Capitolo 12

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"Signore, posso aiutarla in qualcosa?" Chiese l'addetto alle vendite. Namjoon si guardò intorno, scuotendo la testa.

"Voglio fare la proposta ad una persona e voglio qualcosa di speciale." Rispose lui. "Qualcosa che è perfetto per lei."

L'addetto alle vendite sorrise affettuosamente, pensando a quanto fosse romantico Namjoon, visto che sembrava fosse così dedito e determinato sulla scelta dell'anello. Nel mondo in cui si comportava, vedeva, un'importanza davvero enorme per la sua futura moglie. Passò ore e ore al negozio finchè non trovò quello che pensava sarebbe stato abbastanza vicino alla perfezione per te, anche se nulla poteva avvicinarsi a incapsulare la tua vera essenza secondo lui. Alla fine, con la scatola in mano, si diresse verso la tua clinica.

 Mentre stavi pulendo il posto, con la fronte imperlata di sudore e i capelli in disordine, Namjoon entrò nella clinica, ma il tuo aspetto non lo turbò, niente secondo lui poteva renderti brutta. Non appena lo notasti sulla porta trasalisti. "Che ci fai qui? Non ci dovevamo incontrarci domani per comprare il vestito?" Chiedesti tu. Lui si avvicinò senza darti una risposta. Ti asciugò delicatamente il sudore e ti sistemò i capelli. Vedendoti in quello stato, aveva deciso che non voleva più trattenere i suoi veri sentimenti.

"Volevo vederti, per chiederti una cosa."

"Di che si tratta?" Chiedesti tu. Namjoon allora tirò fuori la scatolina dalla tasca e la aprì. Il diamante brillò sotto la luce e la tua mascella cadde dalla sorpresa. "Namjoon..."

"So che mi avevi detto di non comprarti un anello o di non farti la proposta. Ma voglio fare le cose per bene, anche se è solo una messa a punto. Voglio comunque darti il matrimonio che desideri, anche se non è con me." Disse lui onestamente. Trattenesti le lacrime, non potevi permetterti di ammorbidirti e tuffarti in mezzo a quelle forti emozioni. No, dovevi scrollartele di dosso.

"Namjoon, questo è un bellissimo anello e lo accetterò. Ma non devi fare altro per me, è stata una mia decisione. Per favore, torniamo a com'eravamo prima. In fondo tra di noi non è cambiato niente. Tutto questo non è reale." Dicesti tu. Namjoon in quel momento si sentì confuso e ferito. Lui in fondo voleva che fosse reale tutto quello. Per così tanto tempo aveva eretto dei muri per bloccare i suoi stessi sentimenti e 2 minuti prima era pronto a far saltare in aria quei muri per far uscire tutto, ma in quel momento tu avevi cementato di nuovo quei muri. "Tutto questo non è reale." Dicesti nuovamente tu. "Ci vediamo domani." Quando se ne andò in silenzio, guardasti l'anello e ti sentisti persa per quello che significava.

La mattina seguente, uscì una dichiarazione sul tuo matrimonio imminente. Il mondo era in fermento. L'avevi già detto in anticipo alla tua famiglia in modo che non si spaventassero. E ovviamente non avevi detto loro la verità, altrimenti avrebbero obiettato. Ma avevano detto che per loro quello era il destino, perchè tu non potevi vivere senza Namjoon. Erano felici per te ed anche Jungkook. Quest'ultimo era entusiasta che le sue due persone preferite finalmente erano finite felicemente insieme. Ogni volta che lo guardavi però ti sentivi in colpa e non potevi farci niente.

Ti incontrasti con Namjoon ad una boutique, quando arrivasti lui era già nel camerino privato, seduto sul divano. Il direttore della boutique non appena ti incontrò ti portò dentro. Namjoon era più tranquillo del solito, mentre ti aspettava giocherellando con le sue dita. Quando ti vide con la coda dell'occhio, forzò un sorriso. "Ehi, stai bene?" Chiedesti tu. Lui annuì senza dire una sola parola. Per tutto il tempo rimase sul divano mentre tu cercavi il vestito. Il direttore ti aiutò a sceglierne alcuni da provare.

Il primo era un abito da ballo. Era carino ma non proprio nel tuo stile, ma comunque glielo mostrasti. "Cosa ne pensi?" Chiedesti tu. Lui deglutì, non aspettandosi di vedere come fossi carina vestita di bianco. In fine si schiarì la gola.

"È okay." Rispose lui, non volendo sembrare che gli importasse così tanto. Se a te non importava il matrimonio, forse avrebbe dovuto non interessargli neanche a lui. "È troppo gonfio." Aggiunse lui.

"Concordo." Anche i successivi abiti non andarono bene. La cosa che ti mise un po a disagio era il fatto che Namjoon sembrasse che non volesse essere lì, il che era strano visto che la sera prima, quando ti aveva portato l'anello, sembrava piuttosto contento. Ti sentisti senza speranza finché non ti mettesti l'ultimo abito. Abbracciava perfettamente la parte superiore del tuo corpo e aveva una gonna un po fluida. Il materiale satinato sembrava fresco al tuo tocco. La scollatura a cuore mostrava perfettamente la tua clavicola. Namjoon quando ti vide uscire dal camerino lasciò cadere il telefono. Non riusciva a toglierti gli occhi di dosso.

"Lo adoro." Disse senza pensarci e dopo si coprì la bocca. "Voglio dire, ti sta davvero bene." Disse schiarendosi la gola.

"Lo adoro anche io." Dicesti guardandoti allo specchio. Il direttore ti mise il velo come tocco finale e finalmente ti rendesti conto che ti stavi per sposare. Namjoon si alzò dal divano e si mise al tuo fianco. Guardandoti sentì il suo calore esplodere dentro di sè per quanto fossi perfetta e per quanto lo volesse davvero fare con te quel passo. Ma tu avevi già preso una decisione e gli avevi detto chiaro e tondo che tutto quello non era reale, e lui doveva rispettarlo.

Il matrimonio ebbe luogo un mese dopo in un piccolo locale. Namjoon aveva detto a suo nonno che volevate qualcosa di piccolo e intimo piuttosto che qualcosa di grande. Il posto era una sala da ballo, ovvero dove entrambi avevate avuto l'occasione di ballare insieme al ballo di fine anno. Quel giorno lui aveva deciso di ballare con te invece che con altre ragazze, ed era stata forse per lui la scelta più semplice, almeno così pensavi. In ogni modo, solo una piccola parte della famiglia era stata invitata al matrimonio.

Namjoon invitò anche Seokjin per suonare il piano e il più anziano accettò volentieri. Suonò magnificamente la marcia nuziale affiancato dal suo amico Yoongi. Il resto dei ragazzi era presente quando iniziaste a leggere i voti.

"Kim Namjoon. Per quanto sdolcinata possa sembrare, sei il mio migliore amico. Sapevo chiaramente che avrei passato la mia vita ad amare solo te. Quando stavo male eri lì, in quei momento mi hai sollevata e mi hai incoraggiata a usare le mie gambe per continuare a camminare. E alla fine mi sono cresciute persino le ali e io stessa le ho costrette a volare verso di te. E per il resto della mia vita, continuerò a inseguirti. Ti amo." Le tue lacrime alla fine uscirono dai tuoi occhi e lui colse subito l'occasione per asciugartele e per accarezzarti le guance. Le parole che avevi detto erano vere, erano per lo più delle cose che volevi dirgli da molto tempo. E a tua insaputa, era ciò che voleva dirti anche lui. Quelle parole che stavate tirando fuori in quel momento erano parole che avevate seppellito nel profondo del vostro cuore. 

"Jeon T/N. Io ti considero più della mia migliore amica. Quando sono intrappolato nell'oscurità, tu sei la mia luce. E sei anche la mano che mi riscalda ogni volta che mi chiudo nella mia tempesta. Non pensavo di meritare il tuo amore e ancora non penso di meritarmelo. Ma adesso, ti voglio dire questo. Sono veramente e totalmente innamorato di te."

Mono_l1sa

ʜᴏᴜsᴇ ᴏғ ᴄᴀʀᴅs - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora