4. Rose, sei tu?

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Mi sveglio all'improvviso. Percepisco un forte senso di nausea, scatto in piedi e neanche due minuti dopo sono già accovacciata davanti al water per rimettere tutto quello che ho bevuto ieri pomeriggio. Comincio a pensare di aver esagerato.

Resto in bagno per quelli che mi sembrano dieci minuti in cui arrivo ad espellere pure la mia anima. Dopo essermi ripresa, mi lavo i denti e la faccia per poi fare una doccia rigenerante. Una volta uscita dal bagno, prendo il telefono in mano e trovo la notifica di cinque chiamate e venti messaggi.

Amore

Amore un corno. Si è ricordato di avere una ragazza allora. Non farò l'errore di cercarlo immediatamente, lo farò aspettare e poi lo cercherò io. Non sono un passatempo di cui ricordarsi solo quando non ha niente da fare e lui lo deve capire.

Indosso un vestitino leggero a fiori e decido di andare a fare una passeggiata per riprendermi, ovviamente dopo aver preso un'aspirina che mi migliora la giornata. Giunta sul ponte noto una sagoma a me familiare. È di spalle, non mi ha riconosciuto. Mi avvicino di soppiatto cominciando a parlare solo una volta che gli sono vicina. <<Non c'è stato bisogno di venirti a cercare>> si spaventa leggermente.

<<Catherine, ti vedo...bene?>> scoppia a ridere. <<Scherzo. Che fai, mi copi?>>
<<In che senso?>>

<<Hai fatto colazione?>> mi domanda e al solo pensiero mi viene voglia di tornare a vomitare.

<<Per carità, voglio solo dell'acqua in questo momento, non reggerei niente. Mi sento lo stomaco uno schifo>> mi porto una mano sulla pancia nauseata.
<<Mi sento meno solo>> sorride. <<<È una bella giornata, vero?>>

Annuisco <<Si, fortunatamente non è troppo caldo. Si sta bene. Sono passati i tuoi guai?>>

Lui sospira <<Diciamo che per il momento evito di pensarci. I tuoi?>>

<<Diciamo che per il momento evito di pensarci>> lo vedo sorridere e la sua risata mi strappa un sorriso <<Ed evito di farlo buttandomi sull'alcol>>

<<L'alcol è sempre una valida alternativa>> mi rimbecca.

<<Già, lo pensavo anche io, fino a quando stamattina mi sono dovuta alzare di scatto per evitare di combinare casini in camera già dal primo giorno. Inoltre vorrei passare almeno una settimana sobria>>

<<Uhhh, aspiri alto>> mi prende in giro <<Fallirai ne sei consapevole?>>
<<Totalmente>> ridiamo insieme.

<<Devo ammettere, però, che ho dormito come un ghiro...Tutta la notte!>> Esclamo stiracchiandomi per bene.
<<Anche io>> concorda con me <<Non mi sono accorto di niente>>
Di niente? Perché, cosa è successo mentre dormivo?
<<E di cosa avresti dovuto accorgerti?>> Curiosa, tento di estrapolare qualche informazione.
<<Non hai sentito quello che dicono in giro?>> mi domanda tornando serio.

<<Sei la prima persona con cui parlo quindi non ho la più pallida idea di a cosa tu ti stia riferendo>>

<<Si dice che la nave si sia fermata d'urgenza in uno dei porti più vicini. È stata una fortuna il fatto che non ci fossimo ancora allontanati di troppo dalla costa>>

<<D'urgenza?>> le mie orecchie sembrano aver udito solo quello. <<Stiamo affondando? C'è qualche foro? Un iceberg all'orizzonte? Oddio, non credo di sentirmi bene>> mi sventolo con una mano.
Forse sarebbe stato meglio non sapere niente. Santo cielo sono ancora troppo giovane! <<Io non so nuotare!>>

Under the same night sky Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora