𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐈𝐕

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I am the righteous hand of God
And I am the devil that you forgot
And I told you one day you will see
That I'll be back I guarantee
And that hell's coming, hell's coming
Hell, hell's coming with me

(Hell's Comin' with Me - Poor Man's Poison)

Bosco del Re, Terre della Corona

La timoniera chiusa marciava ormai da diverso tempo, sballottando i passeggeri all'interno. Lord Lyonel Strong e suo figlio Larys erano seduti vicino e parlavano tra di loro del più e del meno, mentre difronte a loro sedevano Harwin e Jocelyn, il primo intento a dormire e la seconda a leggere. Avevano ancora molta strada da fare prima di arrivare al Bosco del Re. Viserys Targaryen aveva deciso di organizzare una grande caccia in onore del secondo onomastico di Aegon , figlio nato dal matrimonio con la Regina Alicent Hightower. Per cui tutta la corte e la nobiltà di tutti e Sette i Regni erano diretti nelle Terre della Corona. Nonostante i rapporti tra Alicent e Rhaenyra si fossero incrinati negli ultimi tre anni, Jocelyn aveva fatto di tutto per stare accanto ad entrambe e per cercare di risolvere i loro problemi. Cosa vana, almeno fin'ora. Nonostante questa triste situazione, la Strong aveva trovato consolazione nel suo piccolo "nipotino" Aegon. Amava alla follia quel bambino e non vedeva l'ora che Alicent desse alla luce il figlio che portava in grembro. Jocelyn era convinta che si trattasse di una femminuccia. All'improvviso la carovana di carrozze si fermò. La figlia del Maestro delle Leggi chiuse il libro e sporse la testa dal finestrino cercando di capire cosa stesse succedendo. Un uomo a cavallo le si avvicinò. «Non si preoccupi Lady Strong, il Re ha chiesto di fermarsi per permettere alla Regina di sgranchirsi le gambe» disse Ser Erryk Cargyll. Negli ultimi tre anni Jocelyn aveva stretto un bel rapporto di amicizia con i fratelli Cargyll, ed in particolar modo con Erryk. A corte erano soliti chiamarli "La Mano e lo Scudo", visto il loro stretto rapporto e visto che entrambi, negli anni, si erano rivelati fedeli amici della Principessa Rhaenyra. «Oh bene. Allora ne approfitto anch'io. Ho intenzione di vedere il mio nipotino.» l'uomo a cavallo annuì sorridendo e poi raggiunse la testa della carovana. Harwin Strong, ormai destatosi dal suo sonno guardò imbronciato la sorella. Non gli andava particolarmente a genio quel Cargyll, o meglio, non gli andava a genio nessun uomo che si avvicinasse alla sorella. Ormai Jocelyn aveva diciotto anni ed era diventata una donna piacente. I lunghi capelli castani le arrivavano fin giù al bacino ed erano quasi sempre, come oggi, lasciati sciolti se non per delle ciocche laterali accuratamente tenute all'indietro. Alta e snella, con il corpo aggrazziato ma con la forza di quello di un soldato, la sorella apprezzava lo stile tipico di Alto Giardino, per cui il suo corpo era sempre cinto da vestiti semplici e con il taglio a sirena, spesso di colori pastello o di blu. Era bellissima e sapeva che ormai essendo in età da matrimonio attirava gli sguardi desiderosi degli uomini. La giovane notò lo sguardo del fratello e roteò gli occhi al cielo prima di scendere dalla vettura. Più di una volta Harwin le aveva intimato di non farsi vedere troppo con la Guardia Reale per non suscitare maldicenze, ma a lei non era mai importato. Apprezzava la compagnia di Erryk. Era sempre molto gentile e ben educato con lei, oltre che simpatico e protettivo. Il fatto che fosse intelligente ed anche di bell aspetto erano cose che non le importavano più di tanto, più o meno. Arrivata alla carrozza reale una piccola testa argentea le corse incontro a braccia aperte. «Zietta!» urlò il piccolo Aegon prima di lanciarsi tra le braccia della Strong. Lei lo prese in braccio e iniziò a dargli tanti baci sul volto, scatenando nel piccolo una dolce risata. «Ciao piccolino! Ti stai annoiando nella carrozza?» la testa argentea fece su e giù prima di posarsi sulla spalla della giovane. Dalla carrozza scese anche Rhaenyra, alquanto inquieta, ma quando vide l'amica si sciolse in un sorriso. Presto le raggiunse anche Alicent, ed un pesante silenzio calò tra le tre donne. Il Re fece la sua comparsa e prese in braccio il figlio, poi si rivolse alla figlia «Ti andrebbe di accompagnarmi alla caccia?» «Preferisco di no»«Credo che dovresti. Sei la mia erede ed è da tanto tempo che non adempi al tuo compito di Principessa», Nyra guardò il padre e gli sorrise beffarda. «Nessuno dei nobili presenti è qui per me. Perchè dovrei adempiere a dei doveri di un ruolo che tutti mi negano?» e se ne andò, lasciandoli, amareggiati e perplessi. Poco dopo la carovana ripartì e nel giro di due ore si ritrovarono al Bosco del Re.

𝐋𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐚 // 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐃𝐫𝐚𝐠𝐨𝐧 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora