Lo scopo nonchè la volontà dello scrittore nascono dall'aspetto, dal fattore e da studi uniti a percorsi e ricerche personali decennali i quali decidono di dissotterrare tutto quanto sia stato sepolto in nicchie di eletti nel passato remoto della ve...
Se dobbiamo abbracciare che sia vero che il Viaggio Astrale non è per forza di cose un viaggio dentro noi stessi, gli approdi possono essere infiniti, è dunque altrettanto vero che in noi, esattamente nel nostro plesso cardiaco, vi è la soglia necessaria per accedere ad ogni luogo. E questo avviene in virtù di quella comunicazione fra gli inconsci dei singoli con l'inconscio collettivo da cui tutto è scaturito e da cui tutto tornerà.
Credere che il Viaggio Astrale avvenga nello spazio ove regna la fantasia della nostra mente significa proprio avvalorare teorie di sintesi più moderne che legano la mente con l'universo, e tende a racchiudere tutto in essa. La nostra mente è soltanto l'utile interfaccia tramite cui ci relazioniamo a questo nostro mondo e diamo così forma al nostro agire. Ma essa si rivela quale strumento uscito nel Piano Astrale, ove assume grande rilevanza la nostra anima: vale a dire intenderle come veicolo necessario a compiere ogni tragitto.
L'esperienza ci può qui insegnare che oltre al Corpo fisico o Involucro esiste anche altro, e che l'immaginazione produce direzione, mentre la fantasia porta illusione.
Dentro ciascuno di noi sussiste la soglia per giungere la dimensione astrale ma una volta superata tale soglia, e aver pagato il salto entropico, sta sempre e solo al viaggiatore il dovere di muoversi, con la necessaria consapevolezza, in questo territorio un tempo naturale manifestazione dell'essere Umano, e che ora diviene misteriosa avventura.
Submondi, Riflesso astrale della nostra dimensione e Mondi Superiori compongono appunto il Piano Astrale, senza nessuna soluzione di un sicuro confine. Possiamo dividere, a livello mentale, il Piano Astrale nelle sopra enunciate classificazioni, fermo restando però che nel defluire e fluire della luce astrale permane sempre solo la continuità intuitiva, e che quindi non vi è dimora per fratture di sorta.
L'immagine dell'Albero Nordico ci dona una rappresentazione ben precisa e utile di quanto sopra indicato. Il mondo sotterraneo, ad esempio, nel quale affondano le radici dell'albero ( i submondi o subinferni, dove vivono i demoni delle antiche tradizioni ), il tronco, mondo degli uomini ( che trova riflesso nell'astrale ), e i rami che svettano verso il cielo ( i mondi superiori: pure idee e armoniosa bellezza ).
Ma bisogna ricordare che tutto quello citato ha comunque solo un valore didattico in quanto nulla è realmente diviso, nè frazionato. L'unicità dell'albero è perciò la verità e non le sue parti, che in quanto tali sono chimere: dividere è peccare, unire è creare.
L'essenza propria dell'albero è del tutto unificante, l'immagine dell'albero è al contrario assolutamente divisa.
Possiamo allora inoltrarci nei tanti meandri dei nostri mondi interiori e visitare il nostro subinferno, esperienza che giudico umilmente formativa, ma necessaria a chiunque noi che desideri realmente evolvere spiritualmente; resta il fatto che possiamo anche muoverci nel doppio astrale del nostro mondo oppure ancora indirizzarci verso i Mondi Superiori dove entrare in contatto con l'insegnamento professato nelle Chiese Gnostiche astrali.
Tutto ciò è direttamente relazionato alla capacità del singolo viaggiatore, alla padronanza della sua tecnica e alle sue riserve energetiche. L'improvvisazione ( assenza di adeguati strumenti e mappe di orientamento, comporta nel migliore dei casi il totale fallimento, e nel peggiore esperienze tra le meno gradevoli ).
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