𝕋𝕙𝕚𝕤 𝕗𝕦𝕔𝕜𝕚𝕟𝕘 𝕝𝕠𝕧𝕖

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Mickey' s pov:

<Mh ci sei andato giù pesante stanotte, eh Gallagher> lo guardai con un sorrisetto malizioso, mentre lui imbarazzato si coprì il viso col cuscino
<dovremmo farlo più spesso> continuai
<lo facciamo ogni sera Mick> finalmente svela il suo volto levandosi il cuscino di dosso
<bhè potremmo imparare a farlo anche di mattina> mi avvicinai a lui sfiorandogli il petto nudo con la mano
<sono stanco ora...> si alzò velocemente dal letto occupando il bagno.
Sbuffai annoiato e mi alzai preparando la colazione.
Dopo qualche minuto scese
<oggi lavoro fino a tardi> prese un tazza di latte
<come sempre> bevvi il caffé evitando di guardarlo
<Mickey...non possiamo ogni giorno mangiare zuppa scaduta, abbiamo bisogno dei soldi>
<si si lo so>
<sono l'unico che porta i soldi a casa per adesso, tu sei stato nuovamente licenziato>
Questa frase mi fece infuriare ma cercai di nasconderlo
<oggi mi attivo per cercarne uno nuovo> dissi posando la tazza nel lavandino
<lavi tu oggi le cose> detto questo salii in camera scocciato

Ian's pov:

Salutai i miei colleghi e mi sedetti su una panchina intento a cambiarmi
<oggi ti danno il salario Gallagher?> scherza Moreka
Risi debolmente
<lo spero sinceramente è da tempo che non mi pagano, faccio il paramedico per un motivo>.
Tornai a casa verso le 00:00 e quando salii in camera vidi Mickey ancora sveglio intento a guardare un video sul telefono
<immagino tu sia stanco> disse senza degnarmi neanche di uno sguardo
<immagino che tu non abbia trovato un lavoro> gli risposi di conseguenza mentre ero intento a sbottonarmi la camicia
<veramente si...>
spalancai gli occhi sorpreso
<sul serio?>
<non esserne così sorpreso> sogghignò un pò
<devo solo spostare delle scatole da un magazino ad un altro, non sarà difficile, non mi pagano oro, ma almeno è un lavoro...>
Lo guardai accennando con la testa
<ben fatto Mick...> mi sdraiai sotto le coperte

Mickey's pov:

La mattina seguente mi svegliarono i raggi del Sole, quei bastardi erano riusciti ad svegliarmi anche con le tende.
Mi strofinai gli occhi e subito notai il rigonfiamento nei miei jeans
<cazzo...> proprio non ci voleva l'erezione mattutina.
Mi girai verso mio marito ma lui dormiva profondamente e improvvisamente i miei jeans iniziarono a stringersi.
Mi voltai di fianco mi sbottonai i jenas e infilai un mano nei mie boxer iniziando a segarmi.
La mia mano faceva su e giù, decidevo io la velocità e la profondità, pertanto iniziai ad ansimare.
Delle braccia muscolose mi avvolsero i fianchi e una mano estranea andò a sostituire la mia, facendo su e giù sulla mia lunghezza, sempre più velocemente, fino alla base.
Era Ian che da dietro aveva allungato una mano e con gli occhi chiusi si impegnava a masturbarmi.
Socchiusi gli occhi anche io allargando la bocca in un gemito strozzato, no non gli darò questa soddisfazione, ma è complicato resistere; la sua mano passava per tutto il mio pene lentamente, arrivò fino ai testicoli stuzzicandoli; Cristo...sapeva che questa cosa mi faceva impazzire, maledetto figlio di puttana.
Gli davo le spalle ma sono quasi sicuro che stava ghignando, mi baciò lentamente il collo e io non resistetti, venni con un sonoro orgasmo sporcando le lenzuola e il pavimento
<buongiorno...> mi baciò la guancia
<...mi devi un favore> disse prima di alzarsi dal letto e uscire dalla camera.
Stronzo.

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