Capitolo 33. Una sorpresa inaspettata

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Capitolo 33. Una sorpresa inaspettata

"Forever and ever"

Finale

La mattina della vigilia di Natale ci svegliammo con un dolce tepore che mi riscaldò da dentro le ossa; il mio viso era poggiato delicatamente nell'incavo del collo di Jungkook, che sveglio giocava con i miei capelli mentre mormorava una canzone

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La mattina della vigilia di Natale ci svegliammo con un dolce tepore che mi riscaldò da dentro le ossa; il mio viso era poggiato delicatamente nell'incavo del collo di Jungkook, che sveglio giocava con i miei capelli mentre mormorava una canzone. Non l'avevo mai sentito cantare, il suono della sua voce era melodioso e bello, ascoltarlo mi piaceva tantissimo. Fu per questa ragione che non riuscii subito ad aprire gli occhi. Con quella ninna nanna mi stava cullando e il tutto veniva accompagnato dai battiti del suo cuore, che accarezzavano le mie orecchie come delle note gentili. Ebbi bisogno di un paio di minuti per accorgermi che si trattava della musica che rilasciava il suo carillon, che da piccolo lo aiutava ad assopirsi.

Quando mi resi conto di conoscere già quella canzone, aprii gli occhi di scatto e lo osservai dalla mia posizione. Jungkook abbassò gli occhi e sorrise, i denti sporgenti mi provocarono una morsa al petto, ma non era dolorosa, anzi. Fu come se un raggio di sole avesse perforato le nuvole più nere del cielo riuscendo a raggiungermi e a scaldarmi nel fitto inverno di dicembre; Jungkook era accanto a me, stava bene e non se ne sarebbe mai più andato via.

Questo bastava come regalo di Natale, lo rendeva il più bel dono mai ricevuto nella storia delle festività. Nemmeno da piccolo i miei genitori erano riusciti a rendermi felice tanto quanto lo fossi in quel momento, tra le braccia della persona che più amavo al mondo e inebriato dal suo buonissimo odore di fiori selvatici e zucchero filato. Pensandoci bene, quando compii dieci anni e Jungkook era sparito, il Natale non aveva più avuto alcun sapore per me, mi sembrava quasi che fosse andato a male, come le scatole di dolci che conservavo da bambino con cura per godermeli per più tempo senza considerare che il loro gusto sarebbe cambiato inesorabilmente alla loro scadenza. Qualcosa mancava, la sentivo dentro al petto, ma non avevo idea che si trattasse del mio piccolo migliore amico.

Se torno indietro nel tempo, a quando i miei ricordi si erano del tutto spenti, mi rivedo con gli occhi vuoti, quasi come se la mia anima fosse stata risucchiata via e non ci fosse modo di rimetterla al suo posto. Ho avuto altri amici, frequentato un mucchio di persone e persino giurato amore eterno a una ragazza con cui credevo avrei passato il resto della mia vita, eppure sembrava che nell'enorme puzzle che mi componeva mancasse un pezzo, proprio al centro del torace. Anche se mangiavo, non riuscivo a saziarmi, anche se bevevo non riuscivo a dissetarmi, quando dormivo non ero del tutto riposato e anche se credevo la mia vita completa in verità era completamente vuota. No, non bastava essere circondato da una famiglia che mi voleva bene e degli affetti che credevo intramontabili; quando ti manca un pezzo di cuore, allora tutto diventa buio e freddo.

L'arrivo di Jungkook è stato come avere l'estate anticipata di sei mesi; anche se fuori nevicava, insieme a lui sembrava di essere su una spiaggia tropicale. Per tale ragione sapevo che adesso niente avrebbe più potuto ferirmi. Nessuno poteva più farmi del male.

Ho inseguito le stelle|Taekook🦋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora