Capitolo 30. Conoscenti ritrovati

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Capitolo 30. Conoscenti ritrovati pt1

"My life before you was a trash"

La ragazza venuta da non so dove e che nemmeno avevo idea esistesse arrossì di colpo quando tutti i nostri occhi si puntarono sul suo viso affaticato

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La ragazza venuta da non so dove e che nemmeno avevo idea esistesse arrossì di colpo quando tutti i nostri occhi si puntarono sul suo viso affaticato. Aveva i capelli neri fino alle spalle, mossi e castano scuro e teneva tra le mani un cesto colmo di frutta. Era poco più bassa di Jimin, magra e slanciata e la sua pelle era chiara e imperfetta, aveva infatti qualche lentiggine sparsa sul viso e piccoli nei sul mento e sulla fronte. Nel complesso era molto carina, ma l'antipatia che si stava svegliando dentro di me dopo il suo ingresso non mi permetteva di concentrarmi su altro che domandarmi chi diamine fosse e come facesse a conoscere Jungkook.

Lui non mi aveva mai parlato di Sol e mille domande si stavano rincorrendo nella mia mente alla ricerca di una risposta immediata che, però,  solamente il diretto interessato poteva darmi. Per tanto, senza farci troppo caso, strinsi i pugni sul lenzuolo e la guardai con aria di sfida. Lei, nel frattempo, si inchinò educatamente davanti ai genitori di Jungkook, presentandosi con un filo d'imbarazzo a colorarle le guance di cremisi timidezza. Sembrava che il fatto che stesse per arrivare la polizia non avesse alcuna importanza, sapere invece come mai Sol si fosse presa la briga di correre fin dentro l'ospedale per informare Jungkook su quanto stava accadendo era più importante in quel momento.

La gelosia che qualcuno conoscesse Koo mi stava facendo impazzire e non tanto perché non volevo che lui avesse delle amicizie, ma perché il modo in cui lo guardava Sol, la sua espressione leggera e le gote arrossate, mi fecero capire che per lui provasse dei sentimenti molto forti, quei sentimenti che a me avevano fatto perdere la testa e la ragione. Quella lì era sicuramente innamorata di Jungkook. Ovviamente non potevo darle torto; quel ragazzo, crescendo, aveva raggiunto una bellezza talmente disarmante da lasciarmi sempre senza fiato quando posavo gli occhi sulla sua figura. Forse non avrei dovuto prendermela così tanto, era normale essere affascinati da un bel ragazzo come Koo, ma lui era mio e nessuno poteva soltanto provare a portamelo via, altrimenti avrei fatto un casino.

Credo che la mia faccia abbia parlato al posto mio, comunque. Quando mi voltai verso i genitori di Jungkook, ignorando deliberatamente lui visto che non mi aveva mai detto di avere un'amica di nome Sol, lo intravidi guardarmi con la coda dell'occhio con l'espressione confusa e leggermente sbalordita. Fino a quel momento, effettivamente, era sempre e stato solo lui a fare delle scenate di gelosia, io mi ero arrabbiato solo con l'hostess ma la mia irascibilità era durata veramente poco e ora che i miei occhi erano diventati taglienti come lame da quando era arrivata Sol, forse si sentiva spaesato e ansioso di dover affrontare discussioni che riguardavano quell'argomento pungente che ha il nome di gelosia.

A essere sinceri, dirlo così non possiede l'effetto che volevo esprimere. La mia non era semplice gelosia, per niente. Io ero follemente geloso, era diverso. Ebbi infatti bisogno di una buona dose di forza di volontà per evitare di alzarmi e fare scenate davanti a tutti, quindi mi costrinsi a spostare gli occhi sulle mie coperte e a trattenere le espressioni di pura ira che volevano mostrarsi sul mio volto. Io ormai ero un libro aperto e se mi avessero guardato mi avrebbero decifrato con estrema facilità.

Ho inseguito le stelle|Taekook🦋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora