Bloodless

~Hide and seek~

Benjamin si guardó attorno.

Alcune delle sue ferite cominciarono a sanguinare e Kiara si voltò di scatto.
- Copri quelle ferite o berró fino all'ultima goccia del tuo sangue!

L'odore inebriante di quel liquido, rilucente come rubini al chiaro di luna, era fastidioso; ne era attratta e sarebbe stato complicato resistervi.

Benjamin si tolse la camicia e ne strappó alcuni pezzi.
- Ho bisogno di aiuto, da solo non ce la farò mai!- esclamò osservando Kiara.
- Io non posso! Non riesco più a controllarmi come quando ero un ibrido...- abbassó il capo.
- Avanti! Girati. Credo che per cinque secondi resisterai!

Kiara si voltò spazientita e fece come richiesto, mentre i suoi occhi cambiarono colore tingendosi di blu elettrico.
Rimase a fissare Benjamin, quasi arrossendo.
- Che hai da guardare!?- chiese Benjamin divertito.
- Dobbiamo andarcene da qui! Se Slender ci trovasse, tu saresti in grossi guai ed io dovrei ucciderti, ma non voglio.
- Non vuoi?! Mi hai colpito talmente tanto da farmi svenire ben due volte stasera!
- Non era mia intenzione!- alzò il tono della voce, alquanto irritata.

Benjamin scosse il capo e si incamminó verso una meta imprecisa.
- Devo cercare mia sorella. Tu fa quel che vuoi, ma non mi seguire.
- Benjamin! Non resisterai più di un'ora senza il mio ausilio!

Benjamin rise e continuò a camminare, inoltrandosi nella foresta.

Kiara, molto velocemente, lo seguí bloccandolo per un braccio impedendogli ogni movimento.
- Sei caparbia a quanto vedo. Mia sorella è con quel mostro!- disse con un velo di preoccupazione in volto.
- È appesa a quell'albe...- si bloccó notando che la bambina era scomparsa.
- Genia! Slender vuole lei e non me!
- Ma perché?!
- È una bambina! Ha solo dieci anni! Slender i bambini li uccide.
- Che motivo ha di farlo? Non è nemmeno umana!
- Si che lo è! Solo compiuti i diciotto anni lei può subire la transizione.
- E tu cosa sei?- chiese Kiara incuriosita.
- Non lo so, i miei genitori dicono che non devo saperlo. Ma posso ad ogni modo usare le mie capacità per fare di tutto. Ho una vista acuta e grazie agli ultrasuoni percepisco la posizione delle prede...- sedette su un masso, cedendo alle suppliche di Kiara.
- Puoi fare solo questo?
- Per ora sí. Ho però un'altra dote: mentre dormo, solitamente durante il giorno, sono in grado di levitare. Non lo so spiegare, è un'azione del tutto inconscia.
- E come fai a sapere di poter levitare?
- Lo percepisco. Di solito gli umani nella fase RAM sognano e ricordano il loro sogno solo se, nel bel mezzo di uno di questi, essi entrano nella fase di dormiveglia; io nella fase di dormiveglia, oltre a sognare, sono in grado di percepire i movimenti del mio corpo, tra cui la levitazione. Mi spiego meglio: sono del tutto conscio dei movimenti che faccio ma non sono in grado di controllarli, proprio come gli umani non controllano i sogni che fanno- sorrise.
- Io avrei saputo fare anche di meglio se solo avessi riflettuto quando Slender mi propose di aiutarlo in cambio della vita del mio migliore amico! Dek non meritava che gli accadesse nulla di quello che ha subito per mano mia! Lui ha fatto di tutto per me. Avrei potuto essere qualcuno di importante. E sono finita lo stesso qui, ad "aiutare" Slender, ad uccidere gente che neppure conosco!- una lacrima le rigó una guancia e portò le mani davanti al suo volto.

Benjamin si alzò scuotendo lentamente il capo, rendendosi conto di ciò che Kiara stava affrontando; l'aiutò a rimettersi in piedi e a fare in modo che il suo respiro si stabilizzasse.

Lei non voleva uccidere.

Lei voleva nascondersi.

L'orgoglio le faceva scudo, ma la sensibilità la pressava e le strappava l'opportunità di cominciare da capo.

Il silenzio è una lama. Il silenzio è un amico.

Per lei cosa era il silenzio? Nient'altro che un misterioso fattore x che la schiaffeggiava ripetutamente con la convinzione di renderla più forte, con il risultato di aver accresciuto in lei la voglia di sopravvivere e di portare indietro un pezzo del suo passato.

Chi era lei? Nessuno.

Che ci faceva insieme a qualcuno? Niente, era una perdita di tempo e, si sa, il tempo è denaro.