Kiara corse fuori e si sedette sugli scalini del porticato di quella casa.
* flashback *
Kiara si sedette sugli scalini in legno davanti al porticato della sua vecchia casa.
Dek la raggiunse, sedette di fianco a lei e le porse un biscotto di pasta frolla.
- Kiara?- lei girò il capo incontrando lo sguardo dispiaciuto di Dek.
Non disse nulla, lo fissó intensamente però.
- Kiara, io volevo solo farti comprendere quanto tu sia importante per me. Non volevo che tu mi rivelassi quel tuo segreto, volevo solo capire il perché di tante lacrime: non ne potevo più di vederti in quelle condizioni!- Kiara voltò di scatto il capo e in quel momento Dek le avvolse un braccio attorno alle spalle e la attirò a sè.
- Non volevo che tu sapessi nulla perché temevo che poi ti saresti allontanato da me- fece in modo che Dek togliesse il braccio da attorno alle sue spalle e, afferratagli la mano, la posò sul suo petto.
- Che vuol dire?- esordì Dek non capendo il motivo di quel gesto.
- Senti? Non batte!- Dek scosse il capo.
- E invece batte! Chi piange, chi ride, chi soffre, chi ama, chi sogna e chi ricorda ha un cuore! E anche se il tuo non batte materialmente sono certo che...- Kiara rise debolmente interrompendo un discorso per lei privo di alcun senso logico: lei era un vampiro e non un umano.
- Dek ti voglio bene!- lo abbracció e poi si mise in piedi.*fine flashback *
Poco importava se Benjamin sarebbe stato o no la sua vittima: lei rivoleva indietro Dek!
Trasalí al ricordo del recente combattimento e si alzò decisa a far fuori quel ragazzo.
Estrasse il suo pugnale dal fodero e quatta quatta si avvicinò alla porta principale.
Bussó e il solito "uomo-cappello" andò ad aprile.
Aprí di poco la porta per vedere chi fosse e, nel farlo, sporse un po'troppo il suo testone in fuori; Kiara colse l'occasione al volo e lo colpí in piena faccia con l'elsa del pugnale e l'uomo cadde a terra privo di sensi.Kiara si precipitò nella casa stando bene attenta a non fare rumore.
Percorse lo stesso corridoio e si ritrovó in salotto.
Attraversò la stanza e scostó la tenda per poter vedere se ci fosse qualcuno. Nessuno.Si chinò e procedette carponi sino ad una seconda tenda. Udí rumori sospetti avvicinarsi e strisció dietro ad un divanetto.
Stette ferma ad ascoltare le parole provenienti dalla stanza affianco.
- Ti dico che era qui! Slender l'aveva mandata per uccidermi e non credo che lei scherzasse. Sai che ha tentato più volte di pugnalarmi?!
- Ben, vai in salotto e assicurati che tua sorella Ambra stia studiando. Poi, al ritorno di tuo padre, ne riparleremo con più calma.Vide Benjamin uscire dalla tenda verde smeraldo e dirigersi verso quella rossa vellutata che conduceva al salotto, ma si bloccó improvvisamente avvertendo una presenza.
Si voltò di scatto e intanto estrasse un pugnale dalla manica. Non vide nessuno. Perlustró tutta la stanza buia e a quel punto Kiara sbucó da dietro al divanetto avventandosi contro Benjamin che urló, colto di sorpresa.
Kiara fece roteare in aria il pugnale e iniziò a colpirlo infliggendo ferite piuttosto profonde. Benjamin urló ancora e una donna accorse in suo aiuto iniettando una sostanza verdognola nel collo di Kiara che deglutí e cadde sul pavimento svenendo.
Quando rinvenne era incapace di muoversi. Con la coda dell'occhio scorse il corpo di Benjamin, disteso di pancia in sotto, ricoperto di bende imbevute di sangue.
La stessa donna che le aveva fatto l'iniezione le si avvicinò e la guardó con discrezione.
- Dunque ti chiami Kiara. Si vocifera che tu sia qui per ucciderci tutti e sette, non è così? Bhe, non puoi muoverti. Estratto di verbena, mia cara. Buona morte!- la donna si avvicinò a Benjamin, probabilmente per cambiargli le bende.Kiara sentí una morsa allo stomaco, tale da permetterle di gridare a pieni polmoni.
Le sua furono grida talmente acute da far rabbrividire anche Benjamin nella fase RAM del sonno.Slender irruppe nella stanza agitando i suoi tentacoli.
Ne allungó uno afferrando la donna per la gola e scaraventandola contro il muro; con un altro avvolse Kiara, inerme sulla lastra di marmo; con un altro ancora prese Benjamin per un piede e lo trascinó fuori. Passando per il salotto, portò con sé anche Ambra che emise urla disperate.Slender proseguì verso il bosco vicino e più si addentrava nella foresta, più ovattato diveniva il suono della voce di Ambra.
Slender appese Benjamin e Ambra ai rami di due querce che si fronteggiavano, per il colletto delle camice.
Velocemente posò Kiara sul terreno, controllando che il veleno fatale non fosse giunto ai reni. Le iniettò un liquido blu e maleodorante. Poi scomparve nell'oscurità.
Trascorsero due ore, ore in cui la piccola Ambra aveva la gola secca a furia di strillare e Benjamin continuava ad agitarsi nel tentativo di cadere e scappare.
Fu allora che Kiara rinvenne per la seconda volta in quella serata.
Si scrollò la terra di dosso e puntò lo sguardo in cima agli alberi.Colpí il primo albero con tanta forza e dopo una decina di secondi si ritrovó stesa al suolo con un ragazzo la cui massa corporea era il doppio della sua, dolorante.
- Benjamin, ti sarei grata se ti togliessi da sopra di me. Sai com'è, mi stai facendo male!- asserí.
Benjamin si alzò e Kiara tiró un sospiró di sollievo.
Ambra intanto si dimenava senza che nessuno la notasse, lei era l'obiettivo principale di Slender.
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Bloodless
FanfictionInsegnami a lottare in un mondo di deboli. Insegnami a cacciare tra le intemperie della vita. Insegnami ciò che sai, sarai il mio futuro. Insegnami ciò che vedi e ciò che senti perché in pochi ne sono capaci.