Capitolo 33. Una sorpresa inaspettata

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Capitolo 33. Una sorpresa inaspettata

Pt2/3

"I would never fall in love until I found him"

"I would never fall in love until I found him"

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Sì, forse Jimin aveva proprio ragione. Gli feci girare un milione di negozi alla ricerca disperata di un regalo che potesse essere perfetto per Jungkook ma non trovai niente di speciale, niente che potesse fargli dire "wow".

Ero veramente depresso quando salutai il commesso dopo un numero indeterminato di volte che avevo detto "grazie, buona serata" e aspettai che Jimin chiudesse la porta prima che un sospiro disperato e arreso mi scappasse di bocca.

Il mio migliore amico mi mise una mano sulla spalla e la battè dolcemente mentre passavo mentalmente a rassegna tutti i negozi che restavano da visitare, sperando che riuscissi a trovare qualcosa che riuscisse a sorprendere Jungkook prima che si facesse tardi e non avessi più il tempo di cercare un regalo per lui.

Mentre facevo mente locale, il suono stonato della suoneria del mio cellulare riempì i miei pensieri e fece zittire Jimin, in procinto di dire qualcosa. Con le mani congelate mi portai il telefono davanti agli occhi e persi un battito dal cuore quando lessi il nome "Koo" sul display dell'iPhone. Rimuginai un paio di secondi riflettendo se rispondere o meno, ma quando il pensiero orribile che potesse pensare di starlo ignorando mi attraversò la mente come uno spasmo improvviso il mio dito si mosse istintivamente sulla cornetta per aprire la chiamata. Finsi di essere contento mentre rispondevo, ma la mia faccia era alquanto delusa.

«Taehyung?»
«Ehi Koo. È tutto ok?» Dissi in tono allegro.
Jungkook boccheggiò un attimo, sembrava stesse mangiando qualcosa.
«Io sì. Sei tu che sei sparito da più di due ore ormai» rispose risentito, forse un pochino infastidito.
«Scusa Jungkook, è che Jimin deve prendere un regalo a una persona ed è alquanto indeciso su cosa comprare.»
Mentii, dopodiché i miei occhi caddero istintivamente su Jimin che si era sbattuto una mano sulla fronte rassegnato. Mi venne un po' di ridere, la sua espressione era buffa.
«Mmh, capisco. Ci starai tanto? Avrei il piacere di cenare con il mio ragazzo e guardare un film stasera, se lui non è troppo impegnato insieme ai suoi amici.»
«Non arrabbiarti Jungkook, Jimin ha bisogno di me. Comunque torno tra poco, solo un'altra mezz'ora e il tuo ragazzo sarà tutto tuo.»
Risposi rattristito.
Sperai solo che Jungkook non si accorgesse del mio cattivo umore.
«Va bene. Ci vediamo tra poco allora»
«Sì, ciao Koo»
«Ciao Tae, ti amo. E so che è stupido dirlo e che sei fuori da solo due ore, ma mi manchi e non vedo l'ora che torni a casa nostra.»

"Nostra", che sensazione dolce. Quando la bocca amorevole di Jungkook lasciava uscire il suono dolce che possedeva quella parola il cuore mi si riempiva di gioia e amore. Era nostro tutto quello che possedevo, ma adoro pensare più al fatto che era sua ogni parte di me; il mio cuore, il mio buon umore, tutti i miei sentimenti, io stesso. Appartenevo a lui come lui apparteneva a me. Non esisteva niente più bello di questo, una persona con cui poter condividere ogni giorno e tutta la quotidianità che accompagnava il sorgere del sole fino al suo tramonto.

Ho inseguito le stelle|Taekook🦋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora