So I'm gonna love you like I'm gonna lose you
I'm gonna hold you like I'm saying goodbye
💫Oliver Stuann, chiunque egli sia, è conscio di quale sia l'identità di Nate Knight.
Conosce il suo viso, il suo vero nome e presumibilmente ogni singolo dettaglio della sua vita.
I miei occhi scorrono su quella parete e io, incapace di ragionare lucidamente, non posso che limitarmi ad osservare quesiti a cui nessuno potrà dare una risposta.
Com'è successo?
Perché?
Cosa succederà adesso?Ci penso così ossessivamente che a malapena mi accorgo della presenza di Simon che affianca la mia figura e quella di Nicholas.
Passa in rassegna la situazione e, dall'espressione che sorge sul suo viso, non posso fare a meno di dedurre che abbia ben capito quale sia il punto focale della situazione.Si volta e nei suoi occhi riesco a intravedere la stessa paura, la stessa sensazione di soffocamento e impotenza che avverto impadronirsi di me.
Anche io come lui, cerco lo sguardo dell'unica persona che sembra possedere la capacità di tranquillizzare ogni mia paura.Nicholas è ancora immobile.
Potrei scommettere che invece nella sua testa sta ragionando su ciò che sia meglio fare. Quando ha terminato, prende a guardarsi attorno.
Il suo è tutto tranne che uno sguardo impaurito e spaesato. Passa in rassegna ogni angolo della stanza, soffermandosi su ogni singola persona presente, gli occhi tinti di ira sembrano adesso un abisso privo di ogni luce.Un guizzo della mascella è tutto ciò che riesco a registrare prima che i nostri occhi si incrocino e i muscoli contratti del suo viso si rilassino lievemente.
Dura solo un attimo, però.
Sembra sul punto di dire qualcosa, poi non lo fa e va via.
E questo come devo interpretarlo?Scatto come una molla, attratta da lui come una calamita.
<<Nicholas!>> Urlo, facendomi spazio tra le persone, faticando tuttavia a reggere il suo passo. <<Nicholas, aspetta!>>
Una mano intercetta il mio braccio, bloccandomi dal polso e impedendomi di proseguire il mio tentativo di raggiungerlo.
<<Catherine>> mi chiama Simon, avvicinandomi a lui. <<Ha bisogno di stare solo, lasciamogli un po' di tempo, okay?>>Tempo?
E chi ci assicura che ce ne sia ancora, di tempo?
<<Dobbiamo fare qualcosa, Simon, dobbiamo farlo scendere di qui, portarlo via. Ti prego, aiutami, ci sarà qualcosa che possiamo fare, non dobbiamo lasciarlo->> e non riesco a completare la frase perché scoppio immediatamente in un pianto che mi sconvolge il petto e mi attanaglia lo stomaco.<<Vieni qui>> sussurra lui, spalancando le braccia per permettermi di rifugiarmi in un suo abbraccio.
<<Ho paura>> singhiozzo con un peso sul petto che non accenna a muoversi di lì. Simon mi accarezza la schiena ma dalla sua mano tremante deduco che si sta solo sforzando di apparire tranquillo.<<È un rischio che Nicholas aveva messo in conto>> mi sussurra per rassicurarmi ma sortisce l'effetto contrario.
Dovrebbe rendermi più tranquilla sapere che è un irresponsabile che, pur sapendo a quali possibilità andasse incontro, ha deciso senza esitazione di imbarcarsi in questo tentativo di vendetta?
<<E allora perché ha reagito così?>>
<<Perché vederlo accadere è sicuramente un'altra cosa e...>> Tentenna, prolungando il suono di quell'ultima lettera.
<<E?>><<E perché erano altre le cose che non aveva messo in conto>> esala e gli occhi si riempiono nuovamente di lacrime nel capire l'antifona.
<<Pensi>> un singhiozzo mi interrompe <<Pensi che riuscirà a cavarsela?>>
<<Non lo so>> sospira, e apprezzo la sua sincerità. Non mi ha assicurato che sarà così solo per consolarmi, non ha riempito la mia testa di mille chiacchiere <<Però se c'è qualcuno che può farcela, non è altri che lui>>
E io spero che sia così.
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Under the same night sky
Mystery / Thriller«Mi serve un favore» dice all'improvviso e io inarco un sopracciglio «Mi hai detto che se avessi avuto bisogno di qualcosa avrei potuto chiedertelo» Lo blocco. «Mi ricordo quello che ti ho detto, dimmi pure» Inizialmente non parla, sembra sul punto...