La mattina dopo mi svegliai con Eren affianco, tanto vicino da poter sentire ogni suo respiro e ammirare le sue lunghe ciglia, al che inconsciamente ne sorrisi, specie notando il marchio che gli lasciai sul collo. Sapevo che Eren fosse mio compagno di vita e quel marchio avrebbe eternamente consacrato il nostro amore, nonchè reso più solido e connettivo. Vederlo dormire affianco a me mi fece sentire sereno e tranquillo, come mi trovassi in un punto perfetto della mia vita, in un no stato per cui non dovevo apparire null'altro che me stesso. Gli accarezzai un poco la guancia, ed Eren mi diede un genuino sorriso:
-da quant'è che sei sveglio?- gli chiesi con la mia voce di primo mattino, la quale credo stupì Eren per il modo in cui mi guardò per poi dire:- non da molto...- sbadigliò a lungo per poi avvicinarsi a me, al che colsi l'occasione per baciarlo e sentire emozioni in modo più amplificato di prima:
-hai dormito bene?-
-mh-mm-
-ti fa male la schiena?-
-ovvio che no- mi disse con più imbarazzo, cosa che trovai genuinamente carina per poi riprendere ad accarezzarlo:
-oggi non devi andare alla casa del branco?- mi chiese una volta che guardò la sveglia puntata sulle 9:00
-mm, devo solo fare alcune cose- dissi a malavoglia, non volendo separarmi da lui: le- farò in un altro momento-
-pf, ma sentilo-
-e poi voglio restare col mio compagno- lo avvolsi a me, mentre il suo viso mutò in un'espressione morbida, dolce, che ammetto mi sciolse il cuore:
-anch'io- mi disse riprendendomi a baciare.
-Nolan?- dopo un po' riprese
-dimmi piccolo-
-ora che cosa succederà al branco?-
-cosa intendi?-
-ora che siamo compagni il branco lo saprà e magari...si, magari sembrerà strano che un guerriero e l'alfa siano compagni, specie se è quello che ha vinto le selezioni-
-cosa pensi piccolo?- mi sorse un dubbio improvviso a vederli fare una domanda del genere.- credi che qualcuno userà la giustificazione che siamo compagni per spiegare perchè tu sia guerriero?- realizzarlo mi fece salire una rabbia improvvisa, di cui Eren si accorse subito:
-si, insomma...e poi parlo anche per il processo...non so se sia il caso che si sappia lì-
-Eren- gli presi il volto per cercare di comunicargli in modo trasparente le mie parole: - se qualcuno oserà accusarti ingiustamente o farti del male in altro modo, lo ucciderò io stesso.-
-n-non credo sia necessario. Ma grazie-
-Ora basta pensare a questo, cosa ti ho detto sul non sminuirti?-
-mm, hai ragione- socchiuse infine gli occhi per avvolgersi a me:
-vorrei restare ancora così- mi disse con finta voce assonnata
-va bene, piccolo - lo strinsi a me, e così rimanemmo per altro tempo indefinito.
Fu una chiamata a interrompere quella pace mattutina e che mi costrinse a sciogliermi da Eren per rispondere:
-papà?-
-Dove sei Nolan, perchè non sei in ufficio?-
-E' una lunga storia..-trattenni un sorriso al pensarci-che succede?-
-Stanotte la compagna di Laerte e Glauco hanno tentato la fuga dal branco ma i guerrieri li hanno riconosciuti e fermati in tempo. Credo volessero rifugiarsi in un altro branco ma ad ogni modo ora sono sotto detenzione.- il mio stato d' animo mutò immediatamente ed Eren se ne accorse subito dato il nostro neonato legame, al che prestò attenzione alla chiamata: - va bene papà, arriverò tra poco per parlarci-
-No Nolan, Sibilla non ha parlato da quando è stata catturata. Glauco ha detto che vuole parlare solo con Eren-
-come!?-
-Dove si trova? fallo venire qui, altrimenti Glauco non parlerà con nessuno-
-stai scherzando vero? non lo porto là- sapevo di avere gli occhi di Eren puntati addosso ma l'idea di metterlo vicino a Glauco mi agitò parecchio- non farà quello che vuole. Ci parlerò io come suo alfa- finì la chiamata, decisamente più alterato se non che Eren si avvolse intorno alla mia schiena:- Nolan, lascia che ci par..-
-non pensarci neanche- lo interruppi per quell'idea insensata:- Perchè no? cosa potrà mai farmi?sono più forte io di lui, e poi se vuole parlare con me ci sarà un motivo-
- non mi importa, fa troppe pretese per essere uno che ha appena tentato la fuga. Sarà con me che dovrà fare i conti- mi alzai, mettendomi i pantaloni buttati a terra, voltandomi poi verso di lui -a cosa pensi?-mi venne genuino dirlo, ma Eren fu sorpreso di tale domanda:; mi avvicinai a lui, accarezzandogli i capelli:- sento tutto, lo sai. Così come te. Ora siamo uniti come compagni- fu strano dirlo ad alta voce, come per darmi una seconda rassicurazione e lui prese a baciarmi il palmo della mano:- lo so.- prese la mia mano per intrecciarla con la sua mentre io rimasi a contemplarlo nella sua bellezza naturale e spoglia, e non potei che addolcirmi a quella visuale:
-lascia che ci parli, Nolan. In fondo sono coinvolto anch'io, e poi...vorrei anch'io parlargli-
-perchè dovresti parlargli?- non volli avvicinarlo a Glauco ma lui era in evidente disaccordo:
-so che c'entrano loro, con l'incidente. Oggi ci saranno i funerali di Dario, quindi...volevo solo sapere una cosa da lui... ho bisogno di sapere.- era onesto, un po' rattristito e benchè non fossi del tutto ancora convinto, gli dissi- solo mezz'ora-
-cosa?-
-solo mezz'ora ti lascerò con lui. Non di più-
-grazie Nolan-
-ringraziami in un altro modo- Eren si alzò dal letto, lasciando che e lenzuola cadessero e svelando il suo corpo turgido, per avvolgersi a me e baciarmi con affetto; gli strinsi le braccia intorno alla vita, godendo di ogni suo contatto, e pregai di prolungare quegli istanti effimeri per un po' sebbene dovemmo andare.
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Alla casa del branco ci fu un via vai di personale, i guerrieri sorvegliarono l'ingresso per l'edificio e Percival e Cesare l'entrata delle prigioni sotterranee:
-Ancora niente?- Dissi a mio padre una volta che lo vidi:
-no, Sibilla è ancora muta. Glauco... beh, lo sai-
-Qualcuno ha avvisato Laerte?-
-no, ma presto lo verrà a sapere quando terrà la sua chiamata di diritto. Per ora Nolan serve che tu informa gli altri alfa, e che prepari tutto per il processo di domani. Inoltre...- mi squadrò un poco, prima con un sguardo dubbioso per poi dissiparsi in stupore:- Non dirmi...-
-papà, non è il momento qui, in corridoio. Parliamone in privato- sapevo avesse colto qualcosa di diverso in me, nell'odore mio o in quello di Eren, e l'olfatto di un alfa era il più sensibile di tutti, non poteva certo trattarsi di un errore.
-Eren- mi rivolsi infine a lui, raccomandandogli quanto ci eravamo detti:
-si, si, non preoccuparti- mi disse infine, sebbene fossi tutt'altro che sereno al pensiero di avvicinarlo a Glauco o qualunque altro Delmonte, sebbene infine lasciai che Percival e Cesare lo condussero al piano di sotto.
Sarebbe stata una mezz'ora intensa per il mio cuore.
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il suo guerriero
RomanceEren dovrà competere contro tutti per poter diventare guerriero e coronare il suo più grande sogno, ma non si aspetterà di trovare proprio il suo compagno durante le selezioni, specie trattandosi del futuro alfa del branco, Nolan Castelli. Sarà tr...