~No wings~

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Tra le pagine dei moduli di iscrizione già compilati compariva due volte il suo nome: Mackenzie Kiara Westfire.

La penna correva veloce tra le pagine combaciando con le righe stampate, ogni tanto macchie di inchiostro adornavano quel ruvido foglio di carta riciclata.

L'unica cosa che lei ricordava di quella scuola: la gradinata in marmo nel retro, subito dopo l'uscita di emergenza.

Espulsa dall'accademia per l'ennesimo errore di transizione.
Ed era evidente che non fosse come gli altri...non completamente come loro.

- Data di nascita, prego?
- Undici settembre

Ed ecco tutto... ritrovata da un uomo tra macerie e pulviscolo e cenere impallidita dalle fiamme.

Aveva solamente quattro anni.

- Dove vive attualmente?
- Looneyville, Texas.

I won't mind, you know I know you'll never be mine... never been mine.

- Problemi alimentari?
- No -la donna proseguiva con le domande e lei puntualmente rispondeva.

Tra le spoglie fronde albeggiava tristezza perenne.

In quella casa senza sufficiente cura... la stessa casa in cui ogni cosa ebbe inizio.

Dodici anni passano in fretta, ed ecco come si ritrovava seduta sulla poltrona nera dell'ufficio della preside; gambe incrociate, calma apparente, occhi fissi sul modulo.

- Le diamo il benvenuto, signorina, buona giornata.

Si avviò verso la stanza numero 115 a passo spedito.

Tutti la osservavano.

Tutti fissavano come teneva i libri sotto il braccio, come spostava i capelli dietro l'orecchio, la sua a dir poco perfetta andatura: schiena dritta, spalle basse, testa fissa sul percorso.

Non era solito di un vampiro comportarsi a questa maniera, loro erano più... diversi!

Ma d'altronde come biasimarla? Non faceva parte degli esseri di quel rango, lei era ben differente, lei era... un ibrido.

Per quanto si sforzasse di somigliare agli altri le riusciva poco naturale e dopo poco perdeva la pazienza.

Era stata promossa al livello superiore per la sua innata propensione sia nel cacciare sia nel nascondere le tracce del suo passaggio.

Aveva imparato, da vampira, a cogliere i particolari più impensabili, più ignoti al mondo.

Aprí la porta della sua nuova stanza.

Letto con un materasso più duro della roccia.

Tende nere.

Una scrivania e mobilio in stile antico.

Dava un'aria macabra e inquietante, ma infondo ci era completamente abituata.

*flashback*
- kiara! -raggiunse la sua insegnante.
- Uccidilo! -indicò il suo migliore amico.
- Come? Non uccideró Dek!
- Lui o la tua promozione a livello superiore di una semplice apprendista vampira?
Kiara afferrò il paletto di legno e, chiusi gli occhi, lo conficcó nel cuore di Dek che si inginocchió e fece la fine preservatagli dal temibile fato; stretto alle catene si lasciò cadere di peso, esalando l'anima.
*fine flashback*

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