Capitolo 24. Ti odio; tuttavia...

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Capitolo 24. Ti odio; tuttavia... Pt2

"Non trovo sonno, non trovo pace, sento che il cuore va più veloce. Solo così sto tanto bene, completamente."

Ci sono stati dei minuti in cui mi sono totalmente inebriato con il suo profumo

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Ci sono stati dei minuti in cui mi sono totalmente inebriato con il suo profumo. Sapeva di cose buone, come i fiori nei prati vicino la zona demilitarizzata, ormai il nostro punto d'incontro, di cibo dolce da strada per le vie di Seoul, di mattine luminose e calde, e di assurdo peccato: tentazioni squisite servite letteralmente dal diavolo stesso.

La mia mente continuava a urlare che ero uno stupido, e mi stavo facendo di nuovo abbagliare da quel ragazzo. Quando le sue labbra cercarono le mie, in un bacio lungo e togli fiato, persi completamente il controllo di me stesso; le mie mani in mezzo alle ciocche scure e lunghe dei suoi capelli fremevano dalla voglia di tirarli per vedere che effetto avesse su di lui, ma le sue lunghe dita giocavano con i miei fianchi e concentrarsi era la cosa più difficile del mondo. Morse più di una volta il mio labbro inferiore, e il suono provocato dalle nostre bocche ogni volta che l'altro faceva qualcosa di provocante mi faceva venire i brividi sulla pelle e le farfalle dentro lo stomaco. Io, quelle sensazioni lì, mica le avevo sentite con Somin.

Ovviamente anche noi avevamo spesso distrutto i principi del matrimonio, consumando quello che credevo fosse amore nelle notti d'estate, di ritorno dai pub o dai ristoranti. A volte avevo bisogno di bere per scogliermi con lei, mentre con Jungkook questo non era mai accaduto. Baciarlo, abbracciarlo e farci l'amore erano le cose più naturali del mondo quando si trattava di lui, e per tale ragione non riuscivo mai a smettere di volerlo al mio fianco.

Certo, le cose erano un po' cambiate. Fino a quel momento credevo di essermi innamorato di Kang Jay, un ragazzo misterioso di cui non sapevo nulla, incontrato per caso in un negozio alimentari dopo i terribili sogni legati al mio piccolo migliore amico. Sono stato catturato da lui in quel primissimo istante, ma considerando la mia relazione con Somin, e l'assurda convinzione che non sarei mai stato attratto dai ragazzi, ho semplicemente pensato che, confuso per via dei ricordi svegliati dentro di me, stessi solo dando i numeri.

E invece quel Jay l'ho incontrato in ogni luogo di Seoul, e quando mi rivolgeva la parola perdevo il senso del tempo e delle cose a cui ero abituato. Per farla semplice, stare insieme a lui mi faceva sentire la testa tra le nuvole e il mio cuore si trasformava in un tamburo impazzito; era questo che comunemente si chiama amore, e me ne sono reso conto con estrema sorpresa.

Poco a poco, passo dopo passo, mi sono avvicinato a lui e ho sentito quella bellissima sensazione di benessere che curava la mia asma e l'ansia. Se c'era Jay, allora non avevo bisogno di dottori, inalatori e psicologici. Mi bastava la sua presenza per togliermi di dosso pesi e rimorsi che mi stavano facendo ammalare repentinamente.

Ma il destino a volte ti riserva delle cose inaspettate, e non tutte le sorprese risultano essere dolci e meravigliose; lui non era chi diceva di essere, veniva dal Nord e il nostro amore era diventato di colpo impossibile. Per quanto il fatto che Jungkook fosse vivo e stesse bene mi avesse reso l'uomo più felice del mondo, restavano altri piccoli problemi che non potevano essere messi da parte.

Ho inseguito le stelle|Taekook🦋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora