Capitolo 10. Allontanamenti temporanei

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Allontanamenti temporanei

"I tried so hard and got so far, but in the end
it doesn't even matter"

Pt 2

«Jimin, credi che sia tutto ok?»

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«Jimin, credi che sia tutto ok?»

Un suono lontano e ovattato mi fece stringere gli occhi, ma rimasi addormentato. Era difficile svegliarsi, mi sentivo rilassato e confortato in quei comodi cuscini. Sembrava quasi che non esistessero i problemi in quel momento, quindi mi chiesi di cosa stessero parlando mamma e il mio migliore amico.

«Signora Kim, non va niente bene. Taehyung ha bisogno di tranquillità in questo periodo e lo stress che gli sta mettendo addosso suo marito non lo sta aiutando per niente. Credo che debba stargli lontano per un po', sennò la situazione diverrà irreversibile. Lei sa della gravità di ciò che è successo oggi? Se Taehyung non avesse avuto un altro inalatore in macchina e se la vicina non ne fosse stato al corrente lui non sarebbe vivo.»

Ah già, mio padre aveva fatto la solita scenata per via del matrimonio. Sono quasi morto? O lo ero del tutto? Per questo riuscivo a sentire la voce di Jimin nonostante non lo vedessi nemmeno? Che strana sensazione.

«Oh Jimin. Ho cercato di fare ragione Tae-Hun ma non vuole ascoltarmi e ha continuato a fare del male al mio Taehyung. Ti prego Jimin, dimmi che si sveglierà!» La sentii singhiozzare.

«Lo farà, dategli del tempo. Io aspetterò che si svegli e poi lo porterò con me in ospedale. Dopodiché, molto probabilmente, gli dirò di venire a vivere da me per un po' di tempo e vorrei che lei non dicesse nulla a suo marito. Fino a quando Taehyung non si sarà ripreso non voglio che lui lo veda, a meno che non cambi atteggiamento.»

Sentii qualcosa di freddo toccarmi il petto, mi vennero i brividi.

«Va bene Jimin, non gli dirò nulla. Assicurami solo che ti prenderai cura di mio figlio» piagnucolò mia madre.

Il tocco freddo sul petto si placò.

«Lo farò, fate lo stesso per favore. Comunque, il suo battito cardiaco  si è regolazzato. Sta solo dormendo.»

Sentii una cerniera aprirsi e poi richiudersi. Jimin, forse, mi stava visitando e aveva di sicuro usato lo stetoscopio, per questa ragione avevo sentito quel freddo pungente riaffiorarmi dal petto.

Il sonno stava poco a poco svanendo. Sentivo rumore di passi, altre cerniere chiudersi, lo strisciare delle sedie e le tende spalancarsi, allora mi svegliai dolcemente, quasi a rallentatore. C'era Jimin al mio fianco che controllava qualcosa al cellulare e, quando si accorse che non dormivo più, si affrettò a metterlo da parte e a spostarmi i capelli da davanti gli occhi.

Ho inseguito le stelle|Taekook🦋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora