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In un qualsiasi lunedì piovoso - in realtà fuori casa c'è proprio il diluvio- in cui s'è concesso di saltare le lezioni.
Non sta facendo nulla di che, si è avvolto in una coperta sul divano, a luci spente e con la televisione accesa.
E uno dei protagonisti del film che sta guardando ha un maglioncino nuovo addosso- è con i bottoncini, e sta ricevendo tantissimi complimenti, e Manuel non può fare a meno di pensare che, comunque, starebbe meglio a Simone.
E di lì è facile immaginarglielo addosso, magari mentre gli si siede accanto sul divano - no, inginocchiato sul divano, sì, meglio così.
Con gli occhiali che ultimamente usa per leggere, quelli che c'hanno la montatura tartarugata, quelli che Manuel c'ha messo più di una settimana a digerire.
Però senza maglia- soltanto i jeans e il cardigan.
No, solo il cardigan.
E l'intimo.
Anzi, senza, tanto l'inguine è coperto dal cardigan, che è bello largo alla fine, e lascia anche scoperta una di quelle belle spalle candide che c'ha Simone.
Sicuramente arrossirebbe, Simone s'imbarazza così facilmente, ed è così bello quando c' ha le guance rosse. E cercherebbe di coprirsi- stringendo le cosce, mordendosi le labbra, lo guarderebbe con gli occhioni confusi e imploranti - imploranti, sì, che sarebbe tanto vuoto, così tanto vuoto senza Manuel a riempirlo, così tanto freddo senza le braccia di Manuel a stringerlo.
E Manuel sarebbe così delicato con lui, e neanche s'accorge che ha cominciato a toccarsi, finché la prima scossa di piacere non l'attraversa-
E viene così vergognosamente presto, immaginando d'affondare in quel corpo caldissimo e stupendo seduto sulle sue gambe, col volto di Simone nascosto contro il suo collo e i suoi gemiti nelle orecchie.
