Mi sveglio all'improvviso. Percepisco un forte senso di nausea, scatto in piedi e neanche due minuti dopo sono già accovacciata davanti al water per rimettere tutto quello che ho bevuto ieri pomeriggio. Comincio a pensare di aver esagerato.
Resto in bagno per quelli che mi sembrano dieci minuti in cui arrivo ad espellere pure la mia anima. Dopo essermi ripresa, mi lavo i denti e la faccia per poi fare una doccia rigenerante. Una volta uscita dal bagno, prendo il telefono in mano e trovo la notifica di cinque chiamate e venti messaggi.
Amore
Amore un corno. Si è ricordato di avere una ragazza allora. Non farò l'errore di cercarlo immediatamente, lo farò aspettare e poi lo cercherò io. Non sono un passatempo di cui ricordarsi solo quando non ha niente da fare e lui lo deve capire.
Indosso un vestitino leggero a fiori e decido di andare a fare una passeggiata per riprendermi, ovviamente dopo aver preso un'aspirina che mi migliora la giornata. Giunta sul ponte noto una sagoma a me familiare. È di spalle, non mi ha riconosciuto. Mi avvicino di soppiatto cominciando a parlare solo una volta che gli sono vicina. <<Non c'è stato bisogno di venirti a cercare>> si spaventa leggermente.
<<Catherine, ti vedo...bene?>> scoppia a ridere. <<Scherzo. Che fai, mi copi?>>
<<In che senso?>><<Hai fatto colazione?>> mi domanda e al solo pensiero mi viene voglia di tornare a vomitare.
<<Per carità, voglio solo dell'acqua in questo momento, non reggerei niente. Mi sento lo stomaco uno schifo>> mi porto una mano sulla pancia nauseata.
<<Mi sento meno solo>> sorride. <<<È una bella giornata, vero?>>Annuisco <<Si, fortunatamente non è troppo caldo. Si sta bene. Sono passati i tuoi guai?>>
Lui sospira <<Diciamo che per il momento evito di pensarci. I tuoi?>>
<<Diciamo che per il momento evito di pensarci>> lo vedo sorridere e la sua risata mi strappa un sorriso <<Ed evito di farlo buttandomi sull'alcol>>
<<L'alcol è sempre una valida alternativa>> mi rimbecca.
<<Già, lo pensavo anche io, fino a quando stamattina mi sono dovuta alzare di scatto per evitare di combinare casini in camera già dal primo giorno. Inoltre vorrei passare almeno una settimana sobria>>
<<Uhhh, aspiri alto>> mi prende in giro <<Fallirai ne sei consapevole?>>
<<Totalmente>> ridiamo insieme.<<Devo ammettere, però, che ho dormito come un ghiro...Tutta la notte!>> Esclamo stiracchiandomi per bene.
<<Anche io>> concorda con me <<Non mi sono accorto di niente>>
Di niente? Perché, cosa è successo mentre dormivo?
<<E di cosa avresti dovuto accorgerti?>> Curiosa, tento di estrapolare qualche informazione.
<<Non hai sentito quello che dicono in giro?>> mi domanda tornando serio.<<Sei la prima persona con cui parlo quindi non ho la più pallida idea di a cosa tu ti stia riferendo>>
<<Si dice che la nave si sia fermata d'urgenza in uno dei porti più vicini. È stata una fortuna il fatto che non ci fossimo ancora allontanati di troppo dalla costa>>
<<D'urgenza?>> le mie orecchie sembrano aver udito solo quello. <<Stiamo affondando? C'è qualche foro? Un iceberg all'orizzonte? Oddio, non credo di sentirmi bene>> mi sventolo con una mano.
Forse sarebbe stato meglio non sapere niente. Santo cielo sono ancora troppo giovane! <<Io non so nuotare!>>
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Under the same night sky
Mystery / Thriller«Mi serve un favore» dice all'improvviso e io inarco un sopracciglio «Mi hai detto che se avessi avuto bisogno di qualcosa avrei potuto chiedertelo» Lo blocco. «Mi ricordo quello che ti ho detto, dimmi pure» Inizialmente non parla, sembra sul punto...