-25- Jungkook

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L'altra sera, dopo aver parlato con le mie amiche, avevo deciso di andare in Italia a riprendermi il mio ragazzo.

"Ok so che non gliel'ho chiesto e che ufficialmente ancora non ci frequentiamo, ma per me lui lo è punto.".

Avevo preparato la valigia e dopo gli ultimi controlli, chiamai un taxi.

Durante l'attesa scrollavo la mia galleria, guardando le foto che avevo fatto di nascosto a Tae quando veniva in locale, ripensandoci ora, non sapevo neanche io il perché inizialmente lo avessi fatto, ma ora ne ero felice di tutto questo.

Salii sul taxi, stavo andando all'aeroporto di Incheon, avevo già avvisato tutti che sarei andato via per qualche giorno, spiegando il perché della mia improvvisa partenza, erano tutti su di giri, ma il comportamento di Jimin mi aveva insospettito, mi diceva di non farlo e di rimanere qua a Seoul, ma gli avevo che non potevo farlo non avrei aspettato un altro giorno e alla fine a smesso di insistere.

A risvegliarmi dai miei pensieri fu il tassista che mi informò che eravamo arrivati.

Pagai la corsa e una volta presa la valigia dal cofano mi diressi verso l'entrata dell'aeroporto, "Aspettami piccolo mio sto arrivando" con un sorriso e il cuore che batteva forte per l'emozione mi avvicinai al bancone del check-in <Buongiorno> dissi alla ragazza di fronte a me <Buongiorno a lei come posso aiutarla?>, sistemai la valigia vicino a me e tornai a guardare la ragazza <Volevo acquistare un biglietto per il prossimo volo diretto a Venezia>.

Accennò un sorriso e si mise al computer a cercare quello che le avevo chiesto <Sono spiacente ma non abbiamo voli diretti per l'Italia fino a dopodomani> "Cosa?!" < C-come ne è sicura nessuno prima? Anche se ha mille scali non importa, la prego devo andarci a tutti i costi> la vidi tentare di nuovo ma nulla, mi sembrava di avere il fato contro "Ma che cazzo non è possibile" mi arrabbiai leggermente <Ma come è possibile mi scusi che una compagnia aerea non abbia disponibilità di uno stupido volo prima di 2 giorni!> sbattei una mano al bancone e la ragazza si spaventò <La prego di mantenere un comportamento educato> alzai gli occhi al cielo <Chi è lei per dirmi come comportarmi? Mi trovi un volo e fine!> la ragazza mi guardò prima sorpresa e nei suoi occhi potei leggere rabbia <Allora mi stia a sentire, le ho già detto che prima di dopodomani non potrà partire e poi se continua a rispondere in questo modo e a mancarmi di rispetto sarò costretta a chiamare la sicurezza>.

Risi <Faccia se la rende felice, intanto le mi sta facendo solo perdere tempo, meglio che chiedo a qualcuno di competente> presi le mie cose e andai da un altro operatore, alla fine neanche con questo niente di fatto "So che se provo a chiedere a qualcun altro la cosa non cambia, ma tentare a sto punto" mi avvicinai per l'ennesima volta ad un'altro operatore <Scusi buongiorno mi aiuti almeno lei la prego ho bisogno di un volo, uno qualsiasi che mi porti in Italia la prego> il signore davanti a me sorrise gentilmente e provò a fare una ricerca, <Allora ragazzo diretti purtroppo prima di dopodomani nulla, se vuoi posso estendere la ricerca provando con qualcuno che abbia uno scalo là?> "Oddio qualcuno di capace esiste allora" <Si la prego e grazie infinite> dissi entusiasta, mi fece un sorriso caloroso e si rimise a lavoro.

Era passata un'oretta e sinceramente per quanto gentile fosse stato il signore, stavo perdendo di nuovo la pazienza "Ma quanto cacchio ci vuole!" sbuffai mentre picchettavo le dita sul bancone <Eccoci allora ho una buona e una cattiva notizia> "eh ti pareva cazzo!" <Mi dica> mise un foglio sul banco e inizio a spiegare <Vedi allora c'è un volo che parte per New York 3 scali uno è a Venezia..> "Oooook qual'è l'inculata" pensai <Ma non parte prima di domani mattina all'alba quindi mi spiace ragazzo ma nulla di fatto oggi>.

Veramente il destino voleva punirmi, risposi scocciato <Non è possibile ma uno cosa deve fare per prendere un aereo cazzo!> il signore davanti a me si accigliò <Ragazzo moderiamo il linguaggio> mi arrabbiai di più <No mi sono scocciato! Sono 4 ore qua dentro e non ho combinato niente e mi dice anche di moderare il linguaggio> lo vidi fare cenno con la testa a qualcuno e mi ritrovai due tizi al mio fianco <Portate fuori questo ragazzo a prendere dell'aria fresca magari ritrova anche l'educazione!> uno dei due mi afferrò per il braccio dopo aver emesso un suono di assenso <Mollami subito!> e mi levai via la sua mano di dosso <Io non me ne vado da nessuna parte> il tizio mi afferrò per il braccio tirando verso l'uscita, cercai di liberarmi e dopo un paio di tentativi riuscì nella mia impresa <Ma come cazzo ti permetti, vedi di non toccarmi più> lo minaccia puntandogli il dito contro.

<Jungkook?>

"Non è possibile non può essere" mi girai, non potevo crederci, Taehyung era proprio qui davanti a me, ditemi che non è un sogno.

Lo guardai e lui si avvicinò a me <Jungkook che ci fai qua? E perché stavi litigando con loro?> aveva un tono preoccupato, nel mentre quelli della sicurezza vedendo che mi ero calmato si allontanarono, ma credo che comunque mi tenessero d'occhio per intervenire per qualsiasi cosa.

Ma tornando a noi.

Non potevo crederci, il mio piccolo era qua davanti a me <Ehi stai bene?> e lì lo presi e lo abbracciai forte <Piccolo mi sei mancato.... volevo farti una sorpresa venendo da te... ma sembrava che il destino non lo volesse e ora capisco il perché!> ridacchiai allegramente, ma poi mi accorsi che Tae era rimasto come paralizzato dal mio gesto e allora sciolsi l'abbraccio <No!> lo guardai sorpreso <Non allontanarti di nuovo, mi sei mancato anche tu Kookie> i suoi occhi erano pieni di lacrime e nel mentre stava singhiozzando, allora lo avvolsi di nuovo tra le mie braccia e prontamente lui ricambiò il gesto, mettendo le sue braccia allacciate al mio collo e lì mi sentii di nuovo completo.

Potevo finalmente sentire di nuovo quella sensazione di casa che solo lui poteva darmi.

Lo staccai leggermente solo per afferrare a coppa il suo viso e asciugare con i pollici le poche lacrime rimaste.
<Non piangere piccolo, i tuoi occhi non sono fatti per essere tristi, anzi me lo fai un sorriso?> chiesi dolcemente al ragazzo dai capelli argento, come un bimbo si passò la manica della felpa sugli occhi come ad eliminare la tristezza e poi mi regalò uno dei suoi bellissimi sorrisi a scatoletta "Dio quanto sei bello" <Tata?> lui mi guardò attentamente <Si Kookie?> lo avvicinai di nuovo a me <Sei bellissimo> e il suo viso si imporporò <Yaa ma che dici dai mi metti in imbarazzo così!> risi di gusto e poi depositai un bacio sulla sua soffice guancia <E' il caso che andiamo che dici?> presi la sua roba assieme alla mia, lo presi per mano facendo intrecciare le nostre dita e sorridendo uscimmo dal li.

"Finalmente di nuovo assieme!"

Press start for loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora