Nolan

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-Eren!- lo guardai cadere a terra e la mia prima reazione fu quella di avvicinarmi a lui. Le voci andarono a scemarsi, Glauco era l'unico che si scuoteva animatamente e benchè mio padre mi chiamasse mi accostai vicino a Eren, sopraffatto dalla paura. Il battito c'era, ma molte erano le ferite, non tutte visibili per il pelo folto che le copriva, e la cosa mi metteva in uno stato d'allarme insormontabile. Mi avvicinai al suo muso, lo accarezzai come mio unico conforto, per poterlo toccare dopo quell'angosciante lotta che mi teneva in costante trepidazione. 

-Eren, ehy, svegliati, andiamo. Svegliati Eren, ti prego- soffrivo a vederlo così ma se non si fosse rialzato, qualcuno avrebbe potuto constatare che la lotta fosse finita in pareggio  ed io volevo togliere ogni tipo di dubbio. Andiamo, andiamo.

-mm...m- gli occhi gli si aprirono lentamente, la pupilla si dilatò e si guardò intorno.

Eren, ehy, eccomi, ascolta me. Devi alzarti ok? Puoi farlo? Entra dentro o qualcuno farà critiche. Un ultimo sforzo e tutto sarà finito, andiamo. - pregai internamente perchè si rialzasse e così fece, seppur con visibile sforzo, che venne accompagnato dalle urla di acclamazione del pubblico. Ero così fiero di lui, si meritava ogni elogio dal pubblico, ma fui in costante pensiero se stesse bene, al che dissi a mio padre: - Lo porto in infermeria,  ha bisogno di me- mi osservò con certa intensità per poi acconsentire- Voi guerrieri scortate la recluta Delmonte fuori.-  Anche Glauco si era acquietato, decisamente provato  dalle ferite subite,  mentre io mi diressi con Eren fino all'anticamera, e solo una volta abbassata la saracinesca Eren cedette nuovamente a terra. 

-Ehy, ehy-  mi accovacciai vicino a lui, accarezzandogli il muso.- ascoltami, devi ritrasformarti altrimenti non riesco a portarti in infermeria, ok?- avevo un'angoscia nel vederlo in quello stato,  e tanto avrei voluto assalire Glauco nel mentre della sfida ma alla fine Eren annuì debolmente e si ritrasformò in umano. La pelle nuda mostrava i tagli che altrimenti a fatica si sarebbero visti col pelo ed io prontamente lo avvolsi in una coperta là presente, sollevandolo da terra. 

-Ah..mm- Eren gemeva e sudava notevolmente- shh, piccolo, adesso ti porto in infermeria. Sei stato bravo Eren, sapevo che ce l 'avresti fatta-  sentivo il suo fiato debole sul petto ma volli rassicurarlo sul buon esito della sfida, forse consolando anche me stesso. Giunti in infermeria lo poggiai sul lettino di gomma mentre lentamente cercai di scoprirlo dalla coperta per vedere le ferite: 

-Fermo, fermo- Eren ritrasse la coperta decisamente a disagio- che fai? 

- devo vedere le ferite, stai perdendo ancora sangue.- mi avvicinai ma lui scostò la mia mano -uh...credo che serva Gaius, l'infermiere- 

-lui e gli altri si stanno già occupando delle reclute ferite, andiamo fammi vedere. - Eren cominciò a fare una smorfia di dolore e stendersi sul lettino mentre cercava di trattenere dal lamentarsi- Eren,  dove ti fa male? parlami- 

-la spalla...- Scostai la coperta e scorsi il segno delle fauci di Glauco sulla spalla destra, quella che era stata azzannata, al che cominciai a frugare tra le medicine negli sportelli, traendone tintura di iodio, bende e garze e disinfettante .

-brucerà un po'- lo avvertì prima di poggiare una garza con unguento e disinfettante.

-Ahhhh brucia bruciaa- 

-shh lo so, ho quasi fatto-  Eren nascose il volto mentre io continuai a ungere, pulire e bendare la spalla, assicurandomi di applicarvi la massima cura. 

-qui ho fatto, fammi vedere il resto- Eren era visibilmente imbarazzato ma percepivo che sentisse ancora male, al che abbassai ancora la coperta, scoprendo il petto e rivelando lividi fino all'inguine: un atro taglio correva sul fianco, meno profondo dell'altro ma comunque grave.

il suo guerrieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora