del suo amato nell...