Capitolo 2

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Si svegliò due ore dopo. I suoi occhi si posarono subito sulla tua figura addormentata sul divano adiacente a lui. Una coperta era drappeggiata sul suo corpo, sorrise, gliel'avevi regalata tu qualche anno prima. Fece del suo meglio per stendere con cura la coperta su di te, ma il suo piede rimase incastrato nel tavolo e cadde in avanti. Le sue mani si posarono immediatamente sui braccioli del divano. Ed è allora che tu emettesti un piccolo sussulto quando i tuoi occhi si aprirono e incontrarono a pochi centimetri dal tuo viso i suoi. Mantenesti lo sguardo per alcuni secondi con i suoi occhi, abbastanza tempo per riconoscere che era tornato l'uomo dai 26 anni. Abbastanza per farti capire che era ancora bello come sempre, abbastanza da farti impazzire il cuore come faceva al liceo e all'università quando passavate il tempo insieme.

Lui si schiarì la gola e si ritirò indietro. "Scusami." Disse lui, senza guardarti.

"È tutto okay. Sono felice che tu stia meglio ora."

"Quanti anni avevo?" Chiese lui, sembrando un po preoccupato.

"9." Rispondesti tu. Vedesti la sua preoccupazione farsi strada sul suo volto e la sua delusione crescere ancor di più.

"Come sei riuscita a convincermi a prendere quella roba? Il me di 9 anni odiava le medicine." Chiese lui, cercando di smorzare la sua preoccupazione con quella battuta.

"Beh, conosco la sua debolezza." Dicesti tu facendogli poi l'occhiolino. "In ogni modo anche l'uomo dai 26 anni sembra che le odi perchè non mi ha chiamata in anticipo per le medicine." Allora ti alzasti e ti avvicinasti ad uno dei suoi armadietti. "Queste dovrebbero bastare per tre mesi. Ma viste le circostanze, forse un mese e mezzo. Assicurati di dire a Taehyung di chiamarmi in anticipo questa volta, okay? O sarò costretta a chiamare io, forse dovrei farlo la prossima volta." Divagasti tu ma lui non prestò particolare attenzione a ciò che stavi dicendo.

"Qual è la mia debolezza?" Chiese lui.

"Cosa?" Chiedesti tu guardandolo. Lui si appoggiò sul bordo della scrivania, il che lo fece sembrare più sexy e intimidatorio. Ma niente di tutto quello ti turbò.

"La debolezza del me di 9 anni." Disse lui.

"Ti sei dimenticato che avevi una cotta per me quando avevi 9 anni? In ogni modo l'ho utilizzata a mio vantaggio." Dicesti tu per poi alzare le spalle.

"Che cosa hai fatto?" Chiese lui.

"Wow, mi fai sembrare una predatrice." Dicesti tu offesa e lui alzò gli occhi al cielo. "Ha chiesto solo un bacio sulla guancia, tutto qui."

"Quindi mi hai baciato?" Chiese lui, alzando un sopracciglio in modo arrogante.

"Corretto. Ti ho baciato. Scusa se questo ha rovinato il tuo essere single e scusami se non sono una di quelle modelle sexy che ti piacciono tanto. Ma ti ho salvato la vita, e ora penso di meritarmi una pausa."

Lui si alzò dal tavolo e si avvicino a te. E alla fine, le sue braccia ti intrappolarono tra l'armadio e lui stesso. "Perché mi hai baciato?"

"Perché quello era l'unico modo per farti prendere la medicina." Rispondesti tu con un viso serio. Namjoon aveva sempre creduto che utilizzando la sua postura e il suo sguardo convincente con ogni persona potesse funzionare, ma con te era diverso.

"Quindi non hai provato niente?" Chiese lui con un sorrisetto. E tu lo spingesti leggermente.

"No. Non mi permetto di provare niente quando sono vicina a te."

"Perché?" Chiese lui, inclinando la testa innocentemente.

"Lo sai il perché, Kim Namjoon, non comportarti in modo innocente." Ridesti tu. "Esci con top model e attrici. Io sono solo la tua migliore amica. E hai chiarito la cosa tu stesso e onestamente, dovrei essere offesa per questo più di quanto non lo sia già, ma sono comunque troppo occupata per uscire con qualcuno." Dicesti tu alzando le spalle. "Oh, meglio che vada." Dicesti tu guardando l'orologio.

"Dove stai andando? Ti accompagno." Disse improvvisamente Namjoon.

Scuotesti la testa e poi parlasti. "Tornerò in clinica, Jungkook avrà un sacco di cose tra le mani da svolgere e io dovrei tornare là ad aiutarlo. Tu rimani qui e torna a lavoro, signor Kim."

"T/N, stai bene, vero?"

"Perché non dovrei stare bene? Pensi che una cosa del genere possa rendermi triste? Amico, abbiamo passato cose peggiori, ricordi? Ora vado." Dicesti tu, per poi chiuderti la porta alle spalle non lasciandogli l'ultima parola. Namjoon fissò la porta, ma non ci rimase molto. In quel momento gli era tornato in mente il giorno in cui gli avevi confessato i tuoi sentimenti, ricordava perfettamente come ti aveva rifiutata, una risposta superficiale, tu sei la mia migliore amica, ti aveva detto. Poi alla fine tornò alla sua scrivania e riiniziò a lavorare.

Fuori dalla porta, Taehyung ti salutò di nuovo. "Dottoressa Jeon, ancora una volta, le chiedo scusa. Non succederà la prossima volta." Disse lui, chinandosi vigorosamente.

"È tutto okay. Prenditi cura di lui e di te stesso, okay?"

"Si. Oh e prima che tu vada, puoi salutarmi Jungkook?" Chiese lui timidamente. Tu ridesti e annuisti, era un giovane amore quello di loro dur. In ascensore e durante la camminata verso la tua macchina, ti ricordasti che stavi bene e che tutto stava andando al meglio. Era tutto tornato alla normalità con lui e da parte tua non vi erano sentimenti. Quest'ultima cosa però era vera per la maggior parte del tempo, ma quando ti ritrovavi da sola, non potevi fare a meno di chiederti cosa sarebbe successo se lui non ti avesse rifiutata. O cosa sarebbe successo se avessi smesso tu stessa di parlargli completamente. La tua vita sarebbe stata migliore? Probabile. Ma la sua vita non sarebbe stata un granchè, per questo eri rimasta a occuparti di lui, da dietro le quinte. Dopo il rifiuto avevi messo su una maschera con un bel sorriso, anche se era difficile mantenerla visto che lui usciva con le ragazze più carine del mondo. Quelle con i soldi, con la fama, quelle con un corpo da favola e con del senso dell'umorismo. Quelle erano il suo tipo ideale e tu non appartenevi a nessuna di quelle categorie.

Una volta tornata Jungkook fece del suo meglio per non essere arrabbiato con te, anzi divenne estremamente appiccicoso non appena gli promettesti che lo avresti portato a mangiare del pollo a cena. La clinica rimase occupata per il resto della giornata ed entrambi alla fine eravate esausti. I tuoi genitori erano fuori città, quindi Jungkook era rimasto con te per un mese intero. Affermava di essere un uomo adulto ma non poteva ancora passare un giorno senza bere il suo latte alla banana.

"Come sta Namjoon hyung?" Chiese lui. Sin da quando era più giovane, Jungkook ammirava Namjoon perchè per lui era una guida e spesso lo aiutava. Namjoon allo stesso modo gli voleva bene come se fosse il suo fratellino. Tant'è che Jungkook fece coming out per la prima volta con Namjoon. Fu commovente sentire come Namjoon lo confortasse e lo accettasse con amore ed entusiasmo.

"Lui sta bene. È vivo e respira. Gli ho fatto la scorta di pillole, speriamo che non succeda di nuovo." Rispondesti tu.

"E tu?" Chiese lui.

"Io ho fame. Non vedo l'ora che arrivi il pollo." Dicesti tu, già con l'acquolina in bocca. L'aroma del ristorante ti fece brontolare lo stomaco, implorando di avere del cibo.

"No. Noona, intendevo, come stai tu?" Chiese lui di nuovo. Tu sospirasti, poichè avresti voluto evitare l'argomento. Era ovvio che sapesse in fondo come stavi. Ogni volta che incontravi Namjoon, era come se una parte di te rimanesse con lui.

"Sto bene, Kookie. Starò bene, presto." Dicesti tu in forma di una promessa.

Mono_l1sa

ʜᴏᴜsᴇ ᴏғ ᴄᴀʀᴅs - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora