Nolan mi condusse in infermeria, una stanza piccola e stipata , con un lettino per pazienti e una piccola scrivania. Mi fece sedere sul lettino mentre lui si occupò di prendere delle bende e del disinfettante da alcuni armadietti. Mi chiese di raccontare cosa fosse accaduto nella foresta e così feci, e lui rimase impassibile al mio racconto:
-ho capito. Avete corso un rischio andando verso il confine, dovevate prevederlo- a sentirlo mi sembrò una critica verso la nostra prestazione, la mia prestazione. In effetti avrei dovuto seguire più il mio istinto che ascoltare Elia o Glauco, e per questo ero infuriato con me. Non sopportavo fossi stato colto impreparato, ma soprattutto che mi fossi affidato alla superficialità di altri. Sapevo della cautela che sarebbe servita ma ciò non tolse che fossi rimasto incurante.
-Lo so, alfa- non dissi altro, turbato di come si fosse tramutata la prova. Nolan non rispose ma si avvicinò a me, in una prossimità allarmante, direi intima, che mi rese un po' nervoso. Mi sentivo vulnerabile specie perchè avevo solo dei pantaloncini addosso e un braccio sanguinante. Nolan fu calmo, mi prese il braccio con cura e cominciò a tamponare con del disinfettante.
-ah, cazzo!- Imprecai alla sensazione di bruciore ma Nolan rafforzò la presa intorno al mio braccio:
-sta fermo. Non fare il bambinone- continuò a medicare la ferita ma non potei che corrucciare la fronte a sentirmi chiamato bambinone
-Questo bambinone se l'è vista con un lupo solitario- dissi con sottile sarcasmo
- Questo bambinone è molto coraggioso- disse Nolan con un sottile sorriso. Dalle sue parole fui momentaneamente zittito e lasciai che queste si impressero nella mia mente; benché mi rincuorarono non volli cedere al suo complimento e non dissi nulla. Guardarlo all'opera era una cosa estremamente curiosa; metteva cura nell'avvolgermi la benda e le sue dita fredde e ruvide a contatto con la mia pelle calda mi davano una sensazione fastidiosa ma anche piacevole, non saprei come interpretarla. I suoi occhi erano attenti, e una piccola ruga solcava la fronte aggrottata ma nel complesso restituiva una visione piacevole.
Restai in silenzio per i minuti restanti alla medicazione, compiacendomi del suo tocco, finchè Nolan terminò:
- Grazie alfa Nolan, davvero. Non dovevi disturbarti, io...-
- Oh dovevo, non c'era più altro personale- disse con sfacciataggine, mista a divertimento
-divertente. Beh, mi spiace di aver disturbato sua graziosa eminenza - dissi con ostentato dispiacere, cosa che Nolan trovò buffa.
- Sei audace a fare lo spiritoso con il tuo futuro alfa. Vuoi forse sedurmi per diventare guerriero?- Udire quelle parole assuefò in me ogni forma di diletto e riso e pensai a come fossero state mal interpretate le mie azioni finora. Credeva che lo assecondassi perché mi agevolasse nelle selezioni? Pensava stessi fingendo con lui? Un senso di pentimento e colpa mi passò per la mente perchè in effetti Nolan non poteva che interpretare in quel modo le mie azioni e io stupidamente non me ne stavo rendendo conto.
-Non farei mai una cosa del genere. Io...ah, mi dispiace, non volevo dare questa impressione. Forse è 'meglio che vada .- Con ciò scesi dal lettino per dirigermi alla porta , se non che Nolan mi venne incontro e mi prese per il polso :
-Cos....ehy, ehy, aspetta, Eren- fu la presa salda o forse la mia cedevole volontà a farmi arrestare- ho detto una cosa stupida. perdonami. Lo so che non lo faresti mai. Ho parlato a sproposito
.No, è colpa mia, alfa. Comunque dovrei raggiungere le altre reclute, davvero- mi sciolsi dalla sua presa e lui non fece resistenza. Lo guardai per poco ma alla fine uscì, ferito nell'orgoglio ma non solo. Oramai tutti erano improntati verso l'utilità, ma se io avessi voluto altro? Anche se Nolan si era pentito di ciò che disse, non tolse il fatto che lo pensasse, anche se ero lungi dall'approfittarmi di lui. Mi ero solo sentito a mio agio, tutto qua, ma compresi che mi sarei dovuto contenere e mantenere le formalità necessarie. Quando raggiunsi la folla di reclute, compresi che la voce di un omega ferito si fosse sparsa rapidamente, al che credetti fosse colpa di Glauco. Mi feci spazio tra i compagni per raggiungere la parete con appesa un tabellone di punteggi. Cercai il mio nome e quello del mio gruppo per scoprire di essere arrivati terzultimi in classifica; in effetti la prova si basava sulla rapidità d'esecuzione e in fondo il mio gruppo aveva perso molto tempo con quel lupo solitario. Mi stupì solo di non essere arrivato ultimo, anche se fu un'amara consolazione. Se avessi voluto passare la prima selezione mi sarebbe occorso eccellere nella prova successiva, o altrimenti sarei stato squalificato. L'angoscia che mi piombò addosso fu un colpo per la mia speranza, che si accavallò alla delusione che ricevetti con Nolan. Ammetto che fui sorpreso dal modo con cui reagì alla mia risposta; la sua stretta fu salda, che una volta scioltasi sembrò avesse lasciato la sua impressione sulla mia pelle. Il mio battito era aumentato, teso dall'aver suscitato quella reazione in un alfa.
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il suo guerriero
RomanceEren dovrà competere contro tutti per poter diventare guerriero e coronare il suo più grande sogno, ma non si aspetterà di trovare proprio il suo compagno durante le selezioni, specie trattandosi del futuro alfa del branco, Nolan Castelli. Sarà tr...