Ci pensi mai?

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La stanza era buia e silenziosa.

Neanche la luce lunare riusciva a filtrare dagli spiragli sottili delle tapparelle.

Il respiro lento di Manuel era l'unica cosa udibile in quel momento. Con piccoli sbuffi che gli uscivano leggeri dal naso, le palpebre abbassate e il viso stranamente rilassato.

Simone invece era supino, con le mani intrecciate tra loro.
Gli occhi aperti, che faceva giri di pensieri nella sua testa, arrivando a crearsi dubbi e paranoie di cui era uno specialista.

Avrebbe tanto voluto guardare le stelle, cercando una risposta in quei puntini luminosi che tracciavano una mappa immaginaria che avrebbe volentieri seguito, magari si sarebbe rilevato il percorso più facile.

Ma sopra di lui c'era solo un triste soffitto, niente luce a dargli speranza.

Così decise di rompere le palle all'unica persona che lo avrebbe ascoltato comunque nonostante fosse piena notte.

«Manu? Manuel?»

Lo scosse leggermente, nonostante il sonno pesante dell'altro che ci mise un bel po' a connettersi con la realtà.

Un mugolio infastidito lasciò le labbra di Manuel dopo l'ennesima spinta da parte dell'altro.

«Simo' stavo dormendo.. qualcosa non va?» mormorò con voce impastata.

«Stavo pensando ad una cosa..» sussurrò.

Manuel si rigirò nel letto in modo da riuscire a vederlo meglio, per guardarlo negli occhi.
«Adesso te metti pure a pensa' in piena notte?»

Simone ignorò quella domanda e si avvicinò al viso di Manuel che, nonostante tutto, era curioso di sapere quello che a cui l'altro stesse pensando.

«Tu ecco.. ci pensi mai a noi?» aveva lo sguardo basso, la mano allungata sul petto di Manuel che lo accarezzava lentamente.

Non avrebbe voluto svegliarlo per i suoi stupidi dubbi, ma era sicuro che non sarebbe riuscito a dormire senza prima confrontarsi con lui.

Manuel corrugò le sopracciglia e gli strinse quella mano. Non capendo esattamente la domanda.

«Cioè?»

Simone sospirò, grattandosi la testa quasi cercasse le parole giuste per esprimere il suo pensiero.

«Dico se.. pensi mai a.. se noi, in un universo parallelo, non fossimo destinati a stare insieme?»

Simone aveva gli occhi bassi mentre parlava, la voce ridotta ad un sussurro come se temesse che quel suo pensiero uscisse così allo scoperto.

I suoi occhi rimanevano bassi sulle loro mani intrecciate nell'oscurità della stanza.

«Non ci penso mai, no»

«Mai?»

«Simo..»

Manuel si aggiustò meglio e si mise seduto. La schiena contro la spalliera del letto e Simone stretto a lui che lo guardava con quegli occhi grandi.

Sospirò un attimo, cominciò ad accarezzargli il braccio, stringendolo forte al suo corpo.

«Non riesco a immaginare un universo in cui noi due non stiamo insieme» affermò poi.

Simone sorrise un po' triste e Manuel non capì per quale motivo l'altro si era messo a farsi queste paranoie.

«Sì ma.. a volte penso che tu, prima di essere qui, non eri come me. Non pensi che abbiamo in qualche modo.. forzato questa cosa?»

Manuel si rese conto che quella domanda celava dietro qualcosa di più che semplice curiosità.

Simone aveva paura.

«Simo non abbiamo forzato niente. Ci siamo innamorati» gli accarezzò il viso, asciugandogli una piccola lacrima. «Io forse ci ho messo un po' più di tempo ma quello che ci legava e ci lega è comunque speciale. Tu lo hai capito subito, hai capito che c'era qualcosa di più. Io l'ho capito dopo ma l'ho capito e questo è l'importante.» gli sorrise.

«Non abbiamo forzato nulla perché io mi sono innamorato di te, Simone. Delle sfumature che trovo in me ogni volta, scoprendomi giorno dopo giorno. Di come mi sento bene e mi sento me stesso quando sono con te, di come sono felice solo pensandoti o vedendoti.
Di come non posso fare a meno di baciarti, di sfiorarti e toccarti sempre.
Mi sono innamorato di questo Simone, mi sono innamorato di te, di noi» affermò.

Il viso di Simone era ormai grondante di lacrime ma un sorriso felice riuscì a prevalere in quel contrasto.

«Grazie Manu», si accoccolò meglio a lui, permettendogli di sdraiarsi di nuovo.

«Non mi devi ringraziare»

Con il naso sfiorò quello di Simone e sulle sue labbra ci lasciò piccolo baci a stampo.

«Ti amo, in ogni universo»

«Ti amo anche io, sempre»

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